Panino
= cibo veloce = poco salutare.
Mai pensiero fu più lontano dal mio concetto di
panino.
Nella
mia famiglia il termine “panino” ha sempre suscitato acquolina; nella maggior
parte dei casi sceglierlo come sostituto del pasto “completo” classico è più
una questione di gola che di esigenza per tempi stretti.
Sarà
che a Palermo uno dei cibi di strada per eccellenza è un panino, sarà che anche
in pieno inverno, basti solo che ci sia un timido raggio di sole, siamo in riva
al mare a mangiarne uno tostato o sarà semplicemente che siamo golosi…
Scegliere
il panino da ordinare al locale, così come prepararlo da soli in casa, è quasi
un gioco; una sfida di gusto e profumi alla ricerca di accostamenti sempre
nuovi.
Come
accennavo prima, il rapporto che un individuo può avere nei confronti un
qualsiasi genere di pasto, dipende dal contesto in cui è cresciuto, dalle sue
regole alimentari e dal modo che ha di condurre la propria vita. A tal
proposito, sono stati messi in atto uno studio ed un relativo progetto da parte
della Negroni, azienda che si è posta l’obiettivo di andare «alla scoperta dei
vari entroterra storico-culturali, dei dati sociologici – e - delle mille curiosità che orbitano attorno al
pianeta del pane e companatico». Collegandovi alla pagina web avrete a disposizione non solo maggiori
informazioni sul progetto e sulla storia del “panino”, ma potrete anche
accedere ad un ricco archivio di panini d’autore proposti da grandi chef.
Dalla
scorsa settimana, lo spazio dei panini d’autore vede la partecipazione anche
dei foodblogger, «perché – si legge – paninodautore “vive” e comunica anche
attraverso il web». Tra questi ci sono anche io!
Ho deciso di partecipare all’iniziativa non solo con una proposta di panino, ma con un invito a giocare e ad osare.
Il gioco
Le regole sono poche e semplici: invitate
degli amici a cena; per non affaticarvi troppo, rischiando di non godervi la
serata e per rendere il tutto ancora più divertente, chiedete ad ognuno degli
invitati di portare un ingrediente a loro scelta (magari quello che per loro
non può mancare dentro al panino); ponete tutto il pane ed il companatico in tavola, scaldate le
piastre e affilate i coltelli; aprite la mente e la pancia e lasciatevi
ispirare da tutto ciò che avete davanti e non.
Scopo
del gioco: divertitevi a creare le combinazioni più gustose e anche più
azzardate e condividete le vostre creazioni con gli altri... cedere un morso del
proprio panino non ha mai fatto male a nessuno (tranne che chi assaggi non
detesti un ipotetico ingrediente nascosto XD).
Ogni
amico ha i suoi gusti, le sue preferenze e le sue fisime; è per questo che la
varietà di pane e companatico è fondamentale per la riuscita di una serata di
questo tipo.
Di certo, alla mia tavola non mancheranno mai diversi tipi di pane così come tante salse d’accompagnamento per i più golosi, comprese quelle fatte in casa come, ad esempio, la crema di pere e senape.
Il
mio “panino d’autore” sa di pancetta dorata, formaggio “fondente”, pera
piccante, lime fresco e orto “arrostito”, il tutto avvolto dal croccante pane di
rimacino.
Questo panino racchiude in sé il mio essere e la mia identità… c’è la mia terra d’origine rappresentata dal tipo di pane scelto, dai peperoni e dalla cipolla arrostiti che sono spesso presenti già cotti dai fruttivendoli palermitani; la terra che porto nel cuore, ovvero l’America, con la pancetta fritta; il tocco etnico dato dal lime; la passione trasmessa da papà per i "formaggi alternativi alla solita mozzarella nei panini"; ed infine, il mio tocco creativo dato dalla crema di pere e senape.
- 1 panino di rimacino
- 70 g di pancetta a fette (Negroni)
- 75 g di Emmental
- ¼ di peperone arrostito
- ¼ di cipolla di Giarratana arrostita
- 1 fettina di lime tagliata molto sottile
- 2 cucchiai di crema di pere e senape
Peperoni e cipolle arrostite: mettere sotto al grill un peperone ed una cipolla interi, quando le rispettive bucce inizieranno a bruciacchiare, girateli e lasciate che si colori anche l’altra parte. Basterà solo ripulire peperoni e cipolle dalla buccia bruciacchiata ed il gioco è fatto. Se avete a disposizione un barbecue sarà ancora meglio. In alternativa, se siete di Palermo (ma credo che anche in altre parti d’Italia si usi) andate dal fruttivendolo e comprateli già pronti; male che vada, fate portare il tutto da uno degli invitati!
