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28 luglio 2024

Pasta con le zucchine fritte alla siciliana

Eh lo so, fa caldo, ma per la frittura e in onore della gola non è mai troppo!

A voi la mia versione della pasta con le zucchine fritte alla siciliana, fresca, profumatissima e soprattutto veloce da realizzare. 


20 agosto 2022

Zucchine genovesi ripiene: la ricetta vegetariana e golosa


Prima di queste, le zucchine genovesi rientravano nella categoria degli ingredienti principali meno esteticamente gradevoli esistenti.
Dopo questa ricetta, mi sono decisamente ricreduta.

So, inoltre, che in tanti non le amano, è vero, hanno un sapore selvaggio, un po' amaro, ma domato affiancandolo ai giusti ingredienti possono diventare decisamente golose.

Andiamo alla ricetta!


30 gennaio 2022

Cannolo con ricotta: la ricetta degli originali siciliani



Sua magnificenza il cannolo!

Ci sono giornate che parte una voglia irrefrenabile di cannoli, vivendo a Palermo è facile riuscire ad appagarla, ma alle volte anche prepararli in casa può dare le sue grandi soddisfazioni, ecco quindi per voi la mia ricetta 👇😉 

29 agosto 2021

Pasta con i tenerumi: la ricetta della minestra estiva a cui i siciliani non rinunciano


Una minestra calda in piena estate?
Ebbene sì, non è masochismo, è puro godimento!

Almeno per me che faccio parte dello schieramento dei siciliani che, arrivato il periodo, non possono farne a meno.

La pasta con i tenerumi, nella nostra bella isola, genera tanti schieramenti.
Di base c'è chi la ama e chi la odia.
Questi ultimi il più della volte la chiamano "pasta con le pezze" per via delle foglie dei tenerumi molto larghe e lievemente spugnose.

Chi la ama, invece, si divide a sua volta in chi la ama molto brodosa sfidando le alte temperature dell'agosto più torrido pur di assaporarne a pieno tutto il suo gusto e in chi, invece, la preferisce quasi asciutta. 

Nonostante l'apparenza, però, i tenerumi sono una verdura che sa restituire anche tanta freschezza.

Suo alleato per eccellenza è il pic pac, o picchio pacchio, una salsa di pomodoro abbastanza concentrata e arricchita da note d'aglio e basilico.

Prima di lasciarvi alla ricetta, giusto un paio di note su questa verdura.
I tenerumi sono le foglie di una tipica zucchina siciliana: la zucchina lunga.
Si consumano prevalentemente le foglie più giovani e tenere e vanno usati anche i boccioli dei fiori che troverete certamente in ogni mazzo.
Per la pasta si usa spesso anche un pezzetto di zucchina, rende tutto ancora più ricco, fresco e gustoso.
È molto raro trovarli fuori dalla Sicilia, ma se siete tra le campagne siciliane, li riuscite ad individuare subito in quanto crescono lungo pergolati che consentono alle zucchine di crescere lunghe e dritte. È facile coltivarle anche in piccoli orti casalinghi.

19 maggio 2021

Marmellata di limoni: la ricetta di cui non puoi fare a meno


Com'era?

Se la vita ti dà limoni, tu... facci la marmellata 😉

Pensavo che fossimo in pochi ad amare la marmellata di limoni, ma ieri ho scoperto che siamo tantissimi!
È bastato pubblicare un post e qualche storia che è arrivata una pioggia di apprezzamenti e richieste per ricevere la ricetta, eccovi accontentati, ecco qui la mia.

Prima di lasciarvi a dosi e procedimento, sappiate che la preparazione della marmellata è un rito, serve qualche giorno di preparazione, il più delle volte, ma pochissimo tempo per cuocerla e invasarla (tranne che non ne vogliate preparare una tonnellata!).
Questa, ad esempio, l'ho preparata ieri sera. Ho iniziato alle 21, mentre sull'altro fornello cuoceva la pasta per la cena, e l'ho terminata alle 22:00 giusto in tempo per ripulire la pentola per il momento del dolcino serale 😀

27 febbraio 2021

Pasta con i broccoli arriminati: la ricetta fatta con il cavolfiore siciliano


È decisamente una delle mi paste preferite.
La sua preparazione è di quelle che richiedono cura, ma che allo stesso tempo riescono in pochi e semplici passaggi.

