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12 novembre 2015

Crema spalmabile al cioccolato fondente fatta in casa




"Ciao sono Gialla e mi piace spalmare..." 

Ecco, questo post potrebbe benissimo iniziare così, oppure no. 
Sono una golosa cronica di "cose da spalmare sul pane", mi piace il gesto (chissà perché spalmare rilassi, dovrei chiedere a papà, neurologo di casa), mi piace affondare gli incisivi su una crema per poi trovare il pane, mi piace sperimentare consistenze, accostamenti...  insomma, datemi qualcosa da spalmare sul pane (persino la Marmite) e potrei essere contenta della merenda.

Sono una a cui la Nutella non dispiace affatto, ma sono intollerante alla frutta secca e per questo ne consumo davvero poca. Ammetto anche di aver provato creme spalmabili alla nocciola (ma anche al pistacchio e alla mandorla) che sono anche più buone, ma che con la mia intolleranza vanno ancor più in contrasto (più qualità vuol dire spesso e volentieri più contenuto di frutta secca). Amo tanto anche il burro d'arachidi, del quale feci larghissimo consumo nel 2003 quando mi trovavo in america spalmandone nel pane quantità infinite manco fosse philadelphia.


Quindi, se ho voglio di pane con qualcosa di dolce spalmato su, tolte le creme contenenti frutta secca ed i più classici burro&marmellata o burro&zucchero... che si spalma? 
SPALMO IL CIOCCOLATO FONDENTE!!!

La preparazione della crema spalmabile al cioccolato fondente è davvero un gioco da ragazzi, in più, adesso che ci avviciniamo al Natale è anche un'ottima idea regalo (si sa come siamo noi foodblogger e persone amanti dello spignattamento, se possiamo regalare qualcosa fatto con le nostre manine siamo più contente!).

Adesso basta parlare, vi lascio alla ricetta e mi raccomando, se la proverete, fatemi sapere che ne pensate, mandate una foto, lasciate un commento, chiamatemi, scrivete un'email o lanciate segnali di fumo e per qualsiasi dubbio... fate lo stesso =)

Buono spalmamento (che parolone) a tutti ^_^
***Gialla***



Crema spalmabile al cioccolato fondente 


17 agosto 2015

Spaghetti di soia con verdure saltate


Noodles with sauteed vegetables - Spaghetti di soia con verdure saltate

Non ho mai provato la vera cucina cinese e chi l'ha provata mi conferma sempre che quel che si mangia nella maggior parte dei ristoranti asiatici in Italia ne è lontana anni luce. 


Sono anni, però che li frequento, ma devo dire con mio dispiacere che la qualità scende a più non posso (almeno qui a Palermo). Tutto ormai è standard e super congelato, non trovo più differenza tra un posto ed un altro. 

La prima cena tête-à-tête con Nannao è stata proprio in un ristorante cinese, capite bene che in un modo o in un altro siamo affezionati a quei piatti anche se non originali. Dopo le ultime delusioni, però, la voglia di mangiarli passa al solo pensiero di stare male una volta rientrati a casa o, più semplicemente, di non appagare il palato. Così ho pensato bene di iniziare a sperimentarli nella mia cucina.
Ho sempre ordinato gli spaghetti di soia con le verdure saltate ed è con questo piatto che apro ufficialmente la sezione fusion del mio blog; in più è una ricetta facilissima e, soprattutto, ultra veloce da preparare =)

Buon'Asia  tutti ^_^

19 gennaio 2015

Caponata di carciofi alla faccia del dado star


Stavo preparando da mangiare, in sottofondo la TV, le miei orecchie si drizzano sentendo un accento siciliano (che non si capisce se sia un incrocio tra palermitano e catanese) palesemente recitato. Si tratta di uno spot, stanno parlando di caponata di melanzane, mi giro per guardare il televisore a cui davo le spalle e... mi si contorce lo stomaco, la protagonista dello spot, Angela Farruggio spalleggiata da  Tiziana Stefanelli ha appena messo il dado nella caponata! Ommioddio, ommioddio, ommioddio!!! Va bene che ogni famiglia abbia la sua versione, va bene che non tutti usano stesse dosi ed ingredienti, ma diamine... usare quel che nel gergo viene chiamato esaltatore di sapore in un piatto che di sapori (e anche forti) ne ha da vende è inaccettabile!

