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28 luglio 2024

Pasta con le zucchine fritte alla siciliana

Eh lo so, fa caldo, ma per la frittura e in onore della gola non è mai troppo!

A voi la mia versione della pasta con le zucchine fritte alla siciliana, fresca, profumatissima e soprattutto veloce da realizzare. 


27 febbraio 2021

Pasta con i broccoli arriminati: la ricetta fatta con il cavolfiore siciliano


È decisamente una delle mi paste preferite.
La sua preparazione è di quelle che richiedono cura, ma che allo stesso tempo riescono in pochi e semplici passaggi.

L'ingrediente principale è il cavolfiore siciliano, per noi broccolo o vrùocculu
Sapete che noi siciliani chiamiamo broccolo il cavolfiore e sparacello il broccolo, vero?
Quindi, da ora in poi, quando in questo post leggerete broccoli voi sarete certi a quale ortaggio io stia facendo riferimento.
Ah, anche se ne userete solo uno o un pezzetto, il nome del piatto sarà sempre e solo con "broccoli" al plurale 😉

Ad ogni modo, tornando alla ricetta.
Accanto al broccolo troviamo la sapidità delle acciughe, la dolcezza dell'uvetta (quella piccola piccola siciliana che i più di noi chiamano passolina), il tostato dei pinoli e la dolce acidità del concentrato di pomodoro (o 'strattu)

Insomma, il solito tripudio di gusto delle ricette siciliane.

Come vi dicevo il procedimento è semplice, quanto agli ingredienti, invece, è tutto un gioco di equilibrio.
Non esistono vere dosi, nella mia famiglia si va insindacabilmente ad occhio e ogni famiglia sono certa che la prepara in un modo diverso dall'altra. Ma oggi giuro che mi sforzerò di darvi delle dosi, però vi consiglio di lasciatevi anche guidare dal vostro gusto e, cosa da non trascurare, dal sapore del broccolo stesso. Il migliore, in questi casi, è quello che quando cuocete si scioglie ed è dolce al palato.

Andiamo alla ricetta.

No, fermi tutti, prima devo darvi l'ultima chicca lessicale. Con arriminati intendiamo mescolati, perché è proprio mescolando che pian piano il condimento diventa cremoso e ideale per abbracciare i bucatini!

21 novembre 2018

Fusilloni zucca e stracciatella: un primo al profumo d'autunno


Voglia di pranzo in famiglia, di gusti ancora autunnali e di qualche momento in più da dedicare alla preparazione dei piatti. 


Nasce così questo primo. 
Semplice come piace a me, ma con un gusto che avvolge il palato forchettata dopo forchettata. 

Tutto parte dalla voglia di provare i fusilloni Masilicò trafilati al bronzo, ruvidi ed eleganti anche dopo la cottura. 


Se devo provarli, voglio farlo al meglio, soprattutto, voglio un condimenti che sia degno di essere raccolto da quelle ampie spirali.

Con cosa abbinarli, però? Vado matta per la zucca, ecco il primo ingrediente scelto. I seguenti, salvia, bacon e pioppini sono arrivati per la facile associazione di gusto. A completare il tutto, il tocco di freschezza dato dalla stracciatella. Delicata, fresca e avvolgente è stata di certo la spinta in più per condire questi fusilloni.



Fusilloni zucca e stracciatella

Ingredienti:

  • 500 g fusilloni
  • 150 g bacon
  • 250 g stracciatella
  • 250 g zucca
  • 150 ml brodo vegetale
  • 200 g funghi pioppini (o chiodini)
  • 1 spicchio d'aglio 
  • 1/2 cipolla
  • Burro q.b.
  • Salvia q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe Nero q.b.
  • Peperoncino q.b.

