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30 gennaio 2022

Cannolo con ricotta: la ricetta degli originali siciliani



Sua magnificenza il cannolo!

Ci sono giornate che parte una voglia irrefrenabile di cannoli, vivendo a Palermo è facile riuscire ad appagarla, ma alle volte anche prepararli in casa può dare le sue grandi soddisfazioni, ecco quindi per voi la mia ricetta 👇😉 

19 maggio 2021

Marmellata di limoni: la ricetta di cui non puoi fare a meno


Com'era?

Se la vita ti dà limoni, tu... facci la marmellata 😉

Pensavo che fossimo in pochi ad amare la marmellata di limoni, ma ieri ho scoperto che siamo tantissimi!
È bastato pubblicare un post e qualche storia che è arrivata una pioggia di apprezzamenti e richieste per ricevere la ricetta, eccovi accontentati, ecco qui la mia.

Prima di lasciarvi a dosi e procedimento, sappiate che la preparazione della marmellata è un rito, serve qualche giorno di preparazione, il più delle volte, ma pochissimo tempo per cuocerla e invasarla (tranne che non ne vogliate preparare una tonnellata!).
Questa, ad esempio, l'ho preparata ieri sera. Ho iniziato alle 21, mentre sull'altro fornello cuoceva la pasta per la cena, e l'ho terminata alle 22:00 giusto in tempo per ripulire la pentola per il momento del dolcino serale 😀

31 marzo 2018

Cuddura cu l'ova: per una dolce Pasqua siciliana


Le Cuddura o Pupa cu l'ova sono un dolce della tradizione pasquale che è sempre stato presente nella Settimana Santa della mia famiglia.

Ammetto che da piccolina, mi inquietava un po' l'idea di inserire un uovo intero con tanto di guscio all'interno di una morbida pasta frolla e questa sensazione investiva anche l'idea di mangialo, poi col tempo ho capito che non c'era nulla da temere e che la tradizione di prepararli e mangiarli rendeva queste feste ancora più belle.

Qualche giorno fa, mi sono ritrovata a preparare questi biscotti per lavoro, più in basso trovate il risultato. Ancora una volta è stato bello scoprire e studiare le curiosità di un nuovo dolce della tradizione.

La forma delle Cuddura cu l'ova

Le Cuddura cu l’ova possono prendere diverse forme legate alla simbologia pasquale: piccoli cestini, campane, colombe, cuori, giovincelli e pupe.

Il nome delle Cuddura cu l'ova

Nella mia terra, la Sicilia, vengono chiamate: palummedde, aceddu cu l’ova, ciciliu, pupa cù l’ovu, campanaru, cannatuni, cannileri e pannareddu o, ancora, cuzzupe.

L'origine delle Cuddura cu l'ova

L’origine delle Cuddura cu l’ova risale agli antichi greci così come il nome. A quel tempo, in cambio di benevolenza e favori venivano preparate e poi offerte agli dei delle focacce, le Coulloura. In epoca cristiana, questa usanza, venne mutata nel dono da parte delle giovani donne ai propri fidanzati nel giorno di Pasqua, dopo averle portate in chiesa il sabato santo per farle benedire.


Lista della spesa e ricetta per le Cuddura cu l'ova

Per l'impasto

  • Farina 00 250 g
  • Strutto 75 g
  • Zucchero 100 g
  • Lievito in polvere per dolci 8 g
  • Uova 2
  • Scorza di limone 2 cucchiai

Per la decorazione

  • Uova sode 6
  • Zuccherini colorati q.b.

Procedimento


Inserite nella ciotola dell'impastatrice la farina con la scorza di limone, unite il lievito e le uova. Unite lo strutto e iniziate a impastare aggiungendo a filo il latte. Una volta ottenuto un impasto liscio, lasciatelo riposare per 20 minuti avvolto nella pellicola e riponetelo in frigorifero.
Accendete il forno e portatelo a 180° C.
Trascorso il tempo di riposo dell'impasto, iniziate a modellare la cuddura realizzando delle strisce di pasta e 
formate una treccia, tagliatene le estremità e arrotolatela su se stessa ottenendo un nido. Posizionate al centro un uovo sodo.
Fissate l'uovo con delle trecce più piccole d'impasto. Spennellate la superficie della cuddura con del latte e terminate con gli zuccherini.
Infornate a 180°C per circa 30 minuti.








