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21 agosto 2022

Guacamole: la ricetta base per gli aperitivi d'estate

 

🥑 Quella che vi propongo oggi è la mia versione di guacamole.

Partendo più precisamente da una crema di avocado super basic che può diventare un ricco guacamole!

L'avocado non è solo modaiolo, è decisamente un alleato eccezionale sia come sostituto di altri ingredienti che come salva aperitivo dell'ultimo minuto.

Sapevi che:
- viene coltivato anche in Sicilia (i primi studi in questa direzione risalgono agli anni '60)
- è ricco di omega 3
- puoi utilizzarlo al posto del burro (nelle ricette in pari quantità)
- dal suo seme messo a riposare a pelo d'acqua può nascere una bellissima pianta

25 febbraio 2019

Calzoni fritti con pancetta coppata e provola piccante


Ci sono profumi e sapori che porterai sempre con te...

Che ve lo dico a fare. Di certo, conservati nella vostra memoria, ne avete a migliaia, ma ditemi: quanto è bello quando riaffiorano? Quando inaspettatamente vi catapultano indietro nel tempo a rivivere emozioni che non ricordavate nemmeno di aver mai provato fino a farvi stupire anche del sapore più semplice che si rivela un ricordo bellissimo?

17 dicembre 2018

Sfoglie con cipolle caramellate: per un aperitivo facilissimo e d'effetto



Decise e golose, le sfoglie con cipolle caramellate sono ideali da servire durante gli aperitivi con gli amici, ma anche per un brunch o da presentare in un buffet delle feste.

Si preparano in un batter d'occhio, sono facilissime da personalizzare con gli ingredienti che più vi piacciono (come paté, spezie e altri impasti) e, soprattutto, una tira l’altra!


Non la faccio troppo lunga, vi lascio alla ricetta e ai consigli per realizzarla al meglio. Voi scrivetemi per dirmi se l'avete provata e se vi è piaciuta. Se avete, poi, anche qualche variante golosa da suggerire, beh, raccontatemela!


Sfoglie con cipolle caramellate




INGREDIENTI per 8 persone
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 3 cipolle rosse di Tropea
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di aceto di vino
  • olio evo q.b.
  • pepe nero q.b.


PREPARAZIONE

Preparate le cipolle caramellate.

Pulite e tagliate le cipolle a rondelle da circa 4-5 mm. Mettetele ad appassire in padella con un filo d’olio, con il fuoco al minimo, coprite e lasciate cuocere circa 5 minuti.

Spolverate le cipolle con lo zucchero e successivamente sfumate il tutto con l’aceto.
Preriscaldate il forno a 220°C.
Ricavate dalla pasta sfoglia dei dischi di qualche millimetro più grandi delle rondelle di cipolla.
Disponeteli su una teglia ricoperta con carta forno, forate la parte centrale con una forchetta e adagiate sopra questa le rondelle di cipolla. Infornate per circa 10 minuti.

CONSIGLI
Potete:

  • sostituire la pasta sfoglia con pasta brisée o pasta pizza
  • creare un contrasto agro dolce più morbido utilizzando l'aceto di mele
  • aggiungere sotto ogni fetta di cipolla dei paté oppure, ma sopra le fette e dopo la cottura, del formaggio caprino, del brie o erbe aromatiche

12 novembre 2014

Bio Happy Hour da Bioesserì a Palermo

"A Palermo non c'è nulla di nuovo, niente da fare, i negozi chiudono...

Ah quante volte mi capita di sentire questa frase! 
Vi do io qualcosa da fare: domani, 13 novembre, in via La Farina 4 alle 18.00 nei locali di Bioesserì ci sarà un Bio Happy Hour (si ringraziano gli organizzatori per non averlo chiamato AperiBio) con Show Cooking di Ezio D'Alia e presentazione del libro "Gastromania" di Gianfranco Marrone annessi. 

