27 novembre 2009

Il bosco sul piatto: FUNGHI, NOCCIOLE E CASTAGNE


Rimessa in piedi dalla febbre che mi ha trattenuta a letto la voglia di cucinare non manca, ma l’appetito fa le bizze a causa del raffreddore che continua ad essere presente, così devo auto stuzzicarmi.

In frigorifero mi aspettano dei bei funghi e il solo pensarli mi fa venire in mente un esperimento fatto qualche tempo fa; dei funghi ripieni che non siano i soliti, quelli pieni di un composto mollacchio e papposo, ma che contengano i profumi e le consistenze del bosco.

Quali ingredienti sarebbero stati perfetti se non castagne e nocciole?

In cucina si sa che il gusto e gli odori la fanno da padrone, ma non dobbiamo sottovalutare le consistenze che ci danno una mano in più nel non fare diventare un piatto monotono da mangiare, ma che ad ogni boccone ci stuzzichi con sensazioni sempre differenti.

_________


Il bosco sul piatto:
Funghi ripieni con nocciole e castagne

Proprio per immergerci nell’aria del bosco voglio elencarvi gli ingredienti in un modo un po’ particolare…

Ingredienti:

  • Umidità (+) = 5 Funghi champignon (da circa 80 gr l’uno)
  • Terra (-) = 100 gr castagne fresche (al lordo)
  • Rocce (^)= 40 gr nocciole secche spellate
  • Foglie (“)= 60 gr provola dolce
  • Raggi di sole che filtrano dalle chiome degli alberi (#) = Olio q.b.
  • Ninfe (§)= Sale q.b.
  • Coboldi (*)= Pepe q.b.
  • Folletti (J) = Peperoncino q.b.
  • Erba (µ) = Prezzemolo q.b.
  • Scaccia spiriti (∞)= 1 spicchio d’aglio

Tagliate a metà le castagne lasciando la buccia e mettetele in forno ( 230°C 20 minuti circa o al microonde a 900W per 3 minuti e mezzo). Appena cotte levatele dalla buccia e tagliatele a pezzetti. Pulite i funghi, staccare i gambi e mettete questi ultimi da parte. Svuotate i cappelli lasciando un incavo che accoglierà il ripieno. Tagliate a piccoli pezzi i gambi e la parte di fungo che avrete levato dal cappello. In una padella fate soffriggere l’aglio in un filo d’olio e aggiungete il composto precedentemente preparato, una volta pronto (non deve risultare bagnato) toglietelo dal fuoco, mettetelo in una ciotola; salate, pepate, aggiungete una punta di peperoncino essiccato, il prezzemolo, le castagne e metà della provola tagliata a cubetti.
Farcite con il composto i
cappelli precedentemente svuotati, aggiungete la provola avanzata e cospargete con le nocciole tritate finemente.
Disponete i funghi ripieni in una teglia e irrorate con un filo d'olio.

Infornate a 200°C per 25 minuti.

******************************************



Gli elementi del mio "Bosco sul piatto":


+ dove c’è umidità ci sono funghi e dove ci sono funghi c’è umidità!

- le castagne cotte diventano farinose, mantengono parte della loro umidità e ricordano pertanto la terra bagnata del sottobosco.

^ le nocciole divenute granella col calore del forno diventano tostate e croccanti ricordando delle piccole pietrine.

il formaggio una volta in forno si scioglierà creando una pellicola sottile e leggera come foglie.

# l’olio col suo colore tra il verde ed il dorato ricorda i raggi del sole che riescono a penetrare dalle chiome degli alberi.

§ il sale bianco e candido come le ninfe nel nostro immaginario.

* Nella mitologia popolare tedesca, folletto bizzarro che si diverte a ordire scherzi di cattivo genere. Gnomo raffigurato in statuine di legno o di cera, che si rendeva utile in vari modi agli abitanti della casa, richiedendo però dei doni, in mancanza dei quali diventava vendicativo.(http://www.fdsoftware.it/mairi/Esseri_di_luce_e_ombra)

E il pepe sa essere vendicativo se usato in modo errato…

J Nelle credenze popolari italiane e di molti altri popoli europei i folletti o spiriti folletti sono di piccolissima statura, agilissimi e irrequieti, sono vestiti di un abito scarlatto con un berrettino a sonagli, spesso sostituito da un fiore di digitale e con scarpette di cristallo; talora vivono nell'aria. Amano la danza e la musica; nei loro rapporti con gli uomini possono essere benevoli e servizievoli se ben trattati, mentre si vendicano, in modi spesso comici con chi li offende e si compiacciono di giocare tiri burloni d'ogni genere.(http://www.fdsoftware.it/mairi/Esseri_di_luce_e_ombra)

Insomma sono piccoli peperoncini!