L'ingrediente principale è il cavolfiore siciliano, per noi broccolo o vrùocculu
Sapete che noi siciliani chiamiamo broccolo il cavolfiore e sparacello il broccolo, vero?
Quindi, da ora in poi, quando in questo post leggerete broccoli voi sarete certi a quale ortaggio io stia facendo riferimento.
Ah, anche se ne userete solo uno o un pezzetto, il nome del piatto sarà sempre e solo con "broccoli" al plurale 😉

Ad ogni modo, tornando alla ricetta.
Accanto al broccolo troviamo la sapidità delle acciughe, la dolcezza dell'uvetta (quella piccola piccola siciliana che i più di noi chiamano passolina), il tostato dei pinoli e la dolce acidità del concentrato di pomodoro (o 'strattu)

Insomma, il solito tripudio di gusto delle ricette siciliane.

Come vi dicevo il procedimento è semplice, quanto agli ingredienti, invece, è tutto un gioco di equilibrio.
Non esistono vere dosi, nella mia famiglia si va insindacabilmente ad occhio e ogni famiglia sono certa che la prepara in un modo diverso dall'altra. Ma oggi giuro che mi sforzerò di darvi delle dosi, però vi consiglio di lasciatevi anche guidare dal vostro gusto e, cosa da non trascurare, dal sapore del broccolo stesso. Il migliore, in questi casi, è quello che quando cuocete si scioglie ed è dolce al palato.

Andiamo alla ricetta.

No, fermi tutti, prima devo darvi l'ultima chicca lessicale. Con arriminati intendiamo mescolati, perché è proprio mescolando che pian piano il condimento diventa cremoso e ideale per abbracciare i bucatini!

2 maggio 2020

Carote in tegame al burro: la ricetta per un contorno rapido e goloso


Le giornate iniziano a profumare di tepore, ma non di caldo torrido. Anche se ancora bloccata a casa, riesco a sentire il profumo di una passeggiata tra i campi. Quello di erba leggermente premuta da passi felici, di fiori che seguono il cammino del sole e di api che danzano tra le corolle variopinte.

Con questo profumo che mi avvolge e che rende i pensieri di questa quarantena più leggeri voglio raccontarvi una nuova ricetta.
Questa volta un contorno.


4 aprile 2020

Feta al forno: pronta in 20 minuti e ancora più gustosa

Continuano i giorni di quarantena.
Ammetto di aver passato dei momenti in cui la mia positività, il mio vedere il bicchiere sempre pieno ha vacillato, so che mi capite. Poi però mi sono detta che dovevo darmi una smossa, non dovevo lasciarmi sopraffare.

21 marzo 2020

Torta di mele rovesciata: la ricetta della tranquillità


Ci pensate?
Abbiamo tutti bisogno di credere che le cose possono cambiare, ma allo stesso tempo, ogni cambiamento spaventa l'uomo. Sì, anche il più avventuroso.


Cambiare tutto perché non cambi niente, è la vera essenza del nostro essere.

11 agosto 2019

Panzanella: la ricetta che racconta la bellezza della semplicità


Semplicità, cosa c'è di più bello?

Semplice come ricambiare un sorriso, semplice come dare una carezza, semplice come incoraggiare, semplice come trovare la strada giusta da percorrere, semplice come essere felici con quel che si ha.

Semplice non è per forza facile, ma quando tutte queste azioni sono affiancate dalla semplicità il gusto della soddisfazione è dietro l'angolo.

Ecco, la panzanella è così, semplice.

17 dicembre 2018

Sfoglie con cipolle caramellate: per un aperitivo facilissimo e d'effetto



Decise e golose, le sfoglie con cipolle caramellate sono ideali da servire durante gli aperitivi con gli amici, ma anche per un brunch o da presentare in un buffet delle feste.