Questa mia ricetta è anche su Cucina Fanpage.

9 febbraio 2018

Ravioli dolci fritti: che il Carnevale abbia inizio


Non c'è Carnevale senza fritto, lo sappiamo!

Se lo scorso anno di questi tempi mi rinchiudevo in cucina a friggere chiacchiere dolci e salate, quest'anno è il turno, in primis, dei ravioli dolci fritti.

Sono decisamente semplici e ovviamente golosissimi, che ve lo dico a fare.
Si prestano a tantissime varianti, quindi si adattano ad ogni necessità. Altra caratteristica, mantengono il loro gusto a lungo


Di certo, sono anche un'idea carina per un pensiero da portare a cena da amici, ad esempio. 


In realtà, devo dirvi, quando preparo ricette come questa, dove occorre impastare, stirare, riempire e tagliare, per me il consiglio che vale su tutti è quello di essere affiancati da qualcuno. No, non per avere un aiuto (certo, quello non guasta mai), ma per il gusto che c'è nel fare le cose insieme. Che poi ad aiutarvi siano le manine piccole e tenere di un bimbo o quelle della persona che amate, non fa differenza, la parola d'ordine è condividere la gioia di stare insieme e divertirsi!


Fine delle chiacchiere, vi lascio a qualche consiglio, alla lista della spesa e, ovviamente, alla ricetta dei ravioli dolci fritti scritta e ideata per Cucina Fanpage.


11 luglio 2017

Crostata estiva con crema profumata al gelsomino e coulis di fragoline di Ribera


Se mi chiedessero di raccontare i sapori e i profumi dell'estate non avrei dubbi, racconterei di certo quelli delle giornate calde in cui ero una bambina.


Racconterei di una cancellata completamente ricoperta da fronde di gelsomino, di quel profumo che richiama la tua attenzione a distanza di metri e di quel gusto, sì, il gusto dei suoi piccoli fiori bianchi rigorosamente raccolti barcollando sulle punte.


Racconterei poi della gioia di veder crescere giorno dopo giorno le fragoline lungo il muro della casa in campagna. Minuscole e delicate pepite che si scioglievano in bocca. Della soddisfazione intrecciata ad una sensazione quasi magica di poter vivere anch'io i racconti di quando ad essere bambino era mio papà.


Racconterei, insomma, di ricordi felici, di odori unici e di sapori indimenticabili, come quelli racchiusi nella crostata che vi propongo oggi. Che non si tratta di una semplice crostata, che sia intrisa di significato è ormai chiaro, quello che però non sapete è che è uno dei piatti che sarà in gara per il contest "Saranno Famosi" organizzata da Inalpi in collaborazione con Slow Food e Altissimo Ceto e che vedrà sfidarsi dieci tra i migliori Sous Chef della Guida Osterie d'Italia 2017 e trenta blogger.

Per l'occasione, sono state formate 10 squadre, ecco quella di cui faccio parte: 



Il tema scelto dalla nostra squadra è stato proprio l'ESTATE, raccontarla con i suoi colori e profumi. Con le sensazioni uniche che sa darti e raccontare una piccola, ma significativa parte di noi con i piatti che proponiamo.

Ecco perché ho scelto i profumi ed i sapori di cui sopra, ecco perché ho deciso di usare gli ingredienti dell'estate dell'infanzia che, allo stesso tempo, raccontano della mia sicula terra.

E oggi, che il menu è completo, devo dire che possiamo ritenerci estremamente soddisfatti, quindi concedetemi un ringraziamento a tutto il team di lavoro. Grandi!!!


