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17 marzo 2016

Miniburger ai sapori di Sicilia

Se avete tenuto d’occhio i miei canali social in quest’ultimo mese, avrete già visto qualche piccola anticipazione. Bene, è arrivato il momento di ufficializzare una nuova collaborazione, quella con Montana.

Insieme abbiamo realizzato un video dove vi mostro la preparazione di tre golosi panini con i  Miniburger di bovino Montana. Badate bene, oltre ad essere golosi, racchiudono anche i sapori tipici della Sicilia, la mia terra. A caratterizzarli, troverete quindi il celebre abbinamento finocchio&arancia, la caponata di melanzane, il pesto di pistacchi di Bronte e tre formaggi tipici: il caciocavallo ragusano, la ricotta salata e la tuma. 

Ecco il video e le ricette per preparare anche voi questi deliziosi panini.







- Le ricette nel dettaglio - 

20 maggio 2014

Spiedini di pollo speziati



Ci sono giornate che iniziano male e finiscono bene, ci sono giornate che iniziano bene e finiscono male e poi ci sono loro, le giornate che iniziano e finiscono benissimo! Non importa che in mezzo ci siano momenti di estrema turbolenza, l'importante è che si vada a dormire felici e io... dormo felice =)

Se si parla di felicità, non posso che pensare anche all'allegria e di conseguenza non posso non raccontarvi degli spiedini di pollo più solari del mondo! E non si sa mai che riescano a far arrivare definitivamente la primavera dato che le ultime giornate hanno ricordato più l'autunno che altro...

Questi spiedini li definirei l’allegria fatta piatto, ricchi di gusto e di colore nascono dalla rivisitazione di quelli che ha sempre preparato la mia mamma; i suoi, spesso e volentieri, prevedevano anche più tipi di carne in uno stesso stecco.

Ricordo che la prima volta che li preparò davanti i miei occhi rimasi colpita dai colori di questo piatto; gli ortaggi alternati alla carne mi affascinavano, ma c’era un elemento che ai miei occhi stonava e mi rendeva scettica, l’ananas
Per una bambina, vedere la frutta insieme alla carne era quasi un controsenso, ma al primo boccone capii che quella sarebbe stata una delle mie accoppiate preferite. Con gli anni iniziai a prepararli con lei, alternare quei pezzetti in un bastoncino di legno o di metallo, stare attenta a non romperli, trovare la combinazione più “bella” fece sì che questi spiedini acquisissero ancora più valore per me. 

Col passare del tempo questo piatto è cresciuto con me, si è arricchito di sapori e colori nuovi sino ad arrivare alla versione che vi propongo oggi.

Insaporiti e colorati dalla curcuma sono un piatto perfetto da servire agli amici durante una serata tiepida; sono velocissimi e gustosi e, perché no, divertenti da preparare in compagnia con i vostri ospiti

Dividete il lavoro come in una catena di montaggio e, magari, date il compito di gestire le cipolle a chi fa battute che a volte fanno un po' piangere, i peperoni a chi ogni tanto può essere indigesto, gli spiedini a chi è un po' pungente... oh... fermi, ma che amici avete?! Nono... preparateli con qualcuno di speciale e allegro, ma soprattutto, niente ruoli, divertitevi a rubarvi a vicenda i pezzetti da infilzare (occhio, però, a non farvi male! Ahah) =D



Ingredienti:

  • 600 g di petto di pollo tagliato a tocchetti
  • 1 peperone rosso
  • 1 peperone verde
  • 1 cipolla rossa grande
  • 340 g di ananas sciroppato (o fresco
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • 4 cucchiai di salsa Worcester
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Timo q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale q.b.

 In un contenitore emulsionate la salsa Worcester con l’olio, aggiungete la curcuma, il timo ed il peperoncino; mettete a marinare il petto di pollo nel’emulsione precedentemente ottenuta per almeno due ore.
Poco prima dello scadere del tempo della marinatura tagliate i peperoni, l’ananas e la cipolla delle dimensioni più simili possibili a quella dei tocchetti di pollo.

A questo punto siete pronti per comporre i vostri spiedini alternando al pollo un pezzetto di peperone, di cipolla o di ananas.