Si preparano in un batter d'occhio, sono facilissime da personalizzare con gli ingredienti che più vi piacciono (come paté, spezie e altri impasti) e, soprattutto, una tira l’altra!


Non la faccio troppo lunga, vi lascio alla ricetta e ai consigli per realizzarla al meglio. Voi scrivetemi per dirmi se l'avete provata e se vi è piaciuta. Se avete, poi, anche qualche variante golosa da suggerire, beh, raccontatemela!


Sfoglie con cipolle caramellate




INGREDIENTI per 8 persone
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 3 cipolle rosse di Tropea
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di aceto di vino
  • olio evo q.b.
  • pepe nero q.b.


PREPARAZIONE

Preparate le cipolle caramellate.

Pulite e tagliate le cipolle a rondelle da circa 4-5 mm. Mettetele ad appassire in padella con un filo d’olio, con il fuoco al minimo, coprite e lasciate cuocere circa 5 minuti.

Spolverate le cipolle con lo zucchero e successivamente sfumate il tutto con l’aceto.
Preriscaldate il forno a 220°C.
Ricavate dalla pasta sfoglia dei dischi di qualche millimetro più grandi delle rondelle di cipolla.
Disponeteli su una teglia ricoperta con carta forno, forate la parte centrale con una forchetta e adagiate sopra questa le rondelle di cipolla. Infornate per circa 10 minuti.

CONSIGLI
Potete:

  • sostituire la pasta sfoglia con pasta brisée o pasta pizza
  • creare un contrasto agro dolce più morbido utilizzando l'aceto di mele
  • aggiungere sotto ogni fetta di cipolla dei paté oppure, ma sopra le fette e dopo la cottura, del formaggio caprino, del brie o erbe aromatiche

10 dicembre 2018

Millefoglie di patate e funghi al profumo di tartufo



Un pomeriggio di fine autunno siciliano, non eccessivamente freddo ma quanto basta per desiderare una tazza di tè caldo, il profumo dei ceppi di legno scoppiettanti nel camino e il calore di un abbraccio. 

È nata così questa ricetta, è questo il mood giusto per apprezzarla davvero. 
Ha il gusto della semplicità e la fragranza del tartufo. Concede una coccola al palato.


INGREDIENTI per 2 persone
  • 2 patate 
  • 50 g di burro 
  • Olio evo q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • 30 g di funghi porcini secchi (in questa ricetta Briciolotti di Funghi Porcini Secchi Caber)
  • Olio al tartufo q.b. (in questa ricetta Caber)
  • 0,1 g di zafferano in pistilli (in questa ricetta Caber)
  • 30 g di formaggio Brie 
  • Sale q.b.
  • Pepe quattro stagioni q.b. (in questa ricetta pepe mix Caber)
  • Acqua tiepida q.b.

PROCEDIMENTO
Mettete in infusione i pistilli di zafferano in due cucchiai di acqua calda non meno di 20 minuti.

Immergete i funghi secchi in acqua tiepida lasciandoli in ammollo per circa mezzora. Scolateli e strizzarli.

Fate saltare i funghi in padella con un filo d'olio, lo spicchio d'aglio e un po' di sale.
In un pentolino, fate sciogliere il burro.
Tagliate a fettine sottili il brie.
Preriscaldate il forno a 200° C.
Mondate le patate e, con una mandolina, tagliatele a rondelle (decidete a vostro gusto lo spessore. Più sottili saranno più diventeranno croccanti in superficie). Aggiungete a queste il burro fuso, qualche goccia di olio al tartufo, una generosa macinata di pepe, l'infusione di zafferano, il sale e mescolate per bene.

Imburrate delle cocotte o degli stampi da muffin e alternate le fette di patate, i funghi e il brie.
Versate sopra le millefoglie il burro rimanente delle patate il condimento che rimarrà nella ciotola e infornate per sino a cottura delle patate (circa 25 minuti).