29 aprile 2017

Cannolo Festival al Sanlorenzo Mercato di Palermo


Parte oggi, al Sanlorenzo Mercato, il Cannolo Festival. La due giorni interamente dedicata ad uno dei dolci simbolo della Sicilia. Il CANNOLO!

Chi sono i protagonisti di questa due dolcissime giornate
?

I TERRITORI

Per l'occasione sono stati selezionati quattro tra i più rappresentativi territori siciliani quanto ad eccellenza nella realizzazione del cannolo.
  • Piana degli Albanesi, ovvero “il paese dei cannoli”,che custodisce gelosamente la ricettache ha reso celebre questa delizia.
  • Santa Cristina Gela che con Piana degli Albanesi disputa quotidianamente il “derby” del cannolo, vuoi per la vicinanza territoriale che per la condivisione della stessa materia prima.
  • Chiusa Sclafani con i suoi cannoli dalla scorza leggerissima.
  • Marsala,che rappresenta un cannolo dalla forma più allungata e appuntita farcito con una crema di ricotta più grezza.

26 febbraio 2017

Chiacchiere dolci o salate: l'importante è divertirsi anche a Carnevale


Se penso al Carnevale non posso non veder riempire la mia mente di colori, ricordi divertenti e a tratti imbarazzanti (ok, grazie al cielo non mi hanno mai vestita da Mio Mini Pony con tanto di effetto peluche che ti fa sudare meglio di una sauna finalndese, ma ricordo qualcuno vestito così e ancora oggi mi imbarazzo per lui - ciao cugino!); ma andiamo al ricordo culinario: CARNEVALE=FRITTO. Odore di fritto ovunque, per strada, per le scale del palazzo, nelle case, in ogni fibra di vestiti, corpo e capelli. Tu e il fritto, a Carnevale, diventate un'unica cosa! Ok, io lo divento anche per Santa Lucia, ma questa è un'altra storia ;p


A Carnevale come fai a resistere alle chiacchiere, come?!

 Insomma, se non avete mai provato a farle in casa, è giunto il momento! Poi vi aspetto qui per sapere se vi siete divertiti mentre le preparavate, è impossibile non farlo (certo, sempre se non immergiate la mano nell'olio bollente). 
Possibilmente non cucinatele da soli, chiacchierare soli non è mai un buon segno... un tempo, chi parlava solo veniva avvolto in camice dalle maniche molto lunghe, non è proprio piacevole! Ok, sto divagando. La verità è che quando di mezzo c'è un impasto da dover stendere con matterello o con la macchina della pasta è bello essere in compagnia e, magari, avere una bella carrettata di fatti da raccontarsi.





Chiacchiere dolci o salate?

Io vi direi di prepararle tutte e due.

Quando ho scritto le ricette per Cucina Fanpage le ho cucinate tutte nello stesso pomeriggio. Iniziate da quelle dolci e terminate con quelle salate, gli strumenti da utilizzare sono gli stessi, avrete la spianatoia già pronta, odorerete di fritto in un'unica soluzione e basterà lavare giusto quel che è contaminato dal sapore e dall'odore del primo impasto per passare da una preparazione all'altra. 
Anche in cucina è bene ottimizzare i tempi, no?

Ah, sì, ecco le ricette:
Chiacchiere dolci
Chiacchiere salate




10 gennaio 2017

Crostata al limone con biancomangiare: il dolce dell'anima


Ok, ci sono, riuscirò a terminare questo post... è che mentre vi scrivo mi commuovo.

Sto attraversando un periodo un po' particolare fatto di grandi emozioni che passano da meravigliosamente belle a tremendamente brutte, di scelte, di cambiamenti, di sogni che sembrano vicinissimi quasi da essere afferrati per poi allontanarsi in gran velocità. Ma quando cresci con la consapevolezza di essere una piccola Wonder Woman, o meglio, quando ti fanno crescere così, non puoi permetterti di lasciarti cadere. Un'arma a doppio taglio, ma che spesso ti salva (e altre volte è solo un inutile fardello da trascinare).