Rivestite  la placca del forno con carta stagnola, disponetevi gli spiedini su un unico strato, salate ed infornate a 200° per circa 30 minuti, girandoli a metà cottura (in linea di massima regolatevi osservando la cipolla, nel momento in cui le punte degli spicchi di questa risulteranno abbrustolite, gli spiedini saranno cotti).


Note

  • prima di infilzare carne, ortaggi e ananas, ungete lo stesso con dell’olio, ciò vi faciliterà il lavoro;
  • Sono perfetti accompagnati da una salsa allo yogurt.
Buon allegria e buon tepore a tutti ^_^
***Gialla***

1 ottobre 2013

Brasato di tacchino ai capperi con i dolci ricordi


I profumi ed i sapori sono così, si legano ai tuoi ricordi e tu, tu non puoi farci nulla, cammineranno inseme sino a quando subentrerà al ricordo iniziale uno nuovo. I flashback riaffioreranno ad ogni morso, ad ogni annusata, a volte sarà un piacere, rare volte sarà un dispiacere...

Sino a qualche anno fa, alla domanda "che pensiero associ ai capperi?" avrei risposto "Favignana, mamma che andava a bussare ad una persiana dalla quale si affacciava un vecchina piccola piccola che spacciava in sacchetti e barattoli di vetro queste palline d'oro verde ricchissime di gusto".
Se la stessa domanda mi viene posta oggi, invece, rispondo che il ricordo appena descritto arriva solo dopo che io abbia pensato a Nannao e alle sue settimana passate ad allenare a Pantelleria, alla sua passione per questi piccoli boccioli e a quanto ne mangerebbe senza batter ciglio per la loro sapidità spesso molto accentuata.

Insomma, resta il fatto che i capperi fanno parte del mio passato così come del mio presente!

L'arrosto che vi propongo oggi profuma di vacanze ormai terminate che in un modo o in un altro restano presenti anche in città. Il tipo di preparazione nobilita parecchio ill tacchina rendendolo particolarmente morbido e profumato.

Brasato di tacchino ai capperi -  Turkey roast with capers

27 aprile 2013

Pollo agli agrumi speziato e la cena da Cracco e Barbieri

Pollo agli agrumi speziato - citrus spicy chicken

Presto che è tardi... presto che è tardi!!! 
Prima che gli agrumi (specialmente arancia e mandarino) passino di stagione, devo assolutamente pubblicare la ricetta di questo bel polletto!
Pollo agli agrumi speziato - citrus spicy chicken

La sua realizzazione è avvenuta a febbraio, il pollo mi era stato inviato da Amadori con l'invito a partecipare ad un concorso i cui premi erano una cena da Cracco o da Barbieri


Chi più di tutti sperava nella vittoria era Saponetta; avreste dovuto vedere i suoi occhioni sgranati appena è venuta a conoscenza della sola ipotesi di poter vincere tali cene... 

Ahimè, per motivi personali, non sono riuscita a pubblicare in tempo il post, così la ricetta è rimasta in archivio, ma il gusto lo ricordiamo ancora molto molto bene. 

Insomma, niente cena dai grandi chef stellati... ma mangiamo pur sempre bene da queste parti ;p 

Grazie agli agrumi la carne è risultata tenerissima, le spezie poi hanno dato quel sapore in più che racconta di paesi lontani

La realizzazione di questa ricetta non prevede esclusivamente il pollo intero, potete cuocere così anche delle belle coscette ;)))



28 gennaio 2013

"E bravo il pollo!" Chicken Nuggets speziate senza glutine

 Chicken Nuggets speziate senza glutine - Spicy Chicken Nuggets gluten free

"E bravo il pollo!" quante volte in questi ultimi mesi ho sentito pronunciare questa frase da una vocina acuta e squillante. Quella stessa vocina che proprio ieri mi ha detto: "sai che è morto papi?".

Quando un bimbo ti dice una frase così nel modo più candido e semplice possibile, pur trattando un argomento così tremendo e triste, ti rendi conto che riuscire a parlare della morte, o meglio, non saper come parlarne è qualcosa che appartiene solo alla sfera degli adulti. Noi che ci formalizziamo, che balbettiamo, che non ci facciamo sentire perché non sappiamo che dire e loro, i piccoli, che sorprendentemente, ma anche no, sanno darti la carica ed il conforto che forse non ti aspetti. Pensi che debba essere tu a doverli sempre tenere per mano ed indirizzarli, tu genitore, parente o amico e invece no... a quel punto tu puoi solo stringerli, ma non troppo sennò sbuffano, e provare a fargli vivere l'ennesima giornata piena vita che si meritano.