Preparate la vellutata. Mondante e tagliate a piccoli pezzi la zucca. Affettata la mezza cipolla privata della buccia e fatela rosolare con una noce di burro. Quando la cipolla sarà imbiondita, aggiungete la zucca, il sale e il brodo, coprite e lasciate cuocere finché la zucca non sarà morbida tanto da poter essere schiacciata con una forchetta. A questo punto, pepate e frullate con un frullatore ad immersione. Unite un'altra noce di burro e qualche foglia di salvia che avrete cura di levare una volta che condirete la pasta.


In una padella, fate soffriggere leggermente in poco olio d'oliva uno spicchio d'aglio, un piccolo peperoncino fresco (se avete quello macinato, aggiungetelo solo alla fine di questa preparazione altrimenti potrebbe bruciare) e un paio di foglie di salvia. Unite i pioppini e lasciate cuocere rimestando di tanto in tanto.


Mettete a scaldare l'acqua, quando bollirà, cuocete i fusilloni per 8 minuti.

In un'altra padella, ben calda mi raccomando, fate dorare il bacon (30 secondi per lato dovrebbero essere l'ideale, ma controllatelo a vista).


La pasta è cotta, potete impiattare.
Mettete alla base un mestolino di vellutata (da aggiungerne altra in base al gusto dei commensali), poi la stracciatella (due cucchiai a testa saranno sufficienti (non per i più ingordi, però), i fusilloni, i pioppini e infine il bacon. A voi la scelta se servirlo a pezzi grandi o sbriciolato.
Un'ultima macinata di pepe e site pronti per portare il piatto in tavola!







> Post in collaborazione con Masilicò

3 dicembre 2016

Cannelloni ricotta e spinaci: da cucinare con swing e rock 'n roll

Una volta pensavo che i cannelloni fossero solo un formato di pasta da comprare al supermercato già pronto e semplicemente da farcire e infornare, insomma, la stessa cosa di conchiglioni e persino lasagne. Non ci pensi mai che certe cose, fatte in casa, possano essere facilissime da preparare e persino riuscire bene. Oggi l'ho sperimentato sulla mia pelle. Stavo studiando la nuova ricetta, quella dei cannelloni ricotta e spinaci, per l'appunto, da pubblicare su Cucina Fanpage ed è stato allora che ne ho preso coscienza.

Gli ingrediente segreti: lo swing e il rock 'n roll

Se su Cucina Fanpage vi racconto la ricetta nei minimi particolari, qui voglio invitarvi a sperimentarla, a mettere le mani in pasta, a lasciarvi regalare felicità da un momento come questo. Sì, F E L I C I T À, perché quando si cucina non è scontato che essa arrivi, a volte, specialmente in periodi di grande lavoro e conseguente stress, serve una mano. Vi dico solo che l'intera preparazione di questa ricetta è stata fatta a suon di swing e rock 'n roll. Un continuo ballare con farina svolazzante qua e là, risate smaglianti e conseguente buon umore a mai finire.
Può mai venire male un piatto se preparato con un ingredienti segreto come questo?!
E poi, non sottovalutate mai la musica in cucina, pensate a come può aiutarvi uno sculettamento mentre state stendendo la pasta... ;)



Se non avete una vostra playlist, vi lascio la mia, buono sculettamento e buonissimi cannelloni a tutti!



Leggi la ricetta Cannelloni ricotta e spinaci

17 giugno 2015

Pasta c'anciova e muddica atturrata alla palermitana

Pasta with anchovy and toasted breadcrumbs - Pasta con l'aggiuga e pangrattato abbrustolito
Eccoci qui, ricetta della tradizione e, come ogni cosa molto tradizionale, è soggetta a personalissime interpretazioni. Ogni famiglia ha la sua versione del cuore e va da sé che questa sia la mia.

Da bambina ne andavo matta tanto da chiederla ogni volta che mi si facesse la domanda "Cosa vuoi mangiare per pranzo?".  
La verità è che da brava palermitana adoro la "mollica atturrata" ovvero il pangrattato abbrustolito. Se non fosse stato che poi agli altri non restava niente, ne avrei sempre messo sino a raschiare il fondo della ciotolina che lo conteneva. 