Se volete che le patate in superficie risultino croccanti, terminate la cottura in modalità grill, 5 minuti dovrebbero bastare.
Servite la millefoglie ancora tiepida.


> Post in collaborazione con Caber

25 aprile 2018

Torta salata broccolo e ragusano e quei momenti piacevoli di quando si torna a casa


Qual è la prima cosa che fate tornati a casa dopo una giornata di lavoro o di giri per la città? 

Io adoro crogiolarmi e bearmi dell'atmosfera della stanza con la luce più bella in quel dato momento.

Mi spiego meglio.
Per esempio, in questo periodo, nel tardo pomeriggio, dalla finestra della cucina di casetta non ve l'ho ancora detto, ma da qualche mese sono andata a vivere con una persona molto speciale che mi ha cambiato la vita, viviamo in un appartamento non troppo grande, ma abbastanza ampio per essere il nido del nostro amore - dicevo, da quella finestra entra un fascio di luce caldo e avvolgente. Le ombre diventano lunghe e sfumate. L'energia che percepisco rassicurante.

Mi piace aprire la finestra, dare il benvenuto all'aria di primavera che nelle ultime ore di questi pomeriggi resta frizzante e iniziare a cucinare per la cena o il pranzo del giorno dopo. Un rito bello e rilassante.


Ecco, in uno di questi pomeriggi dall'atmosfera quasi fiabesca, ho preparato la torta salata broccolo e ragusano che vi presento oggi.
Pochissimi ingredienti e una facilità di preparazione quasi imbarazzante. 
È perfetta da portare a lavoro per la pausa pranzo, ma anche ad un picnic sul prato visti gli imminenti ponti di festa che ben si prestano. 

Aspetto i vostri racconti sui rituali che fate appena tornati a casa e, intanto, vi lascio alla ricetta!

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Torta salata broccolo e ragusano


Ingredienti

  • 400 g di broccoli (freschi già puliti o surgelati)
  • 100 g di caciocavallo ragusano (o altro formaggio semi stagionato a vostro gusto)
  • 1 uovo
  • 70 ml di latte
  • 1 cucchiaio di pangrattato
  • 1 rotolo di pasta brisée da circa 230 g (anche quella fatta in casa ovviamente ;p
  • olio, sale e pepe nero q.b.

Cuocete a vapore i broccoli.
Quando saranno ben morbidi, schiacciateli con l'aiuto di una forchetta sino a ridurli in crema. Aggiungete l'uovo leggermente sbattuto, il latte e il pangrattato.
Tagliate a cubetti il caciocavallo ragusano e unitelo alla crema di broccolo.

Condite con sale e pepe terminando la farcia con un filo d'olio.
Rivestite una tortiera prima con carta forno e poi con la brisée. Forate il fondo della pasta uniformemente e farcite con il composto precedentemente ottenuto.
Infornate nel ripiano più basso a 180° C, forno preriscaldato, sino a doratura dei bordi e della base.




31 marzo 2018

Cuddura cu l'ova: per una dolce Pasqua siciliana


Le Cuddura o Pupa cu l'ova sono un dolce della tradizione pasquale che è sempre stato presente nella Settimana Santa della mia famiglia.

Ammetto che da piccolina, mi inquietava un po' l'idea di inserire un uovo intero con tanto di guscio all'interno di una morbida pasta frolla e questa sensazione investiva anche l'idea di mangialo, poi col tempo ho capito che non c'era nulla da temere e che la tradizione di prepararli e mangiarli rendeva queste feste ancora più belle.

Qualche giorno fa, mi sono ritrovata a preparare questi biscotti per lavoro, più in basso trovate il risultato. Ancora una volta è stato bello scoprire e studiare le curiosità di un nuovo dolce della tradizione.

La forma delle Cuddura cu l'ova

Le Cuddura cu l’ova possono prendere diverse forme legate alla simbologia pasquale: piccoli cestini, campane, colombe, cuori, giovincelli e pupe.