Proteggersi, chiudersi, rintanarsi nelle certezze; testa bassa e pedalare, lavorare sino allo sfinimento, dare il massimo (o provarci), sono soluzioni per star bene, ma anche per scappare un po'.

E se oggi mi dovessero chiedere "Gialla, se fossi un dolce?" risponderei a gran voce "Una crostata al limone con biancomangiare!".

Non una semplice crostata, ma un racconto, un racconto dell'anima.
È la storia di un guscio croccantissimo di pasta frolla e di una morbida crema. La prima apparentemente dura, invincibile, sicura di sorreggersi e che in realtà è fragilissima, lei che ha il compito di protegge l'altra protagonista del racconto, un'anima delicata, discreta nella quale ritrovi aneddoti, cambiamenti, umori, aromi e odori di luoghi, di persone, sorrisi...

Un equilibrio che ha tutte le carte per essere precario e che, invece, resta stabile, perché il vero segreto sta nella forza delle parti, nello scambio reciproco dell'essere una friabile e protettiva e l'altra resistente e leggera. E quell'aroma di limone, eh già, è quell'aroma che vi fa sentire come se sul viso vi stesse accarezzando il vento fresco e allo stesso tempo tiepido dei primi giorni di primavera, quello che solletica senza troppo sforzo la serenità. 

Il mio augurio è quello di essere anche voi come questa crostata, di avere un cuore morbido e una corazza che lo racchiuda e che allo stesso tempo non capiate quale parte stia sorreggendo l'altra, ma, in un modo o in un altro, riuscite a reggervi dritti!

Vi lascio alla ricetta che anche questa volta ho scritto per Cucina Fanpage. Qui, però, vi do un ingrediente segreto,
preparatela pensando a voi, provate ad essere felici mentre cucinate la crema, sentitevi energici mentre stendetela pasta e allegri quando la bucherellerete con i rebbi della forchetta e quando sarà pronta, condividetela con chi vi fa star bene, con chi, giorno dopo giorno è per voi un po' frolla e un po' biancomangiare.

28 settembre 2016

La crostata di mele e la dolcezza dell'essere.



"Gialla, tu non sei una donna molto affettuosa. Non abbracci, non baci, non passi nemmeno le ore al telefono o a mandare messaggi..."

Ah quante volte mi sono sentita dire frasi del genere.

La prima volta? Penso sia stata quando mia nonna mi diede il soprannome di Iceberg.

La verità? (Se c'è) è che sono abbastanza incapace di esprimere fisicamente i miei sentimenti.

È difficilissimo che io venga da te ad abbracciarti, a meno che non ne senta un desiderio viscerale e forse, anche in questo caso, dovrei riuscire a battere lo scudo della timidezza. Sì, ecco, sai che vergogna alle volte nascosta sotto la maschera del mio ruolo da donna della comunicazione... 
E se fossi tu ad abbracciare me? Beh, il 99% delle volte rimarrei più o meno impalata senza sapere cosa fare, ma giuro, il mio cuore e la mia mente ne sarebbero felici. Ecco, forse dovrei fare la cura dell'abbraccio.



Così, alla luce del mio essere e delle osservazioni che di tanto in tanto arrivano, mi sono chiesta cosa sia per me la dolcezza e il dimostrarla.

La dolcezza, la mia per lo meno, è provare a strappare un sorriso, tirare su di morale qualcuno che è giù di corda; è un "prendiamo un caffè, un tè o anche un bicchiere d'acqua insieme?", è una passeggiata, ma è anche un confronto di vita personale o lavorativa, è persino un dolce portato a casa di amici o a lavoro. Sì, ecco, è esattamente qualcosa che ho cucinato e che dono a qualcuno. Lì ci sono io, lì c'è la mia fatica, ma anche tutta la mia gioia nel fare qualcosa per gli altri, lì c'è la mia aspirazione a far star bene.