La preparazione di questo primo piatto è facilissima, unica accortezza è la soglia di attenzione legata alla cottura dell'aglio e quella del pangrattato. Per il resto, tutto abbastanza a prova d'imbranato! Ah, ultima cosa, va mangiata calda, non lasciatela riposare, o rischiate l'effetto colla. La foto che vedete, per esempio, è stata scattata nella logica del "buona la prima", infatti non è il massimo, ma alle volte è giusto far prevalere la gola su un ottimo scatto fotografico; in fondo, sono una foodblogger, devo nutrire i familiari, il blog, ma soprattutto la mia pancia! ;p 


17 marzo 2015

#GardaChefParty e gli spaghettoni al profumo di Sicilia


Il conto alla rovescia è iniziato, il #GardaChefParty sta arrivando.

Un evento che, dal 20 al 22 marzo a Riva del Garda, vedrà foodblogger, influencer, esperti del mondo dell'accoglienza, chef e produttori del settore food&beverage impegnati a confrontarsi intorno al tema cibo/mondo digitale.


Per prepararci all'incontro, è stato recapitato ad ognuno dei partecipanti un kit di prodotti offerti da alcuni dei produttori che prenderanno parte all'evento; all'interno del kit, anche gli spaghettoni Monograno Felicetti e l'olio extravergine di oliva Uliva DOP del Frantoio di Riva che ho utilizzato per la realizzazione del piatto che vi propongo oggi.

Sapete che sono pochissimi i brand che nomino in queste pagine e che se lo faccio è proprio perché li trovo ottimi. 
L'olio evo Uliva DOP è risultato particolarmente agrumato e lievemente piccante, decisamente ottimo utilizzato a crudo. Io l'ho trovato ottimo sia con i legumi, che con la pasta che su una fetta di pane nero di Tumminia.
Gli spaghettoni, invece, sono risultati perfetti in cottura, ruvidi quanto basta a facilitare una preparazione semplice come quella che vi vado a proporre e dal sapore intenso di grano. la loro consistenza e dimensione, poi, eccezionali (la mia famiglia rabbrividisce al pensiero di spaghetti n.3 :p

La ricetta di oggi è semplicissima nella preparazione, ma necessita di attenzione nell'equilibrio dei sapori; vi darò le dosi che ho utilizzato, ma affidatevi molto al vostro gusto, in base agli ingredienti che userete potrà risultare più o meno dolce, più o meno salata.

Ho voluto far sposare gli ingredienti del Garda con quelli tipici della mia terra. Direi un matrimonio davvero ben riuscito =)


Spaghettoni al profumo di Sicilia


Ingredienti:
  • 300 g di spaghettoni
  • 2 filetti di acciughe
  • 4 cucchiai di pangrattato
  • capperi (piccoli) sotto sale 
  • 2 scalogni (o mezza cipolla) 
  • olio extravergine d'oliva, sale (l'ho usato solo nell'acqua della pasta) e pepe q.b.
  • la scorza ed il succo di un'arancia

Dissalate per bene i capperi (io procedo prima sciacquandoli sotto l'acqua corrente aiutandomi con un colino e poi lasciandoli a bagno in acqua sino al momento di aggiungerli in padella).

Fate appassire lo scalogno in padella con un filo. 

Aggiungete le acciughe, i capperi ed il succo d'arancia e lasciate che le prime si sciolgano ed schiacciate un po' i secondi.
Quando non individuerete più le acciughe, spegnete il fuoco.

In una padella a parte, tostate il pangrattato con un filo di olio evo fino a che si dori.
Cuocete gli spaghettoni in abbondante acqua salata (scolateli molto al dente) e fateli saltare nella padella con il condimento per un paio di minuti a fuoco basso e con la scorza d'arancia appena grattugiata, se necessita, aggiungete un paio di cucchiai di acqua di cottura. A

Servite cospargendo su ogni piatto di pasta un po' di pangrattato tostato.