La ricetta di oggi è dedicata a Tortellino e Finestrino, due ometti speciali che accompagnano le miei giornate facendomi sorridere, crucciare (quando fanno i capricci) e divertire... loro che amano tanto le scoperte quanto il Mc Donald's, che sanno bene che  si deve mangiar bene e che lì ci si va una volta ogni tanto; loro che mi hanno fatto rivivere l'esperienza surreale delle divisioni a 2/3/4/1000 cifre, le coniugazioni dei verbi, i problemi in stile "la mamma va al mercato" o "ci troviamo in una stanza a forma esagonale O.O", l'analisi grammaticale e logica, i giochini con i numeri (sapete quanto fa 2+2? Pesce... è ovvio! ;p) e tutti quegli aspetti di conflitto interiore che provi quando devi fare i compiti ma proprio non ne hai voglia.

Sulle nuggets dei fast food se ne sentono di tutti i colori, su youtube è possibile visionare tanti video di denuncia più o meno veritieri; lo stesso Jamie Oliver, chef inglese, ha provato a far convertire dei bimbi a quelle fatte in casa... fallendo :/ 
Personalmente non mi sento di condannare, né tanto meno di mettere alla gogna nessuno solo perché contengono ossa frantumate, mi chiedo, non seguono forse lo stesso principio della pasta d'acciughe? Di certo, però, posso dire che quelle fatte in casa sono buonissime, facilmente personalizzabili, veloci e divertenti da preparare anche in compagnia di bimbi curiosi e dinamici :)

30 novembre 2012

Cosce di pollo croccanti alla melagrana

Pollo alla melagrana - Pomegranate Chiken

La ricetta che sto per darvi oggi è quella di uno dei miei piatti preferiti. Mia nonna materna, quella delle cassate, per intenderci, ha sempre cucinato poche cose, ma bene, di norma dei classici della cucina siciliana. Un po' di anni fa, però, si è lanciata a sperimentare nuovi sapori, così, durante un pranzo domenicale ecco arrivare in tavola il pollo alla melagrana *.*
Che meraviglia! Quei cosciotti erano decisamente succulenti e caramellati, in più i chicchi di melagrana donavano al piatto un non so che di elegante, direi anche natalizio.

Qualche giorno fa ho voluto cimentarmi anche io nella sua realizzazione. Come al solito ho apportato qualche modifica; l'ho cucinato in forno invece che in tegame e ho usato del succo di mela verde centrifugata invece di quello di arancia. Il risultato è stato ugualmente ottimo, la nonna può essere fiera di me ;p

19 luglio 2012

Panino-puzzle: il mio panino d'autore

Panino-puzzle: il mio panino d'autore (la tavola)

Panino = cibo veloce = poco salutare. 
Mai pensiero fu più lontano dal mio concetto di panino.

Nella mia famiglia il termine “panino” ha sempre suscitato acquolina; nella maggior parte dei casi sceglierlo come sostituto del pasto “completo” classico è più una questione di gola che di esigenza per tempi stretti.

Sarà che a Palermo uno dei cibi di strada per eccellenza è un panino, sarà che anche in pieno inverno, basti solo che ci sia un timido raggio di sole, siamo in riva al mare a mangiarne uno tostato o sarà semplicemente che siamo golosi

Scegliere il panino da ordinare al locale, così come prepararlo da soli in casa, è quasi un gioco; una sfida di gusto e profumi alla ricerca di accostamenti sempre nuovi.

Come accennavo prima, il rapporto che un individuo può avere nei confronti un qualsiasi genere di pasto, dipende dal contesto in cui è cresciuto, dalle sue regole alimentari e dal modo che ha di condurre la propria vita. A tal proposito, sono stati messi in atto uno studio ed un relativo progetto da parte della Negroni, azienda che si è posta l’obiettivo di andare «alla scoperta dei vari entroterra storico-culturali, dei dati sociologici – e -  delle mille curiosità che orbitano attorno al pianeta del pane e companatico».  Collegandovi alla pagina web  avrete a disposizione non solo maggiori informazioni sul progetto e sulla storia del “panino”, ma potrete anche accedere ad un ricco archivio di panini d’autore proposti da grandi chef.