Sì, la dolcezza è anche una crostata. 

È un dono che fa felici gli altri, ma anche e a volte soprattutto te nel vederli felici!

In effetti, io sono una crostata. 
Una corazza dura, ma allo stesso tempo fragilissima, con un ripieno tenero che va protetto anche esagerando nel prendere le precauzione, ma che è pronta a dividersi per far felici purché ogni parte resti il più possibile integra.

Ah, da questo post vi aspettavate la ricetta di una crostata? Ecco, qui trovate tutte le ricette per preparare una crostata buonissima, ma dovete promettermi una cosa, donatela a qualcuno!

28 gennaio 2016

Torta al cioccolato con CucinaBarilla: vi racconto la mia esperienza


Eccomi qui con una prova su strada, o in cucina, per essere più precisi.

Oggi vi racconto com'è andata la prova del kit CucinaBarilla per realizzare la torta al cioccolato
Direte voi: che ci vuole a fare una torta al cioccolato?! Beh, vi posso assicurare che conosco gente che non riesce nemmeno a portare a termine correttamente una di quelle torte versa ed inforna =S 

In generale, da quando ho il blog, mi sono resa conto che la difficoltà maggiore che le persone, specialmente quelle che cucinano poco o che non amano molto farlo, riscontrano  è capire quando una torta risulta cotta; insomma, se io con anni di esperienza riesco a capire se un dolce è pronto dal suo solo odore, c'è chi al momento della prova stuzzicadenti va in panico. Ecco, questo sistema, più che a miscelare gli ingredienti, credo sia utilissimo per farvi star sereni nella cottura della vostra torta =)

Di che si tratta:
CucinaBarilla, in collaborazione con Whirlpool, è un nuovo sistema di vivere la cucina, nascono così una serie di kit corredati da un'etichetta RFID che viene scansionata direttamente avvicinando la confezione ad un particolare forno; grazie alla lettura di questa, il forno capirà qual è il prodotto che avete intenzione di preparare ed imposterà la modalità di cottura ideale. Con l'ausilio del display, poi, sarete seguiti passo passo sapendo così ogni azione che dovrete compiere e i tempi di attesa tra l'una e l'altra.
Andiamo per ordine, il concetto di CucinaBarilla è semplice: la prima cosa è munirsi del forno, reperibile sia nel sito che nei maggiori negozi di elettrodomestici, acquistare i kit desiderati, tornare a casa e... avvicinare la confezione al forno; da lì parte tutto, ci si dovrà affidare semplicemente al display che passo passo descriverà ogni azione da dover compiere e i tempi tra un'operazione e l'altra, ci sono persino kit (come quelli del pane), che non implicano alcuna operazione nostra se non quella di versare il contenuto del kit ed avviare il forno.

Come vi dicevo, non penso che nel caso di una torta il difficile sia miscelare tra loro gli ingredienti, quanto più la pazienza che tale azione implica (anche se a me rilassa molto) e l'incertezza della cottura finale. Un creativo, magari, si potrebbe sentire frenato, ma per chi in cucina vuol sentirsi sicuro, una combo kit+forno intelligente non è da sottovalutare. 

Continuerò a provare i kit per voi e vi terrò informati, se avete domande, non esitate a farmene =)


Alla prossima!!!
***Gialla***










21 ottobre 2015

Biscotti allo zafferano e limone

saffron lemon cookies - biscotti allo zafferano e limone
Io: Nannao, ho preparato dei nuovi biscotti, sono profumatissimi! Ne ho preparato un sacchetto per casa tua ed uno da portare al tuo collega.
Nannao: uhhh buoni, ok, li porto a destinazione!

Dopo un paio di giorni

Io: amore, hai consegnato i pacchetti? 
Nannao: ah sì, la mia famglia ti fa i complimenti, sono piaciuti tanto.
Io: e al tuo collega?
Nannao: ehm, no, alu non sono arrivati, abbiamo finto pure la sua parte...