Io vado a vedere di che si tratta; giornalisti e foodblogger del mondo, vi unite?
Se non potete seguitemi su Instagram e Twitter che vi tengo aggiornati ;)

Per confermare la vostra presenza scrivete a claudio.taschera@feedback.it 


Buoni eventi a tutti ^_^
***Gialla***

14 aprile 2014

Muffin salati con pancetta, provola e porro


Sono una persona estremamente emotiva e trasparente, se qualcosa non mi piace o, invece, mi piace da matti... me lo si legge in faccia
Credo sia un po' deformazione professionale e un po' (tanto) DNA, comunico con ogni mia parte del corpo. Ho persino i capelli che soffrono i miei stati d'animo, figuriamoci se non ne risentano le mie espressioni facciali! 
Mi ricordo di essere in grado di saper controllare le emozioni solo quando sono seduta ad un tavolo di poker o sto affrontando una qualche situazione professionale.

Se ci sono cose che nella vita vanno fatte contro voglia perché è giusto così, ce ne sono altre che proprio non farò mai se non sono dell'umore adatto. Cucinare rientra in quest'ultima categoria.

Avete visto "Come l'acqua per il cioccolato" (che angoscia di film!!!) o letto il libro "Dolce come il cioccolato" da cui è stato tratto (di certo è meglio del film)? Quando la protagonista cucina trasmette ai suoi piatti, e di riflesso anche a chi li assaggia, i suoi stati d'animo; bene, sono quasi certa che a me accada lo stesso!

Con i muffin di cui vi parlo oggi penso proprio sia successo così. 
Li ho preparati davvero di buon umore, mi venivano richiesti da tanto, ma ho aspettato il momento giusto, una serata in cui potessi essere serena. Sono stati protagonisti di una delle pause pranzo più sorridenti avute sinora in ufficio e, aggiungerei, anche più gratificanti; perché in fondo, nella vita, le gratificazioni possono arrivare da tanti ambiti =)

Non sono tanto i complimenti ricevuti ad avermi resa felice, quanto vedere i miei colleghi, quelli a cui sono più legata, tutti insieme a scherza e a sorridere. 

Magari non è vero che si riesca a trasmettere con il cibo il buon umore che si ha dentro di sé, ma credere che sia possibile è bello!


Ingredienti:
  • 260 g farina di grano duro
  • 2 dl di latte
  • 2 uova
  • 40 g di olio evo
  • 100 g di pancetta affumicata
  • 100 g di provola dolce
  • 1 porro
  • 10 g di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • pepe q.b.

Preriscaldare il forno a 180° C.

In una padella, fate rosolare la pancetta, deve appena dorare, non diventare croccante.

Nella stessa padella, lasciando un po' del grasso della pancetta appena rosolata, fate appassire il porro tagliato a rondelle (solo la parte bianca).

Tagliate la provola a cubetti piccoli.

Setacciate in una ciotola la farina con il lievito.
In un altro contenitore amalgamate latte, uova e olio.
Unite il composto, mescolando delicatamente, alla farina con il lievito, aggiungete poi il sale, il pepe, la provola, la pancetta ed il porro.

Porzionate il composto nella teglia da muffin, se non ne usate una in silicone, vi consiglio di ungerla. 

Infornate per circa 30 minuti, i muffin dovranno essere dorati e superare la classica prova stuzzicadenti.


Note:
  • il porro può essere sostituito con la cipolla o lo scalogno;
  • se doveste decidere di utilizzare i pirottini, fate attenzione che siano il più possibile antiaderenti, la provola tenderà a fondere e rischierebbe di attaccarsi ad essi;
  • per porzionare il composto, provate ad aiutarvi con un porzionatore per gelato (quello per fare le palline, per intenderci), calcolo una dose per ogni muffin.

Buone gratificazioni a tutti ^_^
***Gialla***

22 aprile 2013

Cestini di mais (gluten free)


- Quando nacquero i primi finger food - 
Eccovi lì, tutti in tiro per il matrimonio della figlia del cugino del nipote del suocero, finalmente arrivano gli sposi e si possono aprire le danze. 