µ il prezzomolo mi ricorda un po’ l'erba spontanea che nasce nel sottobosco.

siamo tutti un po’ cresciuti col mito che vede l’aglio possibile arma per scacciare vampiri e malocchi; magari funzionerà anche per combattere le piccole malignità combinate dagli abitanti del bosco…

Buona gita nei boschi a tutti ^_^

***Gialla***

9 novembre 2009

Bicchierini crema di latte e melagrana e dialogo da folli ^_^


Finalmente torno tra i fornelli per preparare una cenetta al mio amore e alla mia sorellina.
Non sto tanto bene in questo periodo, ho un peso alla testa che mi fa stare poco concentrata e mi debilita, ma ho sempre la mia solita voglia di fare anche in cucina.
Era tutto il giorno che volevo preparare un dolcino, ma il tempo era poco e così stavo per rinunciarci quando mentre aspettavo che la quiche in forno cuocesse la lampadina della cuochetta pasticciona si accende e mi manda il seguente messaggio:
Lampadina: “ sul bancone della cucina c’è una melagrana tonda tonda, grande grande e matura al punto giusto… PREPARA qualcosa con quella!”

Io: “ma che cavolo preparo che tra 15 minuti sarà pronta la cena e sono già le 21!!!”
Lampadina: “vedi di non lagnarti e armati di fantasia, ogni volta sbirci sul web dei deliziosi bicchierini di dolci al cucchiaio… se ci credi puoi farlo anche tu!”
Io: “seeeeeee, da sola???”
Lampadina: “Hai un baldo giovane tutto innamorato vicino a te… FATTI AIUTARE… un po’ di furbizia genietta! E poi sai com’è cucinare insieme aiuta la coppia :-P…”
Io: “ok… fammi pensare… Che dici se preparo il biancomangiare della nonna lasciandolo cremoso e gli aggiungo gocce di cioccolato e chicchi di melagrana?”

Lampadina: “Fai quello che ti pare, ma fallo bene e in fretta; stai consumando troppa elettricità, ti saluto e mi spengo!”

In effetti… un po’ di risparmio energetico non guasta! Per farvela breve alla fine ci sono riuscita, non nei 15 minuti… il tempo della discussione ne erano già passati circa 7 e nei rimanenti ho fatto in tempo a preparare solo la crema, ma il risultato è stato gradevole e il mio aiutante amoroso ha spazzolato il tutto in tempo record. Se lo meritava proprio un dolcino dopo aver sgranato tutto il frutto.


Ingredienti (per 3 bicchierini da 12cl)
  • 400 cl latte
  • 80 gr zucchero
  • 40 gr amido di mais
  • Scorza di limone
  • ½ stecca di vaniglia (o ½ bustina di vanillina)
  • 1 melagrana grande (400 gr circa)
  • 90 gr gocce di cioccolato
In un pentolino mettere l’amido, lo zucchero, la mezza stecca di vaniglia tagliata per il lungo e la scorza del limone ora aggiungete il latte a filo; mettete sul fuoco a fiamma bassa, sempre rimestando portate a bollore. Continuate a rimestare per un paio di minuti ancora, sino a quando il la consistenza sarà quella di una crema non troppo densa. Sgranate la melagrana e iniziate a comporre i bicchierini a strati: 1)crema 2)melagrana 3)crema 4)gocce di cioccolato 5)melagrana
Facendo questa operazione con la crema ancora calda il cioccolato scioglierà un po’ e mangiato il tutto subito il risultato sarà di un dolce dolcemente-godurioso, per chi non ama tanto le pietanze troppo dolci come me servendolo freddo risulterà essere altrettanto buono e non sdegnante.
A voi la scelta: caldo o freddo?
P.s. abbiamo accompagnato il tutto con delle sfogline fatte semplicemente con un rotolo di pasta sfoglia già pronta tagliato a rettangoli stretti e lunghi e ricoperti di zucchero di canna. Cotte poi in forno a 220° C giusto il tempo di vederle gonfiare e colorare.