Non voglio dilungarmi oltre, dell'accaduto ne ho parlato sia sui miei canali social che nel post "La star è la caponata, non il dado" su Rosalio.it


Adesso preferisco lasciarvi alla ricetta della caponata di carciofi della mia famiglia e rigorosamente senza dado!!! =) Perché #ioNONsonolaFamigliaFarruggio 

Caponata di carciofi

Ingredienti
  • 6 carciofi
  • 100 g di olive bianche (nel resto d'Italia si chiamano verdi ;p) 
  • 1 cipolle bianca grande
  • 1 barattolo di polpa di pomodoro (se sono di stagione vanno benissimo anche 5-6 pomodori maturi tagliati a cubetti) 
  • 2 gambi di sedano 
  • 2 cucchiai di capperi dissalati 
  • 100 ml di aceto
  • 2 cucchiai e mezzo di zucchero
  • olio, sale, pepe e acqua q.b.


Pulite e tagliate a spicchi i carciofi ponendo attenzione nell'eliminare le spine, la barba interna e le foglie esterne dure. Lasciate i carciofi a mollo in acqua acidulata (basterà riempire una ciotola con acqua e succo di un limone).

Tagliate grossolanamente il sedano e la cipolla e lasciate appassire in padella con un filo d'olio e qualche cucchiaio d'acqua (iniziate con 4 e al limite aggiungete all'occorrenza).

A metà cottura di questi, aggiungete in padella le olive private dell'osso e tagliate a pezzi grandi, i capperi, i carciofi ed il pomodoro.
Regolate di sale e di pepe e lasciate cuocere

Appena i carciofi risulteranno quasi cotti, procedete aggiungendo lo zucchero e l'aceto lasciando sfumare per bene quest'ultimo.

Verificate la cottura dei carciofi, spegnete il fuoco e lasciate riposare. Come ogni preparazione con l'agrodolce, è consigliabile mangiare il piatto dopo minimo un'ora dalla sua preparazione.

Note:
  • sedano e cipolla possono essere tagliati più o meno grossolanamente in base al vostro gusto;
  • le dosi di aceto e zucchero per l'agrodolce possono variare propendendo più per l'uno che per l'altro sapore in base al vostro gradimento.


Buona caponata SENZA DADO a tutti ^_^
***Gialla***

21 novembre 2014

Zucca in agrodolce al microonde

Microwave sweet and sour pumpkin - Zucca in agrodolce al microonde


Agrodolce... così è la vita, up&down, momenti belli e momenti brutti che si susseguono.

Quelli che sanno parlare direbbero che senza momenti tristi e difficoltà non esisterebbero soddisfazioni e gioie, forse hanno ragione!

Io adoro l'agrodolce così come adoro la vita, non c'è tempo per piangersi addosso, non c'è tempo per essere eccessivamente tristi... ma c'è sempre tempo per regalare un sorriso e, perché no, per rubarne uno. Questo è sempre stato il mio modo di vivere. 

Ok, adesso non pensiate che io sia una super sdolcinata, anche io ho la mia pare di aceto in corpo...   ;p

Andando alla ricetta di oggi, si tratta di una preparazione estremamente semplice, nessun abbinamento azzardato, un classico direi, però proposto in chiave più rapida e un po' più salutare. A casa mia si è sempre preparato friggendo la zucca, che per carità, adorissimo!!! (Qui la ricetta classica della zucca in agrodolce), in questo caso la cottura più sostanziosa sarà compito del microonde, mentre toccherà alla padella occuparsi di caramellare un po'  la superficie; inoltre, questo tipo di preparazione permette più facilmente di servire la zucca in pezzi più grossi delle solite fettine.

Niente glutine anche in questa ricetta =) in fondo oggi è il 100% Gluten Free (Fri)Day =) #GFFD

Zucca in agrodolce al microonde


Ingredienti
  • 500 g di zucca
  • 1/2 bicchiere di aceto bianco
  • 1 cucchiaio e mezzo di zucchero

Pulite 500 g di zucca privandola della buccia e dei semi e tagliatela a pezzi (i miei erano piuttosto regoli e delle seguenti dimensioni: 2 cm x 1 cm x 4 cm).
Disponete i pezzi in una pirofila (badate bene che non ve ne siano sovrapposti). 

Mettete a cuocere la zucca nel forno a microonde per 6-7 minuti alla massima potenza (controllate con uno stuzzicadenti, appena questo non fa fatica ad infilzarsi nella polpa, allora sarà pronta... NON DEVE DIVENTARE UNA POLTIGLIA, ma rimanere soda)

Una volta cotta, riscaldate una padella facendola diventare ben calda e fate arrostire ogni lato dei pezzi di zucca (a piacere potete ungere la padella con un filo d'olio, non di più). Una volta arrostiti, riposizionate i pezzi di zucca nella pirofila.