Se riuscite a sopravvivere alla corsa al buffet, potete iniziare a riempire il vostro piattino (poco eh, mi raccomando, o le cugine pettegole della sposa iniziano a commentare malignamente), è in questo momento che vi imbattete in vassoi con sopra stuzzichini che tanto assomigliano alla piccola pasticceria  tentennate, "sono dolci o salati?" bisbigliate a chi vi sta vicino, ovviamente la persona interpellata risponderà con un vago "sembrano buoni"... ecco, decidete di prenderne uno, giusto per provare. Tornate al vostro tavolo, vi accomodate e iniziate a mangiare, il finto pasticcino lo lasciate per ultimo, è la novità del momento, ve la volete godere. Spazzolato il tutto, ecco che arriva il momento dell'assaggio di quel cestino che aspetta solo voi, la mouse è al salmone e il contenitore è fatto di pasta frolla dolcissima. Ecco, il buon sapore della caponatina che avevate appena finito di mangiare è stato spazzato via dall'orrida sensazione del dolce che fa a cazzotti potentemente col salato e lo so... volete urlare "uscite i primiii!!!" O.o

Vi è mai capitato?
A me un po' di anni fa, ora prima di cascare nel tranello, mando avanti gli altri e se vedo che restano nei piatti... scappo!

I cestini di mais che vi propongo oggi sono perfetti per creare dei finger food sfiziosi. Sono senza glutine, ma soprattutto sono ricchi di gusto grazie all'impasto realizzato con farina di mais, birra e parmigiano.

23 febbraio 2013

Grissini di pasta brisée e barbabietola rossa

Grissini di pasta brisée e barbabietola rossa

Voglia di realizzare dei grissini in casa e che abbiano anche un tocco di colore?
Oggi vi propongo questi gustosissimi e davvero originali grissini di pasta brisée e barbabietola rossa.

Sono nati così per caso dagli avanzi di una quiche. 
Il grado di difficoltà della preparazione varia in base al tipo di ingredienti che sceglierete. 
Se avete pochissimo tempo a disposizione potete comprare la pasta brisée che trovate già pronta nel banco frigo così come le barbabietole precotte (questa soluzione è perfetta per cene improvvisate o per chi ha poca voglia di mettere le mani in pasta).

Grissini di pasta brisée 
e barbabietola rossa

Ingredienti
  • 200g farina 00
  • 100g burro
  • 70 ml acqua molto fredda
  • 70 g di barbabietola cotta a vapore
  • pepe nero q.b.
  • sale q.b.
  • farina di rimacinato q.b.

In una terrina amalgamate alla farina, il burro freddo tagliato a pezzetti ed iniziate ad amalgamare il tutto sino a creare un composto sabioso; aggiungete poi l'acqua e riprendere ad impastare. Rovesciate il composto su un piano e continuate ad impastare sempre stando attenti a non riscaldare troppo l’impasto.
*Tagliate la barbabietola a cubetti molto piccoli ed amalgamateli all'impasto.
Quando il tutto avrà raggiunto una consistenza omogenea e liscia, avvolgete la pasta con della pellicola e fatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti (io di solito inizio a lavorarla quando al tatto risulta abbastanza dura).
Trascorso il tempo, stendete la pasta con il mattarello raggiungere lo spessore di 1 cm circa, ricavate delle stricioline, salate e pepatele in superficie e rotolatele su un piano cosparso di farina di rimacinato dando loro una forma cilindrica. 
Disponete i grissini su una teglia rivestita con della carta forno ed infornate a 180° per una decina di minuti o finché non risulteranno dorati. 
Usciteli dal forno, levateli dalla teglia e fateli raffreddare su una graticola.