28 ottobre 2013

Lasagne pistacchi e speck contro l'appiattimento celebrale!

"Gialla, che fine hai fatto???"
Ecco come iniziano alcune delle e-mail arrivate dai lettori di questo blog.
Avete super ragione, non scrivo da quasi un mese e per gli standard degli ultimi anni è davvero cosa gravissima!

Vi avevo parlato del'inizio di una nuova avventura lavorativa, ecco, è proprio a causa di ciò che sono sparita per un po' da queste pagine virtuali; il lavoro assorbe tantissimo le miei energie mentali, ma non temete comunque per la mia vita, per combattere il rischio di appiattimento celebrale dato dallo stress lavorativo la sottoscritta ha deciso di iscriversi a Zumba con Saponetta... dovreste vederci, non siamo brave come ai fornelli, ma possiamo garantirvi divertimento e risate senza tregua!!! XD
Intanto è arrivata la prima busta paga della mia vita e, credetemi, fa tanto strano, perché non solo rappresenta una gratificazione, ma anche la presa di coscienza di avere delle responsabilità, non so spiegarlo bene, sino ad ora non avevo mai letto nero su bianco le ore che dedicavo al lavoro né tanto meno mi ero mai soffermata a contarle, sarà anche che da libera professionista mi ritrovavo a lavorare  in qualsiasi momento anche senza rendermene conto. Ad ogni modo, con una busta paga tra le mani mi sono sentita un po' più grande; insomma, è stato un po' come ricevere un mattoncino pronto ad aiutarmi a costruire il mio futuro.

Le novità di quest'ultimo mese non sono però finite, non vedo l'ora di raccontarvi di una bellissima festa organizzata una settimana fa circa da me e Nannao per il nostro anniversario, potete vedere qualche anticipazione qui #10anniGiallaeNannao.

Torniamo a parlare di cucina, la ricetta di oggi è quella delle lasagne che hanno fatto strage di cuori in famiglia e tra amici e che ammetto essere assolutamente azzeccate anche come esercizio antistress; sono nate come un esperimento e sono diventate un piccolo cavallo di battaglia. Facilissime e veloci da preparare, ma soprattutto gustose.
A farla da patroni sono pistacchi e speck, ma non sono da meno anche besciamella, ricotta e mozzarella che regalano al piatto cremosità e golosità.



25 luglio 2013

Spaghettoni con pomodorini fritti

Spaghettoni con pomodorini fritti - Fried tomatoes spaghetti



Questo primo è per me il simbolo delle belle giornate di sole, è un piatto che mangiavo spesso durante le estati a Favignana e che è entrato a pieno titolo come ricetta di famiglia da più generazioni. 

Il segreto risiede nei pochi e semplici ingredienti scelti con cura (sono cresciuta con la mia mamma che dal fruttivendolo o all’orto scartava tutti i pomodorini più piccoli) e legati insieme da una golosa preparazione.

Il suo odore è quello dei pranzi di famiglia a strapiombo sul mare, quello delle erbe aromatiche appena colte e dei pomodorini succosi e dolcissimi.

Il fritto stuzzica la gola di grandi e piccini; la crosticina sapida che viene a formarsi preserva tutto il gusto e la morbidezza della polpa del pomodorino che una volta schiacciato tra i denti regala al palato un’onda di bontà infinita, mentre il basilico rinfresca tutta la bocca preparandola per una nuova forchettata di piacere.

Permettetemi di ringraziare la zia Agnese inventrice di questo splendido piatto e la mia mamma per averlo continuato a fare così da farmelo apprezzare in tutti questi anni!