Dalla scorsa settimana, lo spazio dei panini d’autore vede la partecipazione anche dei foodblogger, «perché – si legge – paninodautore “vive” e comunica anche attraverso il web». Tra questi ci sono anche io!

Ho deciso di partecipare all’iniziativa non solo con una proposta di panino, ma con un invito a giocare e ad osare

Panino-puzzle: il mio panino d'autore


Panino-puzzle: il mio panino d'autore


Il gioco

Le regole sono poche e semplici: invitate degli amici a cena; per non affaticarvi troppo, rischiando di non godervi la serata e per rendere il tutto ancora più divertente, chiedete ad ognuno degli invitati di portare un ingrediente a loro scelta (magari quello che per loro non può mancare dentro al panino); ponete tutto il pane ed il companatico in tavola, scaldate le piastre e affilate i coltelli; aprite la mente e la pancia e lasciatevi ispirare da tutto ciò che avete davanti e non.
Scopo del gioco: divertitevi a creare le combinazioni più gustose e anche più azzardate condividete le vostre creazioni con gli altri... cedere un morso del proprio panino non ha mai fatto male a nessuno (tranne che chi assaggi non detesti un ipotetico ingrediente nascosto XD).

Panino-puzzle: il mio panino d'autore (gli ingredienti)


La mia tavola ed il mio panino

Panino-puzzle: il mio panino d'autore

Ogni amico ha i suoi gusti, le sue preferenze e le sue fisime; è per questo che la varietà di pane e companatico è fondamentale per la riuscita di una serata di questo tipo.

Di certo, alla mia tavola non mancheranno mai diversi tipi di pane così come tante salse d’accompagnamento per i più golosi, comprese quelle fatte in casa come, ad esempio, la crema di pere e senape.

Il mio “panino d’autore sa di pancetta dorata, formaggio “fondente”, pera piccante, lime fresco e orto “arrostito”, il tutto avvolto dal croccante pane di rimacino.

Questo panino racchiude in sé il mio essere e la mia identità… c’è la mia terra d’origine rappresentata dal tipo di pane scelto, dai peperoni e dalla cipolla arrostiti che sono spesso presenti già cotti dai fruttivendoli palermitani; la terra che porto nel cuore, ovvero l’America, con la pancetta fritta; il tocco etnico dato dal lime; la passione trasmessa da papà per i "formaggi alternativi alla solita mozzarella nei panini"; ed infine, il mio tocco creativo dato dalla crema di pere e senape.

29 marzo 2012

Moscato&Salato: Polpette dal "cuore tenero" al moscato passito "La Bella Estate"


La barca di polpette naviga verso " La Bella Estate"...

Le sfide mi piacciono, soprattutto in ambito comunicativo e gastronomico, parlo di quelle che fai con te stesso, mettendo alla prova le tue conoscenze e capacità; è un modo per imparare e per crescere.

Chi segue il mio blog da un po’ di tempo sa bene che faccio sparire uova/burro/latte dalle torte, inserisco la birra in creme e frolle e rischio abbinamenti particolari.

Qualche mese fa mi è arrivata una proposta, riuscire a realizzare una ricetta salata che accompagni uno dei vini dolci per eccellenza, un moscato passito e per l’esattezza “La Bella Estate”, il Piemonte Moscato Passito di Terre da Vino prodotto da vigneti piemontesi ed interamente gestiti a basse rese.

La cosa non mi ha "spaventata", per una che ama il contrasto dolce e salato non poteva che essere un piacere sperimentare in tal senso.

 Non sono stata l’unica foodblogger contattata, bensì è stato indetto un vero e proprio contest (Moscato&Salato) tra tutti quei blogger che compariranno tra le pagine del libro "Fornelli in Rete" edito da Malvarosa e scritto da FrancescaMartinengo.
L’uscita del libro è prevista il prossimo maggio e  verrà presentato ufficialmente durante il Galà delle Stellle 2012 che si terrà a Barolo presso l'azienda vinicola Terre da Vino.