Note:

  • sono ottimi per accompagnare formaggi freschi e yogurt greco;
  • sta a voi decidere l'aspetto finale dei vostri grissini, più la forma sarà irregolare più avranno un aspetto rustico;
  • sempre per un maggior aspetto rustico, potete sostituire la farina di rimacinato con quella di mais, ma perderete un po' del colore caratteristico di questi grissini "in rosa";
  • se l'impasto dovesse risultare troppo asciutto aggiungete un po' d’acqua fredda (procedete un cucchiaio per volta;
  • *se state utilizzando l'impasto già pronto, iniziate la ricetta da questo punto.

28 gennaio 2013

"E bravo il pollo!" Chicken Nuggets speziate senza glutine

 Chicken Nuggets speziate senza glutine - Spicy Chicken Nuggets gluten free

"E bravo il pollo!" quante volte in questi ultimi mesi ho sentito pronunciare questa frase da una vocina acuta e squillante. Quella stessa vocina che proprio ieri mi ha detto: "sai che è morto papi?".

Quando un bimbo ti dice una frase così nel modo più candido e semplice possibile, pur trattando un argomento così tremendo e triste, ti rendi conto che riuscire a parlare della morte, o meglio, non saper come parlarne è qualcosa che appartiene solo alla sfera degli adulti. Noi che ci formalizziamo, che balbettiamo, che non ci facciamo sentire perché non sappiamo che dire e loro, i piccoli, che sorprendentemente, ma anche no, sanno darti la carica ed il conforto che forse non ti aspetti. Pensi che debba essere tu a doverli sempre tenere per mano ed indirizzarli, tu genitore, parente o amico e invece no... a quel punto tu puoi solo stringerli, ma non troppo sennò sbuffano, e provare a fargli vivere l'ennesima giornata piena vita che si meritano.

La ricetta di oggi è dedicata a Tortellino e Finestrino, due ometti speciali che accompagnano le miei giornate facendomi sorridere, crucciare (quando fanno i capricci) e divertire... loro che amano tanto le scoperte quanto il Mc Donald's, che sanno bene che  si deve mangiar bene e che lì ci si va una volta ogni tanto; loro che mi hanno fatto rivivere l'esperienza surreale delle divisioni a 2/3/4/1000 cifre, le coniugazioni dei verbi, i problemi in stile "la mamma va al mercato" o "ci troviamo in una stanza a forma esagonale O.O", l'analisi grammaticale e logica, i giochini con i numeri (sapete quanto fa 2+2? Pesce... è ovvio! ;p) e tutti quegli aspetti di conflitto interiore che provi quando devi fare i compiti ma proprio non ne hai voglia.

Sulle nuggets dei fast food se ne sentono di tutti i colori, su youtube è possibile visionare tanti video di denuncia più o meno veritieri; lo stesso Jamie Oliver, chef inglese, ha provato a far convertire dei bimbi a quelle fatte in casa... fallendo :/ 
Personalmente non mi sento di condannare, né tanto meno di mettere alla gogna nessuno solo perché contengono ossa frantumate, mi chiedo, non seguono forse lo stesso principio della pasta d'acciughe? Di certo, però, posso dire che quelle fatte in casa sono buonissime, facilmente personalizzabili, veloci e divertenti da preparare anche in compagnia di bimbi curiosi e dinamici :)

23 luglio 2012

Frittata al limone al forno lardellata: sembra arrosto ma non è, serve a darti l'allegria!

Frittata al limone al forno lardellata
Sembra arrosto ma non è, serve a darti l'allegria!!!
Già... questa frittata ha sprigionato per casa, oltre che un odore da svenimento di arrosto, tanta, tantissima allegria.
Eravamo io e Saponetta, stavo preparando la cena aspettando l'arrivo di mamma e papà quando lei si avvicinò a me chiedendomi cosa stessi cucinando, "una frittata al limone al forno" - le risposi - "oggi cenetta leggera, aggiungiamo solo un po' d'insalata di pomodoro ed il gioco è fatto" - continuai. Bastò, però, solo mezzo sguardo che tutte e due pensammo la stessa identica cosa... Avevamo ancora una carovana di pancetta in frigo, perché non trasformare la nostra semplice frittata in qualcosa di più goloso? Le calorie cambiavano non eccessivamente considerando che ne avremmo mangiato solo un pezzettino e poi, detto onestamente... mamma natura ci aiuta e gli strappi alle regole ce li possiamo concedere (e fu così che le maledizioni di chi è in dieta perenne mi fecero ingrassare di 10 kg XD). Ecco quindi che nasce la nostra frittata al limone al forno lardellata... un "materassino" soffice, profumatissimo e sul quale passerei le ore :p