Il nome delle Cuddura cu l'ova

Nella mia terra, la Sicilia, vengono chiamate: palummedde, aceddu cu l’ova, ciciliu, pupa cù l’ovu, campanaru, cannatuni, cannileri e pannareddu o, ancora, cuzzupe.

L'origine delle Cuddura cu l'ova

L’origine delle Cuddura cu l’ova risale agli antichi greci così come il nome. A quel tempo, in cambio di benevolenza e favori venivano preparate e poi offerte agli dei delle focacce, le Coulloura. In epoca cristiana, questa usanza, venne mutata nel dono da parte delle giovani donne ai propri fidanzati nel giorno di Pasqua, dopo averle portate in chiesa il sabato santo per farle benedire.


Lista della spesa e ricetta per le Cuddura cu l'ova

Per l'impasto

  • Farina 00 250 g
  • Strutto 75 g
  • Zucchero 100 g
  • Lievito in polvere per dolci 8 g
  • Uova 2
  • Scorza di limone 2 cucchiai

Per la decorazione

  • Uova sode 6
  • Zuccherini colorati q.b.

Procedimento


Inserite nella ciotola dell'impastatrice la farina con la scorza di limone, unite il lievito e le uova. Unite lo strutto e iniziate a impastare aggiungendo a filo il latte. Una volta ottenuto un impasto liscio, lasciatelo riposare per 20 minuti avvolto nella pellicola e riponetelo in frigorifero.
Accendete il forno e portatelo a 180° C.
Trascorso il tempo di riposo dell'impasto, iniziate a modellare la cuddura realizzando delle strisce di pasta e 
formate una treccia, tagliatene le estremità e arrotolatela su se stessa ottenendo un nido. Posizionate al centro un uovo sodo.
Fissate l'uovo con delle trecce più piccole d'impasto. Spennellate la superficie della cuddura con del latte e terminate con gli zuccherini.
Infornate a 180°C per circa 30 minuti.








Questa mia ricetta è anche su Cucina Fanpage.

9 febbraio 2018

Ravioli dolci fritti: che il Carnevale abbia inizio


Non c'è Carnevale senza fritto, lo sappiamo!

Se lo scorso anno di questi tempi mi rinchiudevo in cucina a friggere chiacchiere dolci e salate, quest'anno è il turno, in primis, dei ravioli dolci fritti.

Sono decisamente semplici e ovviamente golosissimi, che ve lo dico a fare.
Si prestano a tantissime varianti, quindi si adattano ad ogni necessità. Altra caratteristica, mantengono il loro gusto a lungo


Di certo, sono anche un'idea carina per un pensiero da portare a cena da amici, ad esempio. 


In realtà, devo dirvi, quando preparo ricette come questa, dove occorre impastare, stirare, riempire e tagliare, per me il consiglio che vale su tutti è quello di essere affiancati da qualcuno. No, non per avere un aiuto (certo, quello non guasta mai), ma per il gusto che c'è nel fare le cose insieme. Che poi ad aiutarvi siano le manine piccole e tenere di un bimbo o quelle della persona che amate, non fa differenza, la parola d'ordine è condividere la gioia di stare insieme e divertirsi!


Fine delle chiacchiere, vi lascio a qualche consiglio, alla lista della spesa e, ovviamente, alla ricetta dei ravioli dolci fritti scritta e ideata per Cucina Fanpage.


15 novembre 2017

Cannelloni zucca e ricotta: poche mosse per una ricetta facile e golosa


Che io adori le paste infornate non è affatto un mistero.

Certo, spesso richiedono qualche passaggio in più rispetto ad una semplice pastasciutta, ma volete mettere: A) l'effetto scenografico e B) la parte golosa della gratinatura?


A tal proposito, oggi vi parlo di un grande classico, soprattutto per questi mesi autunnali: i cannelloni zucca e ricotta.


Era la prima volta che provavo questo condimento con i cannelloni, di solito ho sempre fatto le lasagne. Vi dirò, questo formato di pasta mi conquista sempre più. Facile da impiattare e perfetto per dosare il giusto rapporto farci/pasta.