Buon dolcetto bicchieroso a tutti ^_^
***Gialla***

7 novembre 2009

Etica da foodblogger

Non credo che bisogna esserci sempre qualcosa di “scritto” per seguire nella vita un comportamento corretto, alle volte basterebbe un po’ di buon senso e una capacità critica di vedere il mondo per autoregolarsi nel rispetto di tutto ciò che ci circonda, dalle persone alla professione.

E’ un anno e mezzo abbondante che ho intrapreso il ruolo/professione di foodblogger, prima di farlo seguivo periodicamente quelli di altre persone, il mio mentore è stato precisamente il blog di Sigrid Verbert (Il cavoletto di Bruxelles)

Leggendoli ed osservandoli ho imparato a scrivere con semplicità, a mandare in giro per la rete le mie idee, i miei trucchi e le mie passioni in campo culinario, ma mi sono data anche delle regole:

  1. i piatti che presento sono fatti con le mie mani e sono correlati sempre da almeno una fotografia che ne dimostri il risultato ( a scanso di equivoci do la “paternità” ad ogni foto attraverso un logo ed il nome o l’indirizzo del blog);
  2. nei miei post provo sempre a descrivere la ricetta: da cosa è stata ispirata, quali sono gli ingredienti che la caratterizzano e perché, ecc…
  3. appuro le fonti riguardo le notizie che pubblico e cerco di fornire gli strumenti per permettere al lettore di approfondire l’argomento;
  4. se la ricetta che presento è presa dal blog di qualcun altro cito il nome del blog o dell’autore e aggiungo il link di riferimento;
  5. se durante la visita di altri siti mi rendo conto di qualche possibile plagio mi occupo di appurare il tutto e di avvertire le parti interessate.

Probabilmente seguirò inconsciamente altre regole che ora non mi vengono in mente proprio a causa della loro natura, ma quelle che ho citato prima sono quelle che secondo me dovrebbero essere alla base di una corretta etica da foodblogger. In fondo è un sito personale dettato da una passione, non mi interessa usarlo per guadagnarci, potrebbe divenire un lavoro, ma ciò dovrà essere solo a causa dei miei sforzi personali, non voglio attirare visitatori e lettori attraverso stratagemmi come quello di risultare un falso aggregatore (ne stanno spuntando un po’ troppi) o scopiazzando di qua e di là ricette altrui solo per aggiornare con maggiore frequenza il blog. Aggiorno quando mi è possibile e soprattutto quando ho qualcosa di veramente utile, sensato e MIO da dire!

Scusate lo sfogo, ma proprio perché amo il mondo del web e la libertà di Internet credo che dovremmo dimostrare di essere capaci di gestire tale risorsa nel migliore dei modi senza arrivare a dover SCRIVERE DELLE REGOLE. Un po’ di maturità e di onestà (anche intellettuale) non credo sia troppo da chiedere.

Buona etica a tutti

***Gialla***


Agggiornamento 8 novembre 2009: Tengo a sottolineare che 1) avevo in mente già da parecchio tempo questo post proprio in quanto vengono a leggermi non solo i foodblogger, ma anche curiosi e amici che poi mi chiedono come funziona e come è regolato questo mondo; 2) quando parlo di aggregatori miriferisco a quelli che si limitano a raccogliere un'accozzaglia di nomi e link senza offrire alcun servizio effettivo (pubblicità di raccolte, approfondimenti legati ai blogger, newsletter...), ma solo al fine di attirare contatti e ciò a mio avviso va anche ad invalidare il bello e utile (diciamolo) meccanismo del genuino scambio di link. Comunque tengo a sottolineare ancora una volta che quando parlo di buon senso e di onestà intllettuale auspico che ciò sia messo in pratica sia dal blogger "vittima" che da quello "carnefice" ecco anche perché mi sta a cuore la questione dell'approfondimento dei sospetti e di dover sempre appurare fontie fatti!