29 marzo 2012

Moscato&Salato: Polpette dal "cuore tenero" al moscato passito "La Bella Estate"


La barca di polpette naviga verso " La Bella Estate"...

Le sfide mi piacciono, soprattutto in ambito comunicativo e gastronomico, parlo di quelle che fai con te stesso, mettendo alla prova le tue conoscenze e capacità; è un modo per imparare e per crescere.

Chi segue il mio blog da un po’ di tempo sa bene che faccio sparire uova/burro/latte dalle torte, inserisco la birra in creme e frolle e rischio abbinamenti particolari.

Qualche mese fa mi è arrivata una proposta, riuscire a realizzare una ricetta salata che accompagni uno dei vini dolci per eccellenza, un moscato passito e per l’esattezza “La Bella Estate”, il Piemonte Moscato Passito di Terre da Vino prodotto da vigneti piemontesi ed interamente gestiti a basse rese.

La cosa non mi ha "spaventata", per una che ama il contrasto dolce e salato non poteva che essere un piacere sperimentare in tal senso.

 Non sono stata l’unica foodblogger contattata, bensì è stato indetto un vero e proprio contest (Moscato&Salato) tra tutti quei blogger che compariranno tra le pagine del libro "Fornelli in Rete" edito da Malvarosa e scritto da FrancescaMartinengo.
L’uscita del libro è prevista il prossimo maggio e  verrà presentato ufficialmente durante il Galà delle Stellle 2012 che si terrà a Barolo presso l'azienda vinicola Terre da Vino.

Per dirvela tutta, me la sono presa comoda... mooolto comoda, il contest scade tra pochi, pochissimi giorni, esattamente SABATO 31 o.O 
Volevo pensarci bene, volevo fare qualcosa di bello e particolare, poi però ho riflettuto sul messaggio che si vuole dare con questa iniziativa: far comprendere che un vino dolce non accompagni esclusivamente portate altrettanto dolci. Uscire un po’ dagli schemi, come avvenne quando fu sdoganato il vino rosso bevuto sul pesce, per intenderci.

È così che nasce l’idea di proporre e di proporvi delle polpette  di facilissima realizzazione e con ingredienti facilmente reperibili, in fondo il messaggio è rivolto a tutti e non solo ai cultori dei fornelli.

Le polpette sono uno dei piatti più amati, ricordano “casa”, sono uno dei comfort food per eccellenza e almeno una volte nella vita le abbiamo mangiate.

Inoltre il vino proposto rievoca sia dal punto di vista del nome, che per i profumi  ed i colori dell’etichetta l’estate; così mi viene da pensare a quelle giornate calde, quando ci si concedono le coccole dei raggi del sole, quando si torna a casa al tramonto, quando è più facile passare del tempo con gli amici.

Ecco, le mie polpette sono un po’ tutto questo: sono il ricordo di una coccola (quante polpettine fritte andavo rubacchiando a mamma mentre le preparava), di qualcosa che puoi preparare per tempo così da trovarla pronta al tuo ritorno a casa, che puoi mangiare fredde o calde in un sol boccone e usando solo due dita così da avere l’altra mano libera per tenere un bicchiere di vino da sorseggiare durante un aperitivo tra amici.

In più la loro forma e i loro ingredienti sono un omaggio all’unione tra la mia sicilianità e l’essere piemontese del vino: uno scrigno che racchiude un cuore cremoso come le arancine al burro siciliane e le nocciole e la robiola piemontesi che incontrano l’uvetta (o uva passa) utilizzata in un piatto salato come nella migliore tradizione della mia terra.