Buon goloso assaggio a tutti ^_^
***Gialla***



Spaghettoni con pomodorini fritti


Ingredienti:
  • 400 g spaghettoni n.7 (in alternativa vermicelli o linguine)
  • 700 g pomodorini pachino (i più piccoli che trovate)
  • farina di rimacino
  • olio extravergine d’oliva
  • basilico q.b.
  • peperoncino q.b.
  • sale q.b.


Pomodorini fritti - Fried tomatoes Preparate un vassoio o un piatto con uno strato, di circa 1cm, di farina di e un pizzico di sale; lavate bene i pomodorini, tagliateli a metà e poneteli sulla farina mettendoli a contatto con essa dalla parte del taglio, lasciateli per circa 10 minuti e poi friggeteli dalla parte della semola in meno di un dito di olio, i pomodorini non devono essere affatto sommersi; inoltre, fate in modo che la padella sia abbastanza capiente cosicché possano entrarvi tutte le metà dei pomodorini. Non appena si sarà venuta a formare una crosticina ben abbrustolita spegnete il fuoco.
Calate la pasta in abbondante acqua bollente e salata. Quando sarà cotta maneggitela in padella con i pomodorini fritti, aggiungete il peperoncino a vostro gusto ed abbondante basilico fresco.
Servite ancora fumante.

3 maggio 2013

Facebook-ricetta: PASTA CON LA SALSA FRITTA. La ricetta dell'infanzia


Ci sono piatti che ti accompagnano quasi da che hai memoria. La pasta con la salsa fritta è uno di questi..

Uno di quei piatti così detti di "riciclo" che: se avanza la pasta... la si fa così
Non vi nego, però, che spesso e volentieri la si fa avanzare volontariamente, della serie: ne calo di più così stasera o domani la facciamo fritta ;p

Ogni famiglia palermitana ha la sua versione, ed è proprio con quella della mia mamma che inauguro la sezione Facebook-Ricette sulla pagina ufficiale di Gialla tra i fornelli.

Un piccolo riconoscimento per chi segue le avventure della paperella anche su Facebook.


P.s. scrivetemi serenamente anche lì per ogni richiesta e consiglio, cercherò di rispondervi in tempo reale.

Buone Facebook-Ricette a tutti ^_^
***Gialla***

17 ottobre 2012

Quando la gola batte le intolleranze. Spaghetti con pistacchi di Bronte e bottarga di tonno profumati al limone e rosmarino


Siamo al Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo, meglio, siamo dentro una stanza in un sottoscala dove la polvere la fa da padrona; lì le mie braccia vengono abbondantemente punzecchiate da minuscoli aghetti intrisi di varie sostanze... il responso: tutto NEGATIVO!
Nessuna reazione a detta del medico, nulla, che possa indicare che io sia allergica a qualcosa di preciso.

Tutto bene, quindi! NO! Ecco, non proprio... la sottoscritta si riduce regolarmente con la lingua a cotoletta quando mangia pomodori, fragole, rucola e affini in grandi quantità... questo, però, si può ovviare, basta evitare gli eccessi (si può... si può). Non finisce qui, appena ingurgito anche solo due semi di frutta secca... track... iniziano a spuntarmi bubboni schifoserrimi manco fossi in piena fase adolescenziale! Evitare di mangiarne? Non si può... non si può!

Responso reale: sono intollerante ad alcune sostanze, ma l'intolleranza è talmente lieve che il più delle volte comporta solo problemi estetici...