Popolo dei blog, del web e di internet in generale... ho capito nella mia breve esistenza che se affrontiamo i problemi con un sorriso sarà poi più facile risolverli, se poi li accompagnamo con un bel piatto goloso allora sarà ancora più semplice!!!

1 novembre 2009

Torta chiacchierona pesca e amaretti

Una tazza di tè fumante e tanta voglia di spettegolare… urge però qualcosa per addolcire le paroline pungenti che fuoriescono dalla bocca di quelle “signore biforcute”!

Una bella torta è quello che ci vuole!

Si tratta di una torta come sempre golosa preparata in realtà a fine settembre quando ancora qui a Palermo riuscivo a trovare le pesche, ma non escludo che la sua preparazione risulti ugualmente ottima con quelle sciroppate.

Torta pesca e amaretti


Ingredienti:
  • 150ml di latte
  • 2 uova
  • 70gr di burro + 5gr
  • 60gr olio evo
  • 300gr di farina
  • 100gr di zucchero + 2 cucchiai (per le pesche) + 3 cucchiai (per il fondo della torta)
  • La scorza grattata di un limone
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 1 cucchiaino di cannella
  • un pizzico di sale
  • 200gr amaretti
  • 3 pesche (posso essere sostituite con quelle sciroppate)
  • 1 cucchiaio di miele mille fiori__

Sbucciate le pesche, tagliatele a fettine spesse 5 mm e fatele saltare e caramellare in padella con 2 cucchiai di zucchero e il miele.

In una terrina mescolate il latte, il burro fuso a temperatura ambiente, le uova e la scorza del limone, quando il composto risulterà ben amalgamato aggiungete il lievito, la farina, la cannella, un pizzico di sale e gli amaretti precedentemente sbriciolati grossolanamente (io li ho schiacciati col palmo della mano dopo averli avvolti in uno strofinaccio, nel frullatore diventano polvere!!!).

Ricoprite la tortiera con la carta forno, cospargete il fondo con 3 cucchiai di zucchero, aggiungete le pesche ed in fine versate il composto, infornate a 180°C e per circa 30 min. (aiutatevi sempre con la prova dello stuzzicadenti).

Una volta cotta, lasciatela raffreddare, capovolgetela e ripassatela al grill per qualche minuto fino a quando in superficie non sia venuta a crearsi una croccante crosticina zuccherosa. A vostro piacimento poi potrete ricoprire il tutto con dello zucchero a velo.

________

Buon taglio e cucito a tutti ^_^

***Gialla***

11 ottobre 2009

Biscotti al cioccolato "MangiamiMangiami"


È da un mese che il PC, o meglio l’hard disk, mi ha lasciata definitivamente, aimè il back up non era stato fatto così di recente e ho perso qualche dato, che dire se non: “Mea culpa!”. Il problema maggiore però è il disaggio di non avere più un computer tutto mio e così ecco spiegato il motivo della mia latitanza dal web e da Internet in generale.
Però oggi torno a scrivere e rientro con una ricettina di quelle semplici e veloci che però danno un risultato davvero interessante; si tratta di biscottini al cioccolato del tipo: “MangiamiMangiami”!
La ricetta è simile a quella degli Abbracci della Mulino Bianco, io però ho modificato il tipo e la quantità dei grassi, ad esempio ho usato l’olio d’oliva evo al posto della margarina.
_____
Biscotti al cioccolato
MangiamiMangiami


Ingredienti

  • 250 gr di farina 00
  • 120 gr di zucchero
  • 70 gr di burro
  • 30 gr olio evo
  • 30 gr di cacao in polvere
  • 40 gr di latte fresco
  • 1 uovo
  • ½ bustina di lievito
  • un pizzico di sale

Lavorate l’olio, il burro e lo zucchero fino in modo da ottenere una crema ben montata. Aggiungete il latte, il cacao, l’uovo, il pizzico di sale e per ultimi la farina e il lievito.Lavorate lentamente fino ad ottenere un impasto omogeneo; questo risulterà abbastanza modellabile sia a mano che ottimo utilizzando la “spara biscotti” (come ho fatto io).
Cuocere in forno a 180°

Questi biscottini sono risultati davvero ottimi, friabili al punto giusto e anche inzuppabili nel latte.