Per dirvela tutta, me la sono presa comoda... mooolto comoda, il contest scade tra pochi, pochissimi giorni, esattamente SABATO 31 o.O 
Volevo pensarci bene, volevo fare qualcosa di bello e particolare, poi però ho riflettuto sul messaggio che si vuole dare con questa iniziativa: far comprendere che un vino dolce non accompagni esclusivamente portate altrettanto dolci. Uscire un po’ dagli schemi, come avvenne quando fu sdoganato il vino rosso bevuto sul pesce, per intenderci.

È così che nasce l’idea di proporre e di proporvi delle polpette  di facilissima realizzazione e con ingredienti facilmente reperibili, in fondo il messaggio è rivolto a tutti e non solo ai cultori dei fornelli.

Le polpette sono uno dei piatti più amati, ricordano “casa”, sono uno dei comfort food per eccellenza e almeno una volte nella vita le abbiamo mangiate.

Inoltre il vino proposto rievoca sia dal punto di vista del nome, che per i profumi  ed i colori dell’etichetta l’estate; così mi viene da pensare a quelle giornate calde, quando ci si concedono le coccole dei raggi del sole, quando si torna a casa al tramonto, quando è più facile passare del tempo con gli amici.

Ecco, le mie polpette sono un po’ tutto questo: sono il ricordo di una coccola (quante polpettine fritte andavo rubacchiando a mamma mentre le preparava), di qualcosa che puoi preparare per tempo così da trovarla pronta al tuo ritorno a casa, che puoi mangiare fredde o calde in un sol boccone e usando solo due dita così da avere l’altra mano libera per tenere un bicchiere di vino da sorseggiare durante un aperitivo tra amici.

In più la loro forma e i loro ingredienti sono un omaggio all’unione tra la mia sicilianità e l’essere piemontese del vino: uno scrigno che racchiude un cuore cremoso come le arancine al burro siciliane e le nocciole e la robiola piemontesi che incontrano l’uvetta (o uva passa) utilizzata in un piatto salato come nella migliore tradizione della mia terra.

Per finire, il moscato passito non è solo da accompagnamento, ma è anche parte integrante della preparazione di questo piatto.

Durante la sua realizzazione, preparatevi ad essere avvolti da un profumo inebriante che tormenterà le vostre papille gustative sino al momento di poter gustare queste semplici, ma gustose e avvolgenti (grazie al loro cuore tenero e cremoso) polpette.


Polpette dal "cuore tenero" 

al moscato passito


Ingredienti:
  • 200 g robiola
  • 40 g nocciole tostate (già sgusciate)
  • 20 g uvetta
  • 500 g tritato di vitello 1° taglio
  • 1 uovo medio
  • 2 fette di pancarré
  • 2 cucchiai di latte
  • ½ bicchiere di acqua bollente
  • ½ bicchiere di moscato passito “La Bella Estate”
  • Sale, pepe bianco, prezzemolo e olio d’oliva q.b.


Tritate grossolanamente le nocciole.
In una ciotola lavorate la robiola rendendola ben cremosa, aggiungete le nocciole, l’uvetta (non ammollata in acqua) e una macinata di pepe bianco.
Aiutandovi con due cucchiaini, create delle piccole palline di composto (circa la grandezza di una nocciola col guscio) e riponetele nel congelatore.
Lasciate un cucchiaio del composto non congelato.

In un altro contenitore lavorate il tritato con l’uovo, il pancarrè precedentemente ammollato con il latte e ben strizzato, il prezzemolo e un’altra macinata di pepe bianco (sta al vostro gusto decidere di metterlo sia nel ripieno che nella carne, oppure in una sola delle parti).

Ora componete le polpette.
Si procede nello stesso modo di quando vengono realizzate le arancine siciliane.
Nel palmo di una mano ponete un po’ del composto col macinato, schiacciatelo ricavandone uno strato sottile, riponetevi la sfera di robiola al centro e, aiutandovi con le dita (come a voler chiudere il pugno) fate sì che la carne la ricopra totalmente.
Modellate la polpetta dandole una forma il più possibile sferica e procedete con le altre.
Mi raccomando, fate bene attenzione che la carne risulti ben sigillata, altrimenti in cottura rischiate che fuoriesca il ripieno di formaggio.