Nella padella dove avete arrostito la zucca, aggiungete l'aceto e lo zucchero; portate a bollore e versate l’agrodolce appena ottenuto sui pezzi di zucca.


Note:
  • per un miglior sapore, lasciatele riposare almeno mezza giornata, il massimo sarebbe mangiarla il giorno dopo;
  • a piacere potete aggiungere subito dopo l'agrodolce, qualche fogliolina di menta e uno spicchio d'aglio tagliato a pezzetti;
  • le proporzioni tra aceto e zucchero possono essere variate in base al vostro gusto, in fondo ogni famiglia ha la sua ricetta personale, almeno qui in Sicilia =) 

Buon agrodolce a tutti ^_^
***Gialla***

26 settembre 2014

Torta morbida Pere e Cioccolato (senza glutine)

Soft Pear and Chocolate cake (gluten free) - Torta morbida Pere e Cioccolato (senza glutine)

Il 16 agosto è stato il Nannao B-day. Il caro e buon gattUomo ha spento ben 31 candeline e come ogni anno (o quasi) da quando siamo fidanzati, anche questa volta è stato sottoposto alla fatidica domanda: Amore, che torta vuoi per il tuo compleanno?

Waaaaaaaaahhhhh ecco, quando imparerò che certo domande è meglio farle quando ha la pancia piena e nessuna voglia da donnaincintaancheseèunuomo sarà troppo tardi!

La sua risposta è stata: Voglio quella torta super cioccolattosa che fai tu, però questa volta con le pere!

Olè, con ben 35°C all'ombra, a mollo nelle caraibiche acque di Mondello, ha espressamente chiesto una torta che più portatrice di calore non si può! Ma per amore si fa questo ed altro. In fondo, quando ho preparato la prima versione di questa torta, la ciocco-amarena era estate (beh, fine estate).

Mangiata fredda se fa caldo o a temperatura ambiente se inizia a far fresco, ha sempre e comunque il suo perché! Gli amanti del cioccolato, poi, non la rifiuteranno mai =D

Ah, non c'è traccia di glutine e la cosa non guasta affatto e, dato che oggi è anche venerdì, facciamo con con lei partecipo al al 100% Gluten Free (Fri)Day =)


Torta morbida Pere e Cioccolato

Ingredienti

9 dicembre 2013

Biscotti all'arancia con farina di mais (senza glutine)

Biscotti all'arancia con farina di mais (senza glutine) - Corn flour orange cookies (gluten free)

Due settimane senza aggiornare l blog... IMPERDONABILE sia nei vostri che nei miei confronti, perché scrivere su queste pagine virtuali è un antistress perfetto.
Adesso  sono tornata e spero di riuscire a farmi perdonare con una ricetta a cui tengo tantissimo!

Non mi stancherò mai di ripeterlo, senza glutine NON VUOL DIRE senza gusto!!!
Questi biscotti ne sono la prova. Profumati e decisamente piacevoli al palato sia come consistenza che come sapore.
Fare i biscotti in casa è una delle mie passioni, lo sapete, e tendo sempre a spingere la gente a cimentarsi nella loro preparazione. Basta solo un po' di pratica, la mia prima volta è stata un disastro ma piano piano ho imparato. Una volta fatti, la soddisfazione è tanta; se poi li regalate e riuscite a strappare un sorriso o un mugugno di approvazione da parte di chi li ha provati... beh, allora avete raggiunto la vetta della contentezza!
Questi li ho portati a lavoro e mi hanno permesso di vivere momenti ricchi di sorrisi in compagnia dei colleghi ;)


Ingredienti: 
  • 400 g farina di mais fioretto
  • 150 g burro
  • 2 uova
  • 190 g zucchero 
  • Un pizzico di sale (circa 3g)
  • Scorza grattugiata di due arance 

Impastate velocemente farina, burro e scorza di arancia; sbattete velocemente le uova con lo zucchero ed il sale e aggiungete il tutto all'impasto continuando a lavorarlo sino ad ottenere una palla compatta e liscia.
Mettete la frolla a riposare in frigorifero per circa un’ora; trascorso il tempo potrete stenderla mantenendo uno spessore di 5 mm e  ricavarne i vostri biscotti (potete usare taglia biscotti o altri strumenti che preferite).
Infornate a 180°  C sino a quando non saranno dorati.