11 luglio 2017

Crostata estiva con crema profumata al gelsomino e coulis di fragoline di Ribera


Se mi chiedessero di raccontare i sapori e i profumi dell'estate non avrei dubbi, racconterei di certo quelli delle giornate calde in cui ero una bambina.


Racconterei di una cancellata completamente ricoperta da fronde di gelsomino, di quel profumo che richiama la tua attenzione a distanza di metri e di quel gusto, sì, il gusto dei suoi piccoli fiori bianchi rigorosamente raccolti barcollando sulle punte.


Racconterei poi della gioia di veder crescere giorno dopo giorno le fragoline lungo il muro della casa in campagna. Minuscole e delicate pepite che si scioglievano in bocca. Della soddisfazione intrecciata ad una sensazione quasi magica di poter vivere anch'io i racconti di quando ad essere bambino era mio papà.


Racconterei, insomma, di ricordi felici, di odori unici e di sapori indimenticabili, come quelli racchiusi nella crostata che vi propongo oggi. Che non si tratta di una semplice crostata, che sia intrisa di significato è ormai chiaro, quello che però non sapete è che è uno dei piatti che sarà in gara per il contest "Saranno Famosi" organizzata da Inalpi in collaborazione con Slow Food e Altissimo Ceto e che vedrà sfidarsi dieci tra i migliori Sous Chef della Guida Osterie d'Italia 2017 e trenta blogger.

Per l'occasione, sono state formate 10 squadre, ecco quella di cui faccio parte: 



Il tema scelto dalla nostra squadra è stato proprio l'ESTATE, raccontarla con i suoi colori e profumi. Con le sensazioni uniche che sa darti e raccontare una piccola, ma significativa parte di noi con i piatti che proponiamo.

Ecco perché ho scelto i profumi ed i sapori di cui sopra, ecco perché ho deciso di usare gli ingredienti dell'estate dell'infanzia che, allo stesso tempo, raccontano della mia sicula terra.

E oggi, che il menu è completo, devo dire che possiamo ritenerci estremamente soddisfatti, quindi concedetemi un ringraziamento a tutto il team di lavoro. Grandi!!!


26 febbraio 2017

Chiacchiere dolci o salate: l'importante è divertirsi anche a Carnevale


Se penso al Carnevale non posso non veder riempire la mia mente di colori, ricordi divertenti e a tratti imbarazzanti (ok, grazie al cielo non mi hanno mai vestita da Mio Mini Pony con tanto di effetto peluche che ti fa sudare meglio di una sauna finalndese, ma ricordo qualcuno vestito così e ancora oggi mi imbarazzo per lui - ciao cugino!); ma andiamo al ricordo culinario: CARNEVALE=FRITTO. Odore di fritto ovunque, per strada, per le scale del palazzo, nelle case, in ogni fibra di vestiti, corpo e capelli. Tu e il fritto, a Carnevale, diventate un'unica cosa! Ok, io lo divento anche per Santa Lucia, ma questa è un'altra storia ;p


A Carnevale come fai a resistere alle chiacchiere, come?!

 Insomma, se non avete mai provato a farle in casa, è giunto il momento! Poi vi aspetto qui per sapere se vi siete divertiti mentre le preparavate, è impossibile non farlo (certo, sempre se non immergiate la mano nell'olio bollente). 
Possibilmente non cucinatele da soli, chiacchierare soli non è mai un buon segno... un tempo, chi parlava solo veniva avvolto in camice dalle maniche molto lunghe, non è proprio piacevole! Ok, sto divagando. La verità è che quando di mezzo c'è un impasto da dover stendere con matterello o con la macchina della pasta è bello essere in compagnia e, magari, avere una bella carrettata di fatti da raccontarsi.





Chiacchiere dolci o salate?

Io vi direi di prepararle tutte e due.