Buona sgranocchiata/inzuppata a tutti ^_^
***Gialla***

18 settembre 2009

Una bella iniziativa: "La settimana del baratto" e il B&B&B

La settimana del baratto
Mie care e miei cari foodblogger e visitatori, ho letto un'iniziativa davvero davvero graziosa, stuzzicante, divertente e geniale; una di quelle cose che magari da piccoli poteva sembrarci un gioco bellissimo e che da grandi non avremmo mai pensato si potesse realmente realizzare.
Avete presente il BARATTO? Sì, la prima forma storica dello scambio commerciale di beni che ci facevano studiare a scuola e che alcuni di noi ha sperimentato perlopiù da piccoli...

Lo so, mi sto esaltando un pò troppo, direte voi: "Gialla sveglia! il baratto è tornato di moda tempo addietro, esistono persino siti internet per farlo!!!" Va bene, però ditemi un pò: "Quanti di voi hanno mai sentito parlare di un baratto legato ai Bed and Breakfast, del così detto B&B&B (la terza B sta proprio per baratto)?"
I primi a portare avanti questa iniziativa sono stati i proprietari del B&B Villa VillaColle in Sardegna, a Bosa. L'iniziativa si sta espandendo lungo tutto lo stivale e sarà attiva nella settimana dal 16 al 22 novembre; grazie a ciò sarà possibile pernottare barattando beni o servizi: dai DVD che avete in esubero a conserve, liquori e quant'altro fatto in casa (fidatevi, non c'è limite alle varie possibilità immaginbili).

C'è un sito dedicato interamente a questa iniziativa dove potrete trovare informazioni circa le città, i B&B e i loro desideri di baratto.

Cliccate qui, scegliete la vostra destizazione,
prendete la vostra merca da baratto e...
BUON VIAGGIO!
***Gialla***

La Settimana del Baratto

P.s. chi dovesse riuscire ad usufruire di questa bella iniziativa, una volta finita la sua esperienza, potrebbe tornare qui a raccontarcela ^_^ Che ne dite?

8 settembre 2009

Torta ciocco-amarena

Non è solo d’inverno, aimè, che si ha voglia di cioccolato e mangiarlo d’estate è difficile, la tavoletta di cioccolato che vuoi addentare si scioglie tra le dita piuttosto velocemente e spesso finisci per rimanere sdegnato nonostante il grande desiderio.

Qualche sera fa sono stata invitata a cena a casa del mio ragazzo e come al solito non volevo presentarmi a mani vuote e non mi andava di comprare qualcosa di pronto. Volevo fargli cosa gradita cercando un abbinamento di gusti che potesse piacergli, così mi è venuto in mente che in vacanza avevamo provato il gelato al cioccolato fondente con le amarene, detto fatto! Torta al cioccolato con amarene sciroppate, ma il problema era sempre quello ricorrente, fa caldo e non è consigliabile qualcosa di troppo pastoso, serviva una ricetta cioccolatosa che si sciogliesse in bocca e allo stesso tempo che potesse essere servita fredda, così mi sono venuti in mente i biscotti “Tenerezze” della Mulino Bianco (oltretutto credo che quelli al cacao non vengano più prodotti dato che sono anni che non li trovo sugli scaffali del supermercato) che d’estate mettevo in frigo facendoli diventare quasi dei cioccolatini. Bene, avevo trovato la giusta direzione, adesso mi occorreva una ricetta che si avvicinasse il più possibile alla mia idea. Ma certo, c’è la Torta Barozzi*! La mia non è la ricetta originale, ma come idea si avvicina molto: bassa, cioccolatosa e che si scioglie in bocca, ottima servita fredda!