Note:
Bastano solo pochi accorgimenti per rendere il lavoro decisamente più facile e veloce.
  • per poter ricavare i biscotti, la frolla dev'essere piuttosto fredda; se volete utilizzare i taglia biscotti (formine) vi consiglio di stendere l'impsto tra due fogli di carta forno;
  • se invece volete facilitare ancora di più il lavoro (come ho fatto io per mancanza di tempo), dopo l'ora di riposo dell'impasto in frigorifero, ricavate dei salsicciotti e, con l'aiuto di un coltello molto affilato, tagliate i vostri biscotti. All'occorrenza, se avete paura di sbagliare, potete mettere i salsicciotti in freezer per 20 minuti e procedere solo successivamente col taglio.
Buoni biscotti a tutti ^_^
***Gialla***

22 aprile 2013

Cestini di mais (gluten free)


- Quando nacquero i primi finger food - 
Eccovi lì, tutti in tiro per il matrimonio della figlia del cugino del nipote del suocero, finalmente arrivano gli sposi e si possono aprire le danze. 

Se riuscite a sopravvivere alla corsa al buffet, potete iniziare a riempire il vostro piattino (poco eh, mi raccomando, o le cugine pettegole della sposa iniziano a commentare malignamente), è in questo momento che vi imbattete in vassoi con sopra stuzzichini che tanto assomigliano alla piccola pasticceria  tentennate, "sono dolci o salati?" bisbigliate a chi vi sta vicino, ovviamente la persona interpellata risponderà con un vago "sembrano buoni"... ecco, decidete di prenderne uno, giusto per provare. Tornate al vostro tavolo, vi accomodate e iniziate a mangiare, il finto pasticcino lo lasciate per ultimo, è la novità del momento, ve la volete godere. Spazzolato il tutto, ecco che arriva il momento dell'assaggio di quel cestino che aspetta solo voi, la mouse è al salmone e il contenitore è fatto di pasta frolla dolcissima. Ecco, il buon sapore della caponatina che avevate appena finito di mangiare è stato spazzato via dall'orrida sensazione del dolce che fa a cazzotti potentemente col salato e lo so... volete urlare "uscite i primiii!!!" O.o

Vi è mai capitato?
A me un po' di anni fa, ora prima di cascare nel tranello, mando avanti gli altri e se vedo che restano nei piatti... scappo!

I cestini di mais che vi propongo oggi sono perfetti per creare dei finger food sfiziosi. Sono senza glutine, ma soprattutto sono ricchi di gusto grazie all'impasto realizzato con farina di mais, birra e parmigiano.

28 gennaio 2013

"E bravo il pollo!" Chicken Nuggets speziate senza glutine

 Chicken Nuggets speziate senza glutine - Spicy Chicken Nuggets gluten free

"E bravo il pollo!" quante volte in questi ultimi mesi ho sentito pronunciare questa frase da una vocina acuta e squillante. Quella stessa vocina che proprio ieri mi ha detto: "sai che è morto papi?".

Quando un bimbo ti dice una frase così nel modo più candido e semplice possibile, pur trattando un argomento così tremendo e triste, ti rendi conto che riuscire a parlare della morte, o meglio, non saper come parlarne è qualcosa che appartiene solo alla sfera degli adulti. Noi che ci formalizziamo, che balbettiamo, che non ci facciamo sentire perché non sappiamo che dire e loro, i piccoli, che sorprendentemente, ma anche no, sanno darti la carica ed il conforto che forse non ti aspetti. Pensi che debba essere tu a doverli sempre tenere per mano ed indirizzarli, tu genitore, parente o amico e invece no... a quel punto tu puoi solo stringerli, ma non troppo sennò sbuffano, e provare a fargli vivere l'ennesima giornata piena vita che si meritano.

La ricetta di oggi è dedicata a Tortellino e Finestrino, due ometti speciali che accompagnano le miei giornate facendomi sorridere, crucciare (quando fanno i capricci) e divertire... loro che amano tanto le scoperte quanto il Mc Donald's, che sanno bene che  si deve mangiar bene e che lì ci si va una volta ogni tanto; loro che mi hanno fatto rivivere l'esperienza surreale delle divisioni a 2/3/4/1000 cifre, le coniugazioni dei verbi, i problemi in stile "la mamma va al mercato" o "ci troviamo in una stanza a forma esagonale O.O", l'analisi grammaticale e logica, i giochini con i numeri (sapete quanto fa 2+2? Pesce... è ovvio! ;p) e tutti quegli aspetti di conflitto interiore che provi quando devi fare i compiti ma proprio non ne hai voglia.