Ecco, questo è uno dei dialoghi delle nostre giornate di ordinaria follia. Al collega ho promesso un'altra razione e sì, anche alla famiglia di Nannao =D

Sono nati come esperimento. Avevo voglia di un biscotto particolarmente profumato, ma non della solita frolla aromatizzata, mi andava qualcosa che fosse croccante, ma allo stesso tempo con un cuore morbido, così ho usato la ricetta base dei cookies con gocce di cioccolato, apportato qualche modifica e... tadannnn, biscotti perfetti!
Visto com'è andata a noi, al successo che hanno riscontrato, non potete non provarli, sono biscotti profumatissimi, direi inebrianti sia in cottura che ogni volta che aprirete il contenitore dove li avrete riposti. Il loro gusto, poi, è un'esplosione per le papille. Difficile spiegarlo a parole, non temete nell'utilizzare lo zafferano in preparazioni dolci, aggiunge un tocco davvero speciale.
Questi biscotti si preparano in pochissimo tempo, sono a prova d'imbranato e buonissimi, ma... state attenti se dovete regalarli, in quel caso conservateli sotto chiave! ;) 

Buon esperimenti profumati e gustosi a tutti ^_^
***Gialla***



Biscotti allo zafferano e limone

1 ottobre 2015

Muffin mele e cannella soffici come nuvole


apple cinnamon muffin - muffin mele e cannella
Un'altra valigia è stata chiusa, un altro progetto mi attende, stasera si vola su Milano per poi spostarmi domani mattina a Piacenza per #OroRosso, tre giorni di grande festa, ma soprattutto di incontri formativi sul pomodoro con particolare attenzione a quello del nord.


Se passerete da lì, mi troverete saltellante tra i vari punti d'incontro e a volte nascosta dietro il cellulare (è lavoro, giuro); se mi vedete, bloccatemi che ci salutiamo! Se volete che ci mettiamo d'accordo per incontrarci, basta un messaggio su FB o Instagram =)

Non voglio partire, però, senza lasciarvi una ricetta dolce, soffice e decisamente da annotare nell'elenco dei comfort food per eccellenza!

Si tratta di tortine o, meglio, muffin alla mela e cannella decisamente profumati ed estremamente leggeri =)

Per realizzarli, cercate di trovare il succo di mela (badate bene che sia 100% succo di mela, altrimenti la resa non è la stessa; evitate quelle acque dolciastre che la mela non l'hanno nemmeno vista! Se non trovate, meglio farlo in casa) darà una marcia in più a questa ricetta ;)

Buon ottobre a tutti e buon viaggio a me!
***Gialla***



12 giugno 2015

Torta di pane cioccolato e fragole



Che resti del pane a Casa Gialla è più che possibile; come ha sempre detto papà: "siete imprevedibili ad ora di capire quanto pane mangerete!". Ha assolutamente ragione, è che dipende dalla giornata, da  cosa si è deciso di cucinare, perché se è previsto qualcosa con annesso sughetto il pane non basta mai, se ci sono patate o panature varie, invece, è quasi certo che se ne mangerà poco o niente. Insomma, il pane a volte è poco, altre molto. Se avanza, si congela o si lascia da parte per grattugiarlo.

Questa volta, però, ho deciso di rubare al destino della grattugia un po' di pane per trasformarlo in un dolce.

Non avevo mai provato la torta di pane, anche se ne sono sempre stata affascinata. La consistenza tende a quella di un pudding, come fosse un budino molto sodo, per intenderci. 

Essendo ormai arrivato il caldo estivo, vi consiglio di gustarla fredda, anche se la variante che vi propongo, con all'interno le gocce di cioccolato risulta golosissima anche appena uscita dal forno.