Riassumendo: se ho proprio tanta, tanta voglia di mangiare frutta secca (ovvero il 99% delle volte che me la si mette sotto il naso!) non c'è Nannao che tenga (manca poco che provi a legarmi le mani) io mi fiondo a trangugiarla ripetendomi: tanto è solo questione di estetica... chissenefregadell'estetica! XD

Ecco... la pasta che vi propongo oggi rientra nella categoria: meglio mangiarne un piatto oggi che non avere puntine domani! :p

Se siete arrivati a questo punto senza aver chiuso la pagina, se non siete disgustati dalle immagini poco carine delle conseguenze che ha su di me la frutta secca... vi lascio alla ricetta =)


Spaghetti con pistacchi di Bronte e bottarga di tonno profumati al limone e rosmarino

28 giugno 2012

Pasta con le zucchine fritte e l'arrivo di Fornelli in rete

Pasta con le zucchine fritte

Io lo dico, magari piano piano...  è arriva l'estate
Riserva Naturale Orientata Capo Gallo
Riserva Naturale Orientata Capo Gallo
Lo vedo da quel che mangio, lo sento dal caldo assurdo che mi fa sciogliere appena metto il nasone fuori, dall'umidità che mi fa sentire "a mollo", ma sopratutto dalla mia pelle un po' bruciacchiata... e sì, bruciacchiata e appagata dall'aver incontrato proprio ieri la fresca acqua di mare che accompagna le mie estati in città. Mi rendo conto solo ora di quanto sia bello avere il mare così vicino, della meravigliosa opportunità di poter decidere di staccare per mezza giornata dalla routine e rifugiarsi in un piccolo paradiso... certo, se poi ti capitano vicino tre ragazzini di borgata che mangiano pane e panelle seduti sullo stesso minuscolo scoglio dove "soggiorna" una coppietta tedesca innamorata che li guarda allibita... oltre il paradiso hai anche la tua scenetta di cabaret quotidiana!

Ritornando all'estate e al cibo estivo, la pasta che vi propongo oggi, quella con le zucchine fritte, è uno dei must di questo periodo: fresca, profumatisima e soprattutto decisamente veloce da realizzare; inoltre, perfetta per quando si torna dal mare, sopratto se si decide di friggere prima ancora di andare a fare la doccia (eccheschifo... o forse no :p).

Vi giuro che ho fatto una bella ricerca per riuscire a dirvi il nome scientifico (o quantomeno il nome universale) della zucchina che ho utilizzato, ma niente da fare, non ci sono riuscita, le fonti sono troppo contrastanti; c'è chi la chiama zucchina napoletana o cocuzzella, chi invece la sposta lungo lo stivale facendola salire sino a Roma definendola zucchina romanesca e chi addirittura la porta qui in Sicilia affermando che sia possibile reperirla solo sull'isola... io, per non saper né leggere né scrivere, vi dico che per me è la "zucchina da friggere" o, come si dice da queste parti, cucuzza pi friiri e già che ci sono vi mostro la foto così potete sia capire di quale "cucuzza" io stia parlando sia per aiutarvi a fornirmi maggiori e più precise (magari) delucidazioni in merito ^_^ .
"zucchina da friggere"
"zucchina da friggere"
P.s. se non riusciste reperirla dalle vostre parti, va benissimo qualsiasi altro tipo di zucchina!!! Per esempio io l'adoro con  le spinose (termine scientifico - qui ne sono certa - sechium edule o, come vengono chiamate a Palermo, centenarie); per intenderci quelle un po' pelosette, dalla forma piuttosto bitorzoluta e dolciastre.

Uhhhh stavo dimenticando!!! Ieri, appena rientrata dal mare, ho trovato ad accogliermi sulla scrivania un pacchettino, ovviamente non ho aspettato nemmeno un battito di ciglia e mi sono fiondata ad aprirlo... era lei, la mia copia di Fornelli in rete (ricordate che ve ne avevo parlato qui?) !!! Credetemi, vedere il mio faccione e le mie ricette di famiglia stampate sulle pagine di un libro suscita emozioni forti e contrastanti come: felicità, orgoglio e anche un po' d'imbarazzo XD.
Fornelli in rete e Gialla tra i fornelli
Fornelli in rete e Gialla tra i fornelli

Vabbé, la smetto di parlare e vi lascio alla ricetta =)

29 febbraio 2012

Operazione fast-food-Italy! Chicche e confessioni dalla settimana milanese #3


Continua la carrellata sulle chicche che ho portato con me dalla settimana milanese...