Sulle nuggets dei fast food se ne sentono di tutti i colori, su youtube è possibile visionare tanti video di denuncia più o meno veritieri; lo stesso Jamie Oliver, chef inglese, ha provato a far convertire dei bimbi a quelle fatte in casa... fallendo :/ 
Personalmente non mi sento di condannare, né tanto meno di mettere alla gogna nessuno solo perché contengono ossa frantumate, mi chiedo, non seguono forse lo stesso principio della pasta d'acciughe? Di certo, però, posso dire che quelle fatte in casa sono buonissime, facilmente personalizzabili, veloci e divertenti da preparare anche in compagnia di bimbi curiosi e dinamici :)

13 novembre 2012

Funghi al forno con pistacchi di Bronte




 Erano lì da venerdì mattina, ci guardavano, dicevano: "siamo i Cremini... non ci avete mai assaggiato". Arriva sabato sera, in frigo non c'è granché, Saponetta mi guarda e dice: "ci sono i funghi!". La sua faccia parla da sola... è già in brodo di giuggiole pensandoli ripieni e infornati, ma anche solo saltati in padella ed io, come lei, ne pregusto il sapore, ma a cena con noi c'è Nannao, a lui i funghi non piacciono per nulla; dice: "se li fai a fettine sottili e li inforni li mangio..." O.o 
Posso mai distruggere dei funghi freschi e cicciotti disidratandoli per lui? Faccio prima a dargli la scatolina di quelli secchi che teniamo in dispensa! Va bene l'amore, ma per certe cose NO! XD 
Così, quella sera abbiamo cucinato altro... 
Domenica, pranzo dalla nonna e a cena solo un toast.
E ieri? Beh... FUNGHIII!!! 
Era talmente tanta la voglia di prepararli che li ho fatti appena tornata dalla palestra, alle 11 del mattino, per mangiarli poi la sera.
Prepararli così presto, forse, non è stata una grandiosa idea... il profumino che hanno sprigionato per tutta casa ha fatto sì che papà mi gironzolasse in torno in perfetto stile avvoltoio-che-non-mangia-da-secoli, situazione decisamente INQUIETANTE! XD

 Andiamo alla ricetta, questa è una rivisitazione di quella che vi avevo proposto 3 anni fa... (urca come vola il tempo!!!) in quel caso, però, la frutta secca che la faceva da padrone erano le nocciole. 
Scegliere i pistacchi, è stato istintivo, soprattutto dopo averne parlato tanto e aver sperimentato con questi in vista del Salone del Gusto; inoltre, anche con questa vado in contro ai bubboni sul viso legati alla mia intolleranza per la frutta secca, ma come nel caso degli spaghetti con pistacchi, bottarga e scorza di limone che avevo postato qualche tempo fa... me ne frego e mi godo il piatto, tanto è solo estetica! ;p

20 ottobre 2012

La settimana "gialla" #5: una torta cremosa al cioccolato fondente con ciliegie al maraschino per una amore lungo 9 anni







AVVERTENZE: se avete intenzione di continuare a leggere il post, mettetevi vicino l'agenda ed il telefono così da poter chiamare il dentista nel caso di carie improvvise!




Questa è stata la settimana dell'amore... no, balle... per me è sempre il "momento dell'amore"!
Chi mi conosce bene lo sa, se solo potessi, parlerei sempre di me e Nannao ^_^ (guai a chi dice "eccheppalle").

Perché la nostra
è una storia "seria" :p
Ad ogni modo, questa settimana è stata caratterizzata dal nostro anniversario, o come lo chiamiamo noi, dal nostro compleversarioperché festeggiamo la nascita di una nuova vita; è il 18 ottobre 2003 che nascono Nannao&Gialla, nome che va letto rigorosamente tutto d'un fiato senza pause perché loro sono una cosa sola, lo sono diventati piano pano e adesso ne sono più consapevoli che mai!

Ultimo regalo da parte di Nannao
Ogni 18 ottobre, da 9 anni a questa parte, è la nostra giornata, non perché le altre non lo siano, ma perché ci concediamo una pausa dalla routine. Passiamo insieme quante più ore possibili di quel giorno, evitiamo di prendere impegni e, soprattutto, cerchiamo di fare tutto ciò che possa davvero renderci sereni e felici. Una passeggiata sulla spiaggia (luogo del nostro primo bacio) o in centro assaggiando prodotti tipici, una cena nel nostro "primo ristorante" o a casa cucinando insieme... non importa che ogni anno si faccia la stessa cosa, l'importante è che sia "qualcosa di nostro"! 
Lo stesso vale per i regali il cui valore è dato in primo luogo dal simbolo e dal significato che essi racchiudono.