Buon riciclo del pane a tutti ^_^
***Gialla***

19 maggio 2015

Biscotti all'anice e il ricordo dello "zammù"

anise cookies - biscotti all'anice


Volevo raccontarvi la storia del liquore all'anice, avrei anche voluto cercare se ci fossero altre marche in giro per il mondo a produrlo, ma se avessi lasciato prevalere il mio lato da secchiona avrei rischiato di mettere da parte il racconto dei miei ricordi e le sensazioni che essi mi procurano. 

Oggi, quindi, vi porto con me nei ricordi di Gialla bambina.

È estate, un afoso pomeriggio, ma poco importa perché da piccola non mi curavo del fastidio dell'afa, sul tavolo del terrazzo una bottiglia d'acqua ed una molto più piccola con un'etichetta che nei miei ricordi resta sempre uguale, è color senape e oro con qualcosa di bianco e di rosso. Ad un certo punto, il canto degli uccellini è interrotto da una domanda: quanti zammù vuoi nell'acqua, Ornella? 
anise water - acqua e anice
Uno solo, mamma, non mi piace tanto. 
Lei invece ne va ghiotta, quindi due, rigorosamente spruzzati dopo aver versato l'acqua nel bicchiere e senza mescolare.

Lo zammù per me è sempre stato il gesto che si fa con un veloce movimento di polso che permette la fuoriuscita a spruzzo del liquore dalla bottiglia in direzione del bicchiere. Quindi 1 zammù= 1 spruzzo di liquoreSolo da grande scoprii che zammù in siciliano significa anice e che a volte si identifica anche lo stesso liquore con questo nome (okok, secchiona bloccata sul nascere!); insomma, per me lo zammù (ma anche per la mia famiglia) è un'unità di misura come il callozzo di salsiccia, per intenderci! Non sapete a quanto corrisponda il callozzo? Correte a leggere il post sui pesi in cucina senza bilancia.

Come dicevo, non ne andavo matta, ma la vista di quel bicchiere con una parte di liquido trasparente ed una biancastra quasi eterea che si avvicina all'immagine del fumo (oggi potrei paragonarlo visivamente all'azoto liquido) mi stregava, fissavo quel bicchiere immaginandomi una strega davanti al suo pentolone!

I biscotti di oggi sono preparati esattamente con quel liquore versato nell'impasto così come la mia mamma lo versava alla me bimba nell'acqua.

anise cookies - biscotti all'anice
Ingredienti
  • 400 g di semola rimacinata
  • 120 g di burro
  • 2 uova
  • 140 g di zucchero semolato
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • Un pizzico di sale 
  • 6 "zammù" di liquore all'anice (5 cucchiaini)

Preriscaldate il forno a 180° C possibilmente ventilato.
In una ciotola amalgamate farina, lievito e zucchero; iniziate ad impastare aggiungendo prima il burro ottenendo così un impasto sabbioso e successivamente il liquore e le uova. Lavorate il tutto sino ad ottenere una frolla compatta e liscia.
Mettete l’impasto a riposare in frigorifero per circa un’ora; trascorso il tempo potrete stenderla mantenendo uno spessore di 5 mm e  ricavarne i vostri biscotti.
Infornate sino a quando non saranno dorati.

Note:
  • potete cospargere la superficie dei biscotti o con delle zucchero semolato (bianco o di canna)o con quello che ho utilizato io in granella o, meglio ancora, con i semi d'anice confettati (li trovate anche nella grande distribuzione);
  • potete variare il quantitativo di liquore a vostro gusto (cercate, però, di non esagerare o l'impasto risulterà eccessivamente morbido (questo accadrà solo se aggiungerete il liquore almeno tre volte la dose indicata).

30 dicembre 2014

Crostatine speziate con crema all'arancia e lamponi

Spicy tart with orange cream and raspberries - Crostatine speziate con crema all'arancia e lamponi


Tutto pronto per Capodanno? Dal punto di vista dell'organizzazione, direi di sì! Adesso, però, è arrivato il momento del bilancio (quella della bilancia arriva, invece, dopo l'Epifania!). In questi giorni mi ritrovo a sbirciare indietro valutando quel che è stato ed immaginando quel che sarà. 