Per finire, il moscato passito non è solo da accompagnamento, ma è anche parte integrante della preparazione di questo piatto.

Durante la sua realizzazione, preparatevi ad essere avvolti da un profumo inebriante che tormenterà le vostre papille gustative sino al momento di poter gustare queste semplici, ma gustose e avvolgenti (grazie al loro cuore tenero e cremoso) polpette.


Polpette dal "cuore tenero" 

al moscato passito


Ingredienti:
  • 200 g robiola
  • 40 g nocciole tostate (già sgusciate)
  • 20 g uvetta
  • 500 g tritato di vitello 1° taglio
  • 1 uovo medio
  • 2 fette di pancarré
  • 2 cucchiai di latte
  • ½ bicchiere di acqua bollente
  • ½ bicchiere di moscato passito “La Bella Estate”
  • Sale, pepe bianco, prezzemolo e olio d’oliva q.b.


Tritate grossolanamente le nocciole.
In una ciotola lavorate la robiola rendendola ben cremosa, aggiungete le nocciole, l’uvetta (non ammollata in acqua) e una macinata di pepe bianco.
Aiutandovi con due cucchiaini, create delle piccole palline di composto (circa la grandezza di una nocciola col guscio) e riponetele nel congelatore.
Lasciate un cucchiaio del composto non congelato.

In un altro contenitore lavorate il tritato con l’uovo, il pancarrè precedentemente ammollato con il latte e ben strizzato, il prezzemolo e un’altra macinata di pepe bianco (sta al vostro gusto decidere di metterlo sia nel ripieno che nella carne, oppure in una sola delle parti).

Ora componete le polpette.
Si procede nello stesso modo di quando vengono realizzate le arancine siciliane.
Nel palmo di una mano ponete un po’ del composto col macinato, schiacciatelo ricavandone uno strato sottile, riponetevi la sfera di robiola al centro e, aiutandovi con le dita (come a voler chiudere il pugno) fate sì che la carne la ricopra totalmente.
Modellate la polpetta dandole una forma il più possibile sferica e procedete con le altre.
Mi raccomando, fate bene attenzione che la carne risulti ben sigillata, altrimenti in cottura rischiate che fuoriesca il ripieno di formaggio.

Quando le avrete preparate tutte, friggetele in olio d’oliva e lasciatele scolare su carta assorbente.

Rimette le polpette nel tegame dove le avevate fritte (buttando via l’olio di frittura), aggiungete l’acqua, il moscato passito ed il cucchiaio del composto precedentemente ottenuto con la robiola, lasciate restringere a fuoco lento sino a quando l’alcol non sarà evaporato e sarà venuto a formasi un goloso intingolo.

  Consigli e suggerimenti:

  • Nel caso in cui vogliate mangiarle con le suddette “due dita”, quando andrete a creare l’intingolo, non mettete nel tegame anche le polpette, ma servitele asciutte e accompagnate da una ciotolina con dentro questo. 
  • A vostro piacere potrete aumentare le dimensioni delle polpette (in questo caso, finite la cottura di queste in forno (200° per pochi minuti, in base alla dimensione) altrimenti rischierete di farle rimanere crude al centro) e/o aumentare la quantità di intingolo, magari se non le mangerete come stuzzichino per un aperitivo, ma come secondo di carne per una cena.


 Buone polpette, buon cuore tenero, 
buoni ricordi e buon "sentore d'estate" a tutti ^_^
***Gialla***

Seguite il contest su:twitter #MoscatoeSalato e facebook Terre da vino

18 marzo 2012

Tra-rollò: quando i tramezzini rotolano

Chi mi segue su facebook già lo sa… da un paio di settimane ho iniziato una “collaborazione cuciniera” con una cara amica, Giordana, lei è la figlia di amici di famiglia che conosco da tantissimi anni, chi avrebbe mai detto che da grandi ci saremmo unite così grazie alla nostra comune passione?! 