Quando le avrete preparate tutte, friggetele in olio d’oliva e lasciatele scolare su carta assorbente.

Rimette le polpette nel tegame dove le avevate fritte (buttando via l’olio di frittura), aggiungete l’acqua, il moscato passito ed il cucchiaio del composto precedentemente ottenuto con la robiola, lasciate restringere a fuoco lento sino a quando l’alcol non sarà evaporato e sarà venuto a formasi un goloso intingolo.

  Consigli e suggerimenti:

  • Nel caso in cui vogliate mangiarle con le suddette “due dita”, quando andrete a creare l’intingolo, non mettete nel tegame anche le polpette, ma servitele asciutte e accompagnate da una ciotolina con dentro questo. 
  • A vostro piacere potrete aumentare le dimensioni delle polpette (in questo caso, finite la cottura di queste in forno (200° per pochi minuti, in base alla dimensione) altrimenti rischierete di farle rimanere crude al centro) e/o aumentare la quantità di intingolo, magari se non le mangerete come stuzzichino per un aperitivo, ma come secondo di carne per una cena.


 Buone polpette, buon cuore tenero, 
buoni ricordi e buon "sentore d'estate" a tutti ^_^
***Gialla***

Seguite il contest su:twitter #MoscatoeSalato e facebook Terre da vino

30 dicembre 2010

Arista di maiale al brandy con mostarda di frutta. BUON ANNO!


Eccomi qui a scrivervi l’ultimo post di questo anno…
La fine del 2010 è praticamente dietro l’angolo e il 2011 fa capolino.

Non amo particolarmente questi due giorni, non so di preciso, ma allo scoccare della mezzanotte mi monta un po’ di tristezza-ansietta e, se posso, sgattaiolo via con piacere rifugiandomi lontana da urla e trenini vari.

Non mi piace dover pensare “ah speriamo che il prossimo anno sia…”, “ah speriamo che il prossimo anno non sia…”; vorrei poter dire “e vabbé, è una mezzanotte come le altre e spero che domani sia bello come oggi”; in fin dei conti nella mia vita ho sempre ragionato in anni scolastici… che volete farci… la scuola ci segna anche in questo :p !!!


Però mi sa che la colpa di tutto questo è anche data dal fatto che la sottoscritta non si limita a festeggiare solo l’inizio del nuovo anno solare, ma anche quello della propria vita. 
Ebbene sì, l’1 GENNAIO è il giorno del mio COMPLEANNO e quest'anno si chiude anche il primo quarto di secolo!

Per spiegarvi che "fortuna" è nascere in un giorno così particolare vi scrivo la conversazione avuta con un'amica:
"A: Uhhh… com'è fare il compleanno per il primo dell'anno?
Gialla: diciamo che: da piccola ti senti dire dai parenti che vengono per il pranzo di Capodanno "ma non potevi fare il compleanno un altro giorno che abbiamo sonno?"; mentre da "grande" ci sono volte che, quando passi la sera del 31 con poche persone e veramente amiche, risulta bello perché lo festeggi allo scoccare della mezzanotte con tanta festa intorno; ma è un casino quando al momento del brindisi ti dicono "Auguri!" e tu rispondi "Grazie, anche a te", ma non capisci se li fanno per l'anno nuovo o anche perché si sono ricordati del compleanno".
Ma va... prendiamola con filosofia... quando sarò vecchia non si accorgeranno dei miei anni che passano (sperando che le parti del mio corpo non precipiti tanto sotto le ginocchia XD)

In compenso faccio un unico “bilancio:D

Se dovessi farlo quest'anno, direi che chiudo in rosso fisso, inizio disastroso e fine… altrettanto!
Ma me ne infischio e prendo solo i momenti belli: il primo giorno che ho dormito in salone con mia sorella perché erano iniziati i lavori nella mia stanza, il primo giorno che ho dormito nuovamente in questa, il periodo dei mondiali di calcio passato a vedere tutte le partite un po’ con papà e un po’ col mio amorissimo (ringrazio anche la mia amatissima Olanda!), il viaggio tra Vienna e Bratislava, la settimana a Ispica e il giorno in cui ho ricevuto il regalo di poter lavorare ad una tesi che mi riempie di orgoglio sia per il tema che per la collaborazione.
Prendo tutto questo, lo sigillo ben bene nella mia mente, ne faccio una copia per il mio cuore e mi preparo al nuovo anno.