Il 2014 è stato un anno stancante, con grandi colpi di scena, ma tutto sommato da vivere! 

Spicy tart with orange cream and raspberries - Crostatine speziate con crema all'arancia e lamponi
C'è solo una macchia, un punto buio che ancora, se la mia menta vola a quel momento, fa un male cane, un dolore molto simile a quello di un cazzotto nello stomaco, ma non è la fine del mondo, ti leva il respiro per qualche secondo, ti procura rabbia, ma no, non è affatto la fine, anzi, credo proprio che nel mio caso abbia segnato l'inizio di una nuova vita

Il nuovo anno di certo non sarà uguale ad altri, sicuramente vedrà volti nuovi, sfide nuove e sicuramente sorrisi e soddisfazioni; i presupposti ci sono tutti!

La ricetta che chiude quest'anno non a caso è quella delle crostatine speziate con crema all'arancia e lamponi. Credo che riassuma in sé l'essenza del mio 2014.
Un tripudio di sensazioni: c'è il dolce dei momenti belli, le spezie che ti fanno volare con la fantasia in luoghi lontani, i lamponi che ti ricordano quanto l'aspro si possa celare dietro l'inaspettato e l'apparenza delicata e gentile, l'arancia che non può che rappresentare la mia terra e le belle iniziative ad essa legate, la crema di latte ricordo della nonna e quindi di quelle sensazioni di tranquillità e sicurezza, la frolla croccante e forte in apparenza, ma allo stesso tempo da maneggiare con cautela perché delicata e il cioccolato, lui è la coccola per eccellenza, l'energia e la spinta a rialzarsi e ad andare avanti!

Sì, caro 2015, sono pronta e sì, sono pronta anche a festeggiare nel tuo primo giorno anche l'arrivo del mio ultimo anno da ventenne!!! =)


A tutti voi auguro un 2015 ricco di ampi sorrisi 
e di grandissime soddisfazioni!
***Gialla***


Crostatine speziate con crema all'arancia e lamponi




Ingredienti (per 12 crostatine)

Frolla speziata:
  • 350 g farina 00
  • 55 g zucchero di canna
  • 125 g burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 90 g miele millefiori
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaio di zenzero
  • ½ cucchiaino di anice stellato (o anche di semi di anice tradizionale)
Fate sciogliere a bagnomaria o al microonde il burro con il miele.
Nel mixer mettete farina, zucchero, bicarbonato e spezie, amalgamate il tutto. Aggiungete poi il burro col miele e l’uovo e azionate il mixer sino ad ottenere una balla liscia (le pareti del mixer resteranno pulite).

Lasciate riposare la pasta per mezzora in frigorifero.

Trascorso il tempo, stendete l'impasto e ricavatene dei dischi con i quali rivestirete gli stampi per le crostatine che avrete unto e infarinato.
Bucherellate la superficie dell'impasto con una forchetta e cuocete in forno preriscaldato a 180° C sino a quando i gusci non risulteranno dorati (considerate che grazie alle spezie e al miele la frolla sarà particolarmente colorita).


Crema all'arancia:
  • ½ l latte
  • 100 g zucchero
  • 50 g amido
  • scorza di un'arancia
In un pentolino mettere amido e zucchero e andate aggiungendo il latte a filo; infine, unite la scorza.
Mettete sul fuoco il pentolino e portate a bollore. 
Continuate a rimestare per un paio di minuti ancora, sino a quando il movimento del cucchiaio lascerà la scia sulla superficie della crema, a questo punto potrete toglierla dal fuoco.


Assemblaggio e decorazione:

  • cioccolato fondente fuso q.b.
  • 400 g di lamponi
  • zucchero a velo q.b.

  
Una volta che i gusci di frolla saranno ben freddi, cospargetene l'interno con il cioccolato fuso.
Lasciatelo indurire e riempite i gusci con la crema.
Decorate con i lamponi e lo zucchero a velo.