Come per ogni compleanno che si rispetti, anche il nostro ha sempre la sua torta; in questi anni ve ne ho mostrate già due: la Torta Amore al Cioccolato e la Torta Gatto e Paperella.
Quella di quest'anno è la rivisitazione di una torta che avevo fatto qualche estate fa proprio per Nannao; ecco così che la Ciocco-Amarena è diventata una Cremosa al Cioccolato Fondente e Ciliegie al Maraschino.


Cremosa al Cioccolato Fondente 
e Ciliegie al Maraschino

10 ottobre 2012

"Si salvi chi può": Torta con farina di mais e ananas profumata al limone (senza uova, burro e glutine)

Se continuo così, nel prossimo post di torte troverete la foto di una teglia vuota! Muahahahah XD

Che posso farci, è diventata una sorta di sfida iniziata tanto tempo fa con la frolla senza uova e mai più smessa dando vita a tanti altri "dolci senza".

Alcune volte la sfida è provocata da una voglia matta per qualcosa la cui realizzazione "classica" prevede un ingrediente, o più, che è assente in dispensa e che non si vuole o non si ha la voglia/possibilità di andare a comprare; altre volte, invece, nasce da vere e proprie esigenze alimentari.

La ricetta che vi propongo oggi è nata sabato scorso; io e Nannao eravamo stati invitati la mattina stessa a cena a casa di amici e, siccome non possiamo/vogliamo presentarci mai a mani vuote, decidiamo che la sottoscritta avrebbe pensato ad un dolce.
Fatto sta che dal pensarlo al realizzarlo c'è stato un momento di "vuoto di dispensa"; volevo fare una torta, ma non avevo le uova
Dal sostituire le uova a farlo anche con il burro e la farina 00 il passo è stato brevissimo. Così ecco che nasce la  "torta con farina di mais e ananas profumata al limone (senza uova, burro e glutine)".

È la prima volta che uso la farina fioretto, sin'ora, sia per le simil camille che per i biscotti, ho usato la farina per polenta precotta. Mi sono voluta lanciare in un esperimento un po' senza paracadute dato che sarebbe stata consumata da altre persone fuori dalle mura domestiche (dove si sa... quel che succede rimane ben celato, anche le figuracce - sempre che me medesima non si auto sp*** XD)

Certo, se l'esperimento non fosse andato a buon fine sarebbe stato non proprio piacevole, ma fortunatamente... ci sono stati anche i bis ;p

Prima di lasciarvi alla ricetta, voglio solo fare una piccola precisazione:
nessuna delle persone che hanno mangiato la torta era celiaca e nessuno ha "sofferto" la mancanza del glutine, dico ciò per ribadire  ancora una volta, che senza glutine non vuol dire senza sapore! Se ci riflettete su, durante le nostre giornate consumiamo spesso pasti privi di glutine... pensate all'arrosto con le patate ;p
Se continuate ad essere scettici, passate dal blog della Cardamoma, «un blog di cucina per aiutare i non celiaci a cucinare anche per i celiaci» - come lei stessa lo definisce - e vedrete quante meraviglie si possono realizzare anche senza glutine :)

Torta con farina di mais e ananas 
profumata al limone 
(senza uova, burro e glutine)

30 agosto 2012

Topping ai frutti di bosco (alla faccia di 50 sfumature di grigio...)

Topping ai frutti di bosco - mixed berry topping

Dunque dunque... vorrei scrivere questo post riuscendovi a far immaginare la goduria che prova la sottoscritta davanti ai topping, qualsiasi gusto essi abbiano, ma, allo stesso tempo, vorrei cercare quanto più possibile di non sconfinare in immagini porno-erotiche e in doppi sensi. Uff... già so che dall'altra parte dello schermo c'è chi sta ridendo continuando a ripetere che io NON POSSO NON CASCARE IN DOPPI SENSI ç_ç

Quindi... oggi non scrivo (urca, anche questo è impossibile!).
Allora facciamo così, io scrivo e voi ridete :)

Scorga lentamente, scivola pian piano lungo quel che incontra. Traslucido e goloso ricopre montagne di gelato, frutta, granite, yogurt, torte fredde e calde. Ma l'apoteosi arriva quando, così come verrebbe da farsi con una bomboletta di panna spray, lo si lascia colare dall'alto dentro la propria bocca!
La sua consistenza gelatinosa avvolge e coccola le nostre pareti mucose regalandoci momenti di puro godimento.

Questa è grossomodo la descrizione della sensazione che provo davanti ogni topping che mi si prospetta dinanzi!