Chicca #3
(operazione fast-food)

Questa, invece, è la proposta innovativa e provocatoria di Davide Scabin (Kombal.Zero)tre modi di servire la pasta all'interno di un chioschetto per strada... le idee sono carine, le presentazioni invitanti aiutate anche dai colori accesi, ma c'è ancora qualcosina da migliorare (giudizio da utente goloso). 

  • Il fusillone wrap (piadina con verdure e fusilli all'arrabbiata) risulta decisamente scomodo da gestire, tempo due secondi avevo già la patacca di sugo sui jeans -.-";
  • i condimenti in versione "spalmabile" della penna squeeze (che partono da una base di "cacio&pepe") a prima vista sono inquietanti (sarà colpa del "tutto frullato" o del "lunga conservazione"), anche se devo dire che quello alla carbonara è una piacevole scoperta (però, perdonatemi, la ciccetta sotto i denti è tutta un'altra storia);
  • per quanto riguarda lo spaghettone twa -"take away" - hanno invertito le lettere per evitare similitudini con il termine "TAV" (medaglione di pasta precotta, polpetta di carne, verdure disidratate e brodo di vitello), anche lui inquieta un po', sarà che in versione compressa mi ricorda il filo di pasta che resta abbandonato a mollo nell'acqua bollente della pentola o incastrato nello scolapasta (bleee). In questa proposta, però, c'è un elemento sul quale io, Daniela e La Rossa ci siamo trovate subito in accordo... le verdure disidratate, veramente ricche di sapore! Ci sono piaciute talmente tanto che abbiamo espressamente chiesto che vengano commercializzate come snack :p 

Con la "PASTA WARRIORS" Scabin ci ha lanciato una provocazione, avvicinarsi al mondo culinario dei giovani proponendo ingredienti di qualità, ma simulando i gesti che questi compiono nei fast food. 


A provocazione, a mia volta, rispondo con una provocazione: 
  • vista la grande tradizione italiana del cibo da strada, c'è davvero bisogno di "imitare" i sandwich wrap messicani/greci, i noodles giapponesi e le salse americane
  • Amatriciana, carbonara e pesto, ad esempio, non prevedono forse la preparazione dei sughi in contemporanea alla cottura della pasta, non sono paste "espresse" già per tradizione e come loro tanti altri primi piatti italiani
  • Se l'intento è davvero quello di sensibilizzare i più o meno ghiotti facendo loro notare che il fast-food non è solo il mc-panino, ma è insito in parte anche nella nostra tradizione gastronomica, non bastava mostrare ai "chioschettari" (perdonatemi il termine assolutamente di fantasia) come poter servire, in modo "seducente" e semplice, la tradizione  ai passanti?


Mi rendo conto di essere molto rigida nelle mie affermazioni, ma altrimenti che provocazione sarebbe? Al di là del tono utilizzato, tengo a sottolineare che le mie domande sono poste sulla base di una grande curiosità legata allo studio che sta dietro la proposta dello chef.

Detto ciò vi rimando a domani per le cicche #4 #5 #6 e #7 (tanta roba XD)
Buona lettura presente, passata e futura a tutti ^_^
***Gialla***

2 agosto 2011

Pomodoro fresco 1.0: Il Pic Pac!

Il pomodoro fresco è una delle cose più buone che l’estate può regalarmi =) Ne mangio tantissimo, la salsa della mamma non la scambierei con nulla e nemmeno il mio pic pac.