Adesso però parliamo di cose serie!
La ricetta che vi posto oggi è uno dei cavalli di battaglia della mia mamma. 
Il piatto che fa “casa”, ma anche “festa”, quello che fai quando: oddio ho una cena con tante personeeeeee, che cosa cucinoooooo!!! O.O” . 

È lui che ti viene in soccorso quando hai il compito di preparare, giusto per Capodanno, il secondo (in fondo sei una foodblogger, che vuoi ce sia! :/). 
Ti balena come un'idea brillantissima in mente: "Faccio l’arista di mamma YEEEEEHHHHH!!!"


Arista di maiale 
al brandy con mostarda di frutta


Ingredienti:
  • 1,5 kg arista di maiale
  • olio (quanto basta a coprire la teglia)
  • 3 spicchi d’aglio
  • salvia, rosmarino, sale e pepe q.b.
  • brandy 1 bicchiere + ½ a metà cottura
  • un barattolo di mostarda di frutta

In una ciotolina unite sale e pepe macinati e con questi cospargete l’intera arista massaggiandola.


Versate l’olio nella teglia dove andrete a cuocerla e ponetevi dentro l’arista ungendola bene in tutti i suoi lati.


Preparate un battuto con un bicchiere di brandy, la salvia e il rosmarino.
Versate il tutto nella teglia, battete il tutto con l'olio e aggiungete gli spicchi d’aglio con tutta la camicia oppure tagliati a metà.


Infornate a 200° per circa un’ora e mezza.
A metà cottura, aggiungete ½ bicchiere di brandy.


Una volta pronta uscitela dal forno e ponete la carne su una gratella così che possa riposare (state attenti a recuperare gli umori che fuoriescono da questa! Per esempio, la mia mamma mette una paletta di legno sulla teglia e vi posa su la carne ^_^).


Trascorsa un’oretta potrete affettare l’arrosto e servirlo accompagnato dal suo sughetto e dai pezzi di frutta mostardata.




13 aprile 2008

Bocconcini di carne ai pomodori secchi

E' da un pò di tempo che mi diverto a giocare con la carne per lo spezzatino... la tradizione di parlo con le patate non è niente male... ma sperimentare mi diverte di più e così ho scoperto in questi bocconcini dei piccoli cubetti multiuso, si prestano a tanti tipi di ricettine sfiziose e oggi ve ne presento una che vede questi cubotti ricoperti da una delicatissima salsa ai pomodori secchi.
Ho una passione per i pomodori secchi, sarà perché da piccola li vedevo fare sempre dai miei zii nella loro casa al mare, vedevo quei pomodori così carnosi tagliati a metà e messi a prendere il sole ricoperti dal sale, un pò come me al mare^.^... sarà anche che in generale sono proprio BUONI e saporiti e quindi... da questo amore e dalla passione riscoperta per i bocconcini di vitello ecco che è nata un'altra ottima accoppiata!



Bocconcini di carne ai pomodori secchi


Ingredienti (per 4 persone):

  • 800 gr carne per spezzatino
  • 150 circa di pomodori secchi
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • olio, rosmarino, sale e acqua q.b.

In una ciotola con dell'acqua fate ammorbidire i pomodori secchi (se li avete sott'olio vanno bene ugualmente solo che in quel caso vanno solo privati del troppo olio e NON messi a bagno),
successivamente tagliateli con un coltello o una mezza luna a pezzetti molto piccoli.
In un tegame fate scaldare dell'olio con del rosmarino e, subito dopo, aggiungete i pomodori secchi.
Quando il tutto sarà ben amalgamato, aggiungete il vino e fate sfumare.
Aggiungete i pezzi di carne facendoli rosolare nella salsa che nel frattempo si sarà formata all'interno del tegame, quando la carne sarà "colorata" versate un mestolino d'acqua (senza esagerare... possiamo sempre aggiungerla) e coprite il tegame con un coperchio.
nel frattempo tutto si insaporirà e a seconda dei gusti potremo salare o "accontentarci" del sale rilasciato dai pomodori.


Buono slurp a tutti!

***Gialla***