Insomma, verso questo genere di "guarnizioni" nutro un amore viscerale

Se guardo indietro nel mio poco più di un quarto di secolo di vita trovo i topping spessissimo; sono sul gelato al fiordilatte venduto dal carretto che passava davanti la casa al mare degli zii, sul dessert allo yogurt che avrei desiderato mangiare in Trentino, ma che a causa di un virus all'intestino mi tennero lontano, sulle cheesecake mangiate in America e sulla frutta mangiata ai chioschetti della Cala a Palermo...

Nel ricordare tutti questi casi e i tanti altri che non vi ho citato regna limpida nella mia mente una meravigliosa immagine, un rallenty per essere precisi, si tratta del preciso istante in cui il topping scorga giù dal suo erogatore!

Mi fermo qui o la mia "ode ai topping" rischierebbe di divenire un romanzo che potrebbe arrivare a far concorrenza a 50 sfumature di grigio...

Tutta questa premessa per lasciarvi la prima di una lunga serie di ricette sui topping. Oggi iniziamo con quello ai frutti di bosco. Perfetto sia su preparazioni fredde che su quelle calde (ottimo per esempio su una torta al cioccolato fumante o sciolto un pochino dentro un tè nero bollente).

17 febbraio 2012

Torta al limone senza uova e burro e BUON COMPLEANNO piccola grande Gialla


Sino ad un paio di ore fa non capivo il motivo per il quale alcuni genitori si commuovessero il giorno del compleanno dei propri figli, o meglio, una spiegazione me la davo, ma la loro reazione mi sembrava davvero eccessiva. 
Ora, però, la questione mi sembra decisamente più chiara, a mia volta non riesco a smettere di commuovermi, provo e riprovo a scrivere questo post, ma le parole si accavallano l’una sull’altra senza che io riesca a metterle in ordine. Il perché della mia commozione è presto detto, il 17 febbraio del 2008 l’aluccia di Gialla, cliccando il pulsante “pubblica”, dava il via a quello che sarebbe stato il suo primo post e l’inizio di un viaggio ad oggi meraviglioso
Guardo indietro è sono felice, felice di quella scelta inconsapevole del fatto che avrebbe potuto cambiare la mia vita.
Quattro anni possono essere tanti o pochi in base al punto di vista di chi si trova a fare il bilancio, per me sono perfetti. Non vi ho mai raccontato veramente chi sia Gialla, ve l’ho sempre fatto scoprire poco a poco tra le righe dei miei post, ma ora è arrivato il momento di presentarvela ufficialmente e di farvi capire perché questo numero sia così importante per lei.

Gialla nasce per merito di Nannao, è lui a chiamarla così, lui ad essersi innamorato di quella che è ora e di quella che era un tempo, in ogni caso ai suoi occhi è sempre una bimba dai capelli color oro legati con un elastico blu che li lascia cadere a fontanella e che quando è felice cammina ondeggiando come una piccola papera; il tempo passa, ma lei ha sempre 4 anni.
Nannao asserisce che dallo scoccare di quell'età rimase sempre la stessa, con gli occhi grandi, ben spalancati e felici di guardare il mondo, golosa e curiosa.
Ha sempre sbirciato quel che avveniva in un luogo che per lei era il più magico di tutti, la cucina, all’interno di quella stanza ritrovava tutte le emozioni che può provare un essere umano o quasi. Quel piccolo regno composto da pentole, padelle (tante padelle!), coltelli, forchettoni, taglieri, ciotole e ciotoline, utensili di ogni forma e colore, la incantava. Avrebbe passato le ore a guardare la sua mamma cucinare, le bastava anche solo sentire il suono che scaturiva dalle sue azioni per farla sentire bene; il battere di un cucchiaio di metallo contro una pentola, la lama del coltello che attraversava la polpa soda delle zucchine per poi infrangersi sul tagliere, il fruscio della carta d’alluminio, lo scorrere dell’acqua, l'incontro dei mestoli ogni volta che si apriva o chiudeva lo sportello del mobile, lo stridere della forchetta sul piatto ed il tintinnare dei bicchieri erano musica per le sue orecchie. Era cosciente che non era sempre tutto facile, ma anche le bruciature per lei erano affascinanti, rappresentavano comunque l’impegno nel creare qualcosa.