Cos’è il pic pac???
Alcuni lo chiamano “picchi pacchi”, altri “picchio pacchio”, altri ancora “picchi pacchio” o “picchi pacchiu”… nell amia famiglia si nomina nella sua versione abbreviata. È un condimento tipico del palermitano, si utilizza da solo sulla pasta o per arricchire le minestre, un esempio su tutti quella con i tenerumi detta anche “pasta con le pezze” (ma ne parleremo un’altra volta!), con i babbaluci (lumache), con le zuppe di pesce, ecc…
Pare che ne esista anche una versione agrodolce, ma non è il caso di quella che sto per proporvi.
Piccola curiosità, sembra che il nome “picchio pacchio” sia un gioco di parole creato partendo dal termine “pacchio” che in siciliano indica il sesso femminile, quest’accostamento deriva dall’identificare questo condimento come qualcosa di altrettanto buono ed eccitante. Io personalmente non credo tanto a questa versione dei fatti, ma, al momento, pare essere l’unica pervenuta.

In casa non abbiamo un formato di pasta prestabilito da condire con il pic pac, variamo in base alla giornata, al tempo a disposizione e alla voglia del momento. 
Oggi ho optato per le eliche di Agnesi, pasta che mi è arrivata qualche mese fa nel pacco inviatomi in omaggio da Colussi Group, ve ne avevo parlato qui.
Questa pasta è stata sottoposta al mio palato e a quello di Nannao, ecco i nostri giudizi:
  • Il formato risulta troppo sottile per i nostri gusti (de gustibus) e paradossalmente non riesce a trattenere molto il sugo quanto un fusillo tradizionale (formato che gli si avvicina di più e oltretutto da me tanto adorato).
  • La cottura deve essere seguita attentamente; la pasta sembra non reggere molto i minuti scritti sulla confezione, esattamente 7. È mia usanza non fidarmi del tempo indicato dal produttore, vado ad occhio, a sensazione con il mestolo e con l’odore, stavolta però sono stata molto attenta: a 6 minuti era ancora moooolto al dente, a 7 l’ho scolata, ma l’impressione era di una pasta quasi scotta e parecchio viscida.
  • Il sapore del grano, però, non era male.

Per gli atri prodotti vi aggiornerò più in là :p


p.s. scusate per il basilico che ho utilizzato, ma come si dice da queste parti... mi "spicò", non riesco a tradurvelo... non renderebbe l'idea... ma sono sicura che mi avete compresa! :D

Pic Pac

Ingredienti (per quattro persone)
  • 400 g di eliche Agnesi
  • 1,5 kg di pomodori a grappolo
  • Due spicchi d’aglio
  • Basilico q.b.
  • Olio extravergine d’oliva (circa 10 cucchiai)
  • Sale q.b.
  • Pepe o peperoncino q.b. (facoltativo)
Incidete la buccia dei pomodori praticando una croce nella loro parte inferiore ed immergeteli in acqua calda, lasciateli ricoperti da questa per un paio di minuti, scolateli, spellateli, tagliateli a metà, eliminate i semi e le parti più dure e riduceteli a cubetti (alle volte li taglio semplicemente in sei spicchi, di solito quando ho voglia di sentire maggiormente la polpa sotto i denti).

In una padella, fate soffriggere l’aglio (potete lasciarlo con la camicia, o tagliarlo in pezzi grossi privandolo dell’anima – piccola chicca: quando ero piccola, mangiavo l’aglio a fine cottura del pic pac, risultava dolcissimo e ricco di sapore :p) con l’olio.

Aggiungete il pomodoro al soffritto e lasciatelo appassire, anche in questo caso sta a vostro gusto, io cambio spesso il grado di cottura di questo in base a quanto voglio che il pomodoro risulti dolce (più cotto) o più fresco (più crudo). Salate e a fine cottura aggiungete il pepe o il peperoncino.

Mentre attendete che il pomodoro sia pronto, portate a cottura la pasta.
Quando a servirete aggiungete il basilico fresco nei piatti e a piacere c’è anche chi aggiunge caciocavallo, pecorino o altro formaggio grattugiato.
Vi presento la un'altra me, quella in versione stellina... ma sempre mangiona! :p




Buon Pic Pac a tutti ^_^
***Gialla***