Dal nostro sodalizio sono già nati due servizi catering, uno per una festa di una bimba che ha compiuto 3 anni ed uno per una ragazza che invece ne ha fatti 33… quasi quasi inizio a pensare che il “3” sia il nostro numero. 

Pian piano vi mostrerò le prelibatezze preparate per le diverse occasioni. 
Oggi iniziamo con i Tra-rollò nella loro versione “classica”.

Un tramezzino che si sente un rollò o un rollò che fa il tramezzino…i Tra-rollò sono questo. Simpatici, allegri, golosi e soprattutto belli e buonissimi allo stesso tempo evitando il “piattume cromatico” e il pane in parte asciutto tipici dei tramezzini.

Possono essere presentati disposti sui vassoi oppure infilzati in spiedini di legno, perfetti per le feste di grandi e piccini, ma anche ottimi per un aperitivo veloce e ugualmente gradevole al gusto ed alla vista.
Tra-rollò 
(prosciutto, provola e insalata mista)
Ingredienti:
  • 10 fette di pane per tramezzini
  • 200 g di provola dolce (lo spessore non deve superare i 3mm)
  • 300 g di prosciutto cotto (sempre meglio che sia diviso in 10 fette)
  • Insalata mista q.b. tagliata finemente (in alternativa potete usare le foglie intere, ma badate bene che siano morbide e non con la parte centrale rigida)
  • Maionese q.b. (200 g sono assolutamente sufficienti)


Stendete sul piano uno strato di pellicola da cucina, ponetevi sopra due fette di pane sovrapposte l’una all'altra per 1 cm (sovrapponetele per la lunghezza stando attente che quella da cui partirete per arrotolare il tutto sia posta parzialmente - il cm di cui vi parlavo prima- sotto l’altra).

Con un mattarello spianatele riducendo il loro spessore per quanto potete (va anche a vostro gusto, più le spianate più sarà agevole arrotolarle, eviterete che si spezzino).
Ricoprite la superficie del pane con la maionese, con la provola, il prosciutto e l’insalata. 


Potete cambiare l’ordine di questi tre fattori e le proporzioni a vostro piacimento così da variare l’aspetto cromatico dei rotolini.


Iniziate ad avvolgere il tutto accompagnandovi con la pellicola, vi aiuterà a non rovinare il pane, una volta arrotolato il tutto, con la stessa pellicola rivestite e sigillate bene il rotolino ottenuto.


Procedete nello stesso modo con le rimanenti fette ed il relativo condimento.

Lasciate i rotolini avvolti nella pellicola in frigorifero per almeno un’ora (l’ideale sarebbe prepararli la sera prima), una volta freddi tagliateli a rondelle di circa 1 cm di altezza.

Se dovesse ritrovarvi nella condizione di doverli tagliare appena preparati, assicuratevi di avere un coltello molto affilato, eviterete che si rovini la forma e che fuoriesca la maionese.

Buon "rotolamento" a tutti ^_^
***Gialla***

15 ottobre 2011

Cucina in rosa... la mia proposta per la LILT! Cestini integrali alla crema di salmone e stracchino




Buongiorno ^_^
Annuntio vobis, habemus tesi! O meglio, ho finito di scriverla, ma la revisione continua e per fortuna ho due validissimi correttori di bozze, le loro precisazioni viaggiano da una stanza all’altra allietando il palazzo con frasi tipo: “Ornellaaa… hai scritto ‘scemaaaa’ invece di ‘scenaaa’!”, “Qui manca una virgola!”, “Qua è saltato un pezzo!”… Santi mamma e papà!
                     
Con la fine della stesura della tesi sono tornate alcune delle vecchie abitudini: palestra, uscite di vario genere dove “scappa” anche qualche acquistino (tra questi l’accoppiata più bella che sono riuscita a fare è stata martedì mattina quando, nel giro di mezzora, ho acquistato 9 taglia biscotti e un tubino nero… come direbbe mia sorella: “una chiccosa tra i fornelli!”).