Crema di
pere alla senape: pulite e tagliate tre
pere Coscia a dadini mantenendo la buccia, mettetele in padella con un filo d’olio
ed uno spicchio d’aglio; a metà cottura, sfumate con ½ bicchiere di birra pils, tre cucchiai di brandy, il succo di mezzo limone e salate. Quando le pere saranno sfatte, frullate
il tutto.
Una volta
ottenuta la vostra crema, aggiungete una macinata generosa di pepe nero, un
cucchiaio di senape in polvere e due di senape in grani.
Pancetta
fritta: fate scaldare una padella antiaderente; una volta calda, ponetevi all’interno
le fettine di pancetta. Appena risulteranno dorate saranno pronte.
Assemblaggio:
Tagliate il
panino a metà, private solo il centro della mollica (non esagerate!) e spalmate
in ogni metà un cucchiaio di crema di pere e senape.
Alternate la
pancetta, i peperoni, la cipolla, la fettina di lime tagliata in piccoli pezzetti così da essere presente in ogni morso ed infine il formaggio.
Siete liberi
di scegliere se piastrare o meno il vostro panino.
Se, come me,
avete deciso di non farlo, vi consiglio di far fondere il formaggio prima di
metterlo insieme agli altri ingredienti; vi basterà semplicemente metterlo in
microonde alla massima temperatura per 25 – 30 secondi, oppure in padella per
poco meno di un minuto.
Buon panino-puzzle a voi ed ai vostri amici ^_^
*** Gialla***
E' proprio d'autore! Un capolavoro Giallaaa! Mette una voglia di addentarlo :)) Ed è tutta salute, altrochè! Un bacio cara, buon giovedì! :))
RispondiEliminaGialla semplicemente meraviglioso, manca un pezzetto sono stata io: come si fa a non addentare questa bontà!!!!!!!! Hihiihihi. Buona giornataaaaa
RispondiEliminaOh wow ma è delizioso!
RispondiEliminaVero, il panino fa parte della cultura siciliana! Non di rado, soprattutto le persone che fanno lavori faticosi, si fermano a metà mattina per un panino. Ma non un panino qualsiasi. Tutti sappiamo dove fanno i panini migliori, quelli con dentro anche qualche sott'olio o un pizzico di peperoncino... il tuo comunque sembra delizioso! E poi diciamolo: il pane siciliano si presta proprio per dei fantastici panini.......
RispondiEliminaMa che panino succulente....devo venire a Palermo....gnammy! buona giornata
RispondiEliminaoh....Che panini gustosi !
RispondiEliminabaci
Bellissimo e buono sia il panino che l'iniziativa. Inoltre il gioco da fare con gli amici è davvero divertente! Voglio proporlo. Grazie e complimenti.
RispondiEliminaChe meraviglia!!! sono rimasta affascinata da questa bella tavola imbandita di panini :)))
RispondiEliminaio per un panino lascerei da parte anche un piatto di tortelli, il che è tutto dire per una che vivrebbe di pasta ripiena!
RispondiEliminama il panino è irresistibile, forse perchè è così versatile, forse perchè mi da un senso di libertà (infatti quando lo mangio lo faccio senza decoro da galateo!)!
e il tuo che dire, mi piace tutto quello che hai usato, faccia un pò lei, faccia!
Fantastico e irresistibile il tou panino d'autore, e complimenti per fare parte dell'iniziativa Negroni. Giusto questo fine settimana ho fatto dei panini per una gita allo zoo con il bimbo e mia suocera ne e' rimasta sorpresa da quanto erano buoni. I panini vengono spesso sottovalutati ma a volte basta solo cambiare o aggiungere un ingrediente e, hai ragione tu, dare spazio alla fantasia. Bell'iniziativa davvero.
RispondiEliminaStupendo, ho l'acquolina in bocca! E poi quelle foto sono davvero spettacolari, luminose, ti fanno proprio venir voglia di addentrare quel panino!
RispondiEliminaUn bacione, GG
mamma mia che fame....bellissimo!
RispondiEliminacarino il "gioco" del puzzle. E hai proprio ragione, in Sicilia il cibo di strada è proprio una "religione"..
RispondiEliminaCiao bella foto! Ti va di fare un salto da me?? maggieincucina.blogspot.it
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