Quando ho scritto le ricette per Cucina Fanpage le ho cucinate tutte nello stesso pomeriggio. Iniziate da quelle dolci e terminate con quelle salate, gli strumenti da utilizzare sono gli stessi, avrete la spianatoia già pronta, odorerete di fritto in un'unica soluzione e basterà lavare giusto quel che è contaminato dal sapore e dall'odore del primo impasto per passare da una preparazione all'altra. 
Anche in cucina è bene ottimizzare i tempi, no?

Ah, sì, ecco le ricette:
Chiacchiere dolci
Chiacchiere salate




10 gennaio 2017

Crostata al limone con biancomangiare: il dolce dell'anima


Ok, ci sono, riuscirò a terminare questo post... è che mentre vi scrivo mi commuovo.

Sto attraversando un periodo un po' particolare fatto di grandi emozioni che passano da meravigliosamente belle a tremendamente brutte, di scelte, di cambiamenti, di sogni che sembrano vicinissimi quasi da essere afferrati per poi allontanarsi in gran velocità. Ma quando cresci con la consapevolezza di essere una piccola Wonder Woman, o meglio, quando ti fanno crescere così, non puoi permetterti di lasciarti cadere. Un'arma a doppio taglio, ma che spesso ti salva (e altre volte è solo un inutile fardello da trascinare).

Proteggersi, chiudersi, rintanarsi nelle certezze; testa bassa e pedalare, lavorare sino allo sfinimento, dare il massimo (o provarci), sono soluzioni per star bene, ma anche per scappare un po'.

E se oggi mi dovessero chiedere "Gialla, se fossi un dolce?" risponderei a gran voce "Una crostata al limone con biancomangiare!".

Non una semplice crostata, ma un racconto, un racconto dell'anima.
È la storia di un guscio croccantissimo di pasta frolla e di una morbida crema. La prima apparentemente dura, invincibile, sicura di sorreggersi e che in realtà è fragilissima, lei che ha il compito di protegge l'altra protagonista del racconto, un'anima delicata, discreta nella quale ritrovi aneddoti, cambiamenti, umori, aromi e odori di luoghi, di persone, sorrisi...

Un equilibrio che ha tutte le carte per essere precario e che, invece, resta stabile, perché il vero segreto sta nella forza delle parti, nello scambio reciproco dell'essere una friabile e protettiva e l'altra resistente e leggera. E quell'aroma di limone, eh già, è quell'aroma che vi fa sentire come se sul viso vi stesse accarezzando il vento fresco e allo stesso tempo tiepido dei primi giorni di primavera, quello che solletica senza troppo sforzo la serenità. 

Il mio augurio è quello di essere anche voi come questa crostata, di avere un cuore morbido e una corazza che lo racchiuda e che allo stesso tempo non capiate quale parte stia sorreggendo l'altra, ma, in un modo o in un altro, riuscite a reggervi dritti!

Vi lascio alla ricetta che anche questa volta ho scritto per Cucina Fanpage. Qui, però, vi do un ingrediente segreto,
preparatela pensando a voi, provate ad essere felici mentre cucinate la crema, sentitevi energici mentre stendetela pasta e allegri quando la bucherellerete con i rebbi della forchetta e quando sarà pronta, condividetela con chi vi fa star bene, con chi, giorno dopo giorno è per voi un po' frolla e un po' biancomangiare.

19 agosto 2016

Focaccia con cipolla e pomodorini: la ricetta della semplicità e della morbidezza.



Estate, 30°C all'ombra (se va bene!) e la voglia di tuffarsi in mare direttamente dal balcone di casa. 
E poi? 
Poi ti ritrovi a immergere le mani tra acqua, lievito e farina, ad affondare le tue dita unte d'olio in un sofficissimo impasto, condirlo con tutto l'amore del mondo con quei pochi ingredienti che però sono ricchi di gusto e ad accendere il forno. 
E non importa se la temperatura della cucina raggiungerà quella dei famosi pomodorini della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare mangiati dal povero Fantozzi perché tu quella focaccia l'hai desiderata con tutta te stessa.

RICETTA PER LA FOCACCIA CON CIPOLLA E POMODORINI