Ho anche ripreso a cucinare con più frequenza; lo ammetto, anche la cucina era stata messa da parte, ma che ci posso fare... la secchiona che è in me alle volte prende il sopravvento! 
Quel che importa è che sono tornata a "spignattare", come si dice dalle mie parti, e così eccomi qui con la mia ricettina rosa, mica potevo mancare proprio io!
Preparatevi a CUCINARE IN ROSA!

Prima però ho da fare un’ultima richiesta a chi posterà la propria “ricetta in rosa”… tengo davvero tanto a due aspetti: vorrei che portiate avanti il messaggio della prevenzione e vorrei che nello scegliere gli ingredienti della vostra proposta facciate attenzione a quali siano i più indicati secondo la dieta preventiva (qui tutte le info in merito); non mi interessa che postiate semplicemente una ricetta X.

Perché la mia ricetta è in linea con la dieta preventiva in quanto ho utilizzato:
- farina integrale: grano, riso, avena, orzo, mais e le loro farine integrali
apportano cellulosa, vitamine B ed E e minerali (selenio e ferro) nutrienti antiossidanti ed estrogenici, stabilizzano la glicemia e il colesterolo.
- salmone: pesce che offre acidi grassi polinsaturi omega-3, coenzima Q10 e selenio, tutte sostanze con funzioni antiossidanti.
- olio extravergine d'oliva invece di burro: fornisce acidi grassi monoinsaturi, polifenoli e vitamina E, che agiscono in sinergia per proteggere le membrane cellulari dai danni ossidativi provocati dai radicali liberi.
- formaggio: più magro è meglio sarà (se potete sostituite lo stracchino con la ricotta), specialmente chi è già stato operato di tumore al seno è costretto, se non lo è già, ad entrare in menopausa e si sa che vi è la necessità di un maggiore apporto di calcio per le ossa.

Cestini integrali 
alla crema di salmone e stracchino

Ingredienti:

Per i cestini
  • 200 g di farina integrale di grano tenero (potete sostituirla tranquillamente con un altro tipo di farina integrale)
  • 50 g di olio evo
  • 1 uovo
  • Acqua q.b. (solo se l’impasto dovesse risultare asciutto)
  • Sale (solo una presa)
  • Noce moscata e pepe bianco q.b.

 Impastate la farina con l’olio arrivando ad avere un composto sabbioso.
Aggiungete l’uovo ed il sale e riprendete ad impastare sino ad ottenere un impasto liscio e compatto (se occorre, aggiungete l’acqua ben fredda). stendetelo e ricavate, con l’aiuto di un tagliapasta, dei dischi che posizionerete negli stampi (io ne ho utilizzati alcuni in silicone, potete usare anche dei pirottini o anche capovolgere degli stampi da mini muffin). Infornate a 180°C (forno preriscaldato) per circa 6-7 minuti, l’importante è che risultino dorati.


Per la crema al salmone e stracchino
  • 150 g di salmone affumicato
  • 100 g stracchino (potete sostituirlo con della ricotta o con dello yogurt greco, in quest’ultimo caso usatene circa 90 g)
  • Pepe quattro stagioni (nero, verde, bianco, rosa) q.b.
  • Latte q.b.

 Frullate nel mixer il salmone con lo stracchino sino a quando non saranno ben amalgamati, se il composto dovesse risultare eccessivamente compatto aggiungete del latte (attenzione a non esagerare altrimenti avrete difficoltà nel posizionarla all’interno dei cestini).
Adesso potete riempire i cestini, io ho usato una sac à poche, ma potete procedere come vi trovate meglio.
Terminate ogni cestino con una macinata di pepe quattro stagioni.

Un’alternativa di presentazione potrebbe essere quella di cuocere la frolla integrale lasciandola come se fosse un biscotto e posizionandovi sopra delle quenelle di crema al salmone e stracchino. 

Ricordate che il contest scadrà il 31 ottobre... ma che la prevenzione non scade MAI!


Buon rosa e buona prevenzione a tutti ^_^

***Gialla***