Sono felice di essere ancora “Gialla”, di vivere la cucina come il luogo che mi coccola e mi protegge, che mi accoglie nei momenti di più alta euforia o bassa tristezza e soprattutto sono orgogliosa di quello che è stato e che è per me questo spazio virtuale che diventa, giorno dopo giorno, sempre più reale.
Spesso da piccola venivo accusata di non mettere abbastanza grinta in quello che facevo; poca grinta a scuola, poca con i compagni, poca nella ginnastica… in realtà la grinta c’era, solo che era una grinta controllata, erano ambiti nei quali il mio volere contava solo sino ad un certo punto e in fondo non ne valeva nemmeno tanto la pena… ma adesso credo di essere riuscita a trovare l'ambito in cui la mia grinta riesce a toccare i massimi livelli; mi guardo indietro, rivedo me quel giorno di 4 anni fa, ero gasata dall’idea di intraprendere una nuova avventura, ero felice di dire: “ho messo in atto il mio piano, nulla di impostato e prestabilito, anche in questa nuova avventura mi lascerò guidare dalle più alte emozioni... spero che le mie idee possano essere utili e appezzabili.
Ringrazio tutti coloro che passeranno da questo FoodBlog e che lasceranno una traccia della loro visita, spero anche di poter scambiare idee e consigli con chi vorrà!
Da quel giorno di strada la paperella (p.s. il logo era un disegno fatto per Nannao) ne ha fatta, sono arrivati tanti altri post, ricette, pensieri, emozioni, ma anche nuovi incontri che hanno riempito e scandito le sue/mie giornate e chissà, magari anche cambiato quella che sarà la sua vita futura.

Oggi quindi non è solo il compleanno del blog “Gialla tra i fornelli”, ma è anche quello di quell’alter ego, che spesso si fonde e si confonde con l’ego principale.

Do un ultimo sguardo indietro, respiro fiera, chiudo gli occhi, raccolgo tutta l’emozione e, augurandomi di essere ancora felice in questo mondo come oggi, li riapro per guardare al futuro mio, di questo spazio e delle belle avventure che vivo quotidianamente con tutti coloro che passano da queste pagine virtuali e senza i quali, con assoluta certezza, tutto questo non sarebbe arrivato ad esistere sino a questo giorno.

Basta chiacchiere! Signorina Ornella, qui si scrivono cose belle e divertenti, niente lacrimoni… e soprattutto tante cose mangerece…
È Gialla che vi parla (ok mi sto facendo prendere la mano, ma è bello lasciare litigare ego ed alter ego :p) e vi racconta la ricetta di oggi, quella di una torta nata per questa ricorrenza, ma che cade in un periodo, come già detto in precedenza, di grande confusione in casa. La ristrutturazione procede a pieno ritmo e, volendo, anche senza troppi disagi, ma mettersi a fare una torta tanto elaborata non era proprio il caso avendo una cucina accampata in uno studio e il lavandino (delicato) del bagno come lavatrice; così mi sono attrezzata, la torta doveva prevedere l’uso di pochissimi utensili e soprattutto facili da lavare e avere gli ingredienti che meno sporcassero ed impuzzassero. Di conseguenza, ho previsto l’uso esclusivo di:  un robot da cucina, un coltello, un cucchiaio, una tazza, una grattugia e una teglia in silicone (in questo caso ho usato quella con la forma di girasole della Happyflex); ed ho bandito: uova e burro
Che poi, vedete le coincidenze… anche per i 2 anni di Gialla avevo preparato una “torta senza”, ma quella era al cacao :) 

Torta al limone 
(senza uova e burro)

torta al limone senza uova e burro
Ingredienti
  • 220 g farina
  • 200 g zucchero semolato (+ un cucchiaio da spargere sulla superficie)
  • 250 ml latte
  • 1 bustina di lievito
  • il succo e la scorza grattugiata di un limone
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere (facoltativo)
  • ½ cucchiaino di semi di cardamomo ben pestati (facoltativo)
  • semi di ½ stecca di cannella o una bustina di vanillina
  • un pizzico di sale        
Nel robot (ma anche in una ciotola) mescoate farina, sale, zucchero, lievito e scorza e succo di limone; aggiungete lentamente il latte e l’olio.
Imburrate ed infarinate lo stampo (se tondo quello da 20 cm Ø è perfetto) o in alternativa usatene uno di silicone (se avete il timore che non possa staccarsi con facilità ungetelo pochissimo con dell’olio) e versate il composto.
Infornate a 180° C (forno preriscaldato) per 20 minuti circa, fate sempre la prova dello stuzzicadenti e servite una volta raffreddata e cosparsa di zucchero.

Buon compleanno piccola grande Gialla ^_^
e grazie mille a chi c'è dal primo giorno e a chi è arrivato solo oggi!
***Gialla in collaborazione con Ornella***
:p