*Un bel film dove viene mensionata e cucinata è "Solo desserts" di Kevin Connor. Mentre per avere tutte le info su questa preziosissima delizia eccovi il link del suo sito personale: http://www.tortabarozzi.it/

Torta ciocco-amarena

Ingredienti
  • 200 gr di zucchero
  • 200 g di cioccolato fondente (almeno al 70%)
  • 150 g di burro
  • 4 uova
  • 1 cucchiaio di fecola
  • 100 gr amarene sciroppate

Sciogliete il burro con il cioccolato a bagnomaria o con l’aiuto del microonde. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino a che non risulterà un composto chiaro e spumoso. 
Aggiungete la fecola, sbattete le chiare a neve ben ferma e amalgamate il tutto. 
Unite lentamente, sempre mescolando, il composto di cioccolato e burro fuso (meglio poco per volta in modo che l’uovo non cuocia). 

Versate nello stampo foderato con carta forno e cuocete a circa 180° sino a quando fuori si sarà venuta a formare una crosticina croccante e lo stuzzicadenti,  col quale avrete punzecchiato la torta, risulterà senza residui d’impasto ma comunque umido (dentro deve rimanere morbida).

Lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Aggiungete su tutta la superficie le amarene sciroppate e mettete a raffreddare in frigorifero.
Servitela bene fredda!
P.s. sono certa che anche a temperatura ambiente sarà squisita!
Buona torta cioccolatosa a tutti!!!
***Gialla***

27 agosto 2009

Basmati dei tre "ortolani"

Eccomi tornata dopo un lungo periodo di assenza, ma l’università prima e il bisogno di un po’ di relax dopo mi hanno tenuta distante dal blog, ora però torno più vogliosa che mai, ho riacceso forno e fornelli (nonostante le accuse di pazzia galoppante fatte dalle amiche) e sono pronta per un nuovo anno “scolastico” di blog, appendo il costume al chiodo e riprendo in mano libri e padelle :-p.


Oggi vi propongo un’ottima alternativa alla solita insalata di riso o al già visto tabulè.Ho scoperto ormai da un po’ di tempo il riso Basmati, lo mangio più volentieri del riso “tradizionale” Carnaroli; ne apprezzo molto l’odore ed il sapore che sanno tanto di tostatura e di posti lontani dal luogo in cui mi trovo, ogni volta che lo preparo è come se viaggiassi (no, non sono Heidi e nemmeno Pollon, non mi drogo, al massimo sniffo un po’ il cibo! Ihihih)

Basmati dei tre "ortolani"

Ingredienti

  • 3 tazzine da caffè di basmati
  • ¼ cipolla bianca
  • 50g fagiolina
  • 1 peperone rosso
  • ½ melanzana
  • scorza di ½ limone grattugiata
  • menta, olio, sale, pepe q.b.

Fate lessare il riso Basmati in abbondante acqua bollente salata. Nel frattempo fate soffriggere la cipolla tagliata non troppo fine in una padella con un po’ d’olio (il wok o similari vanno benissimo). Un volta dorata aggiungete le verdure tagliate a dadini e lasciatele cuocere per qualche minuto, facendo attenzione a mantenerle croccanti salatele solo una volta pronte.

Quando il riso sarà cotto scolatelo e unitelo alle verdure nella padella. Fate saltare il tutto per un minuto a fuoco basso. Prima di servire aggiungete un cucchiaio d’olio evo, pepe, menta fresca e scorza di limone.

Io ho servito il riso accompagnato nei singoli piatti da una fetta di melanzana e di peperone al forno.

Dato che per molti le vacanze volgono al termine vi auguro:
Buon viaggio stando fermi, odorando e mangiando a tutti!
***Gialla***

Aggiornamento del 2/11/2009: con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ciccia Pasticcia


17 giugno 2009

Cheesecake "after eight" senza cheese

Lo sapete già, a me le voglie vengono senza preavviso, si palesano senza nemmeno una telefonata e mi prendono in contropiede ( o mammina mia il mio fidanzato-mister mi sta contagiando anche nel linguaggio!!! O_o) e resta comunque il fatto che se ho voglia di mangiare e/o cucinare qualcosa devo riuscire a farlo nel minor tempo possibile è più forte di me! Ma spesso ci sono gli imprevisti, come quando la voglia di cheesecake prende in me il sopravvento e mi ritrovo regolarmente sprovvista di panna, ricotta o formaggio spalmabile (alias Philadelphia).

Questo è quello che mi è successo qualche giorno fa, ospiti a cena e voglia di preparare un dolce che potesse essere abbastanza fresco per la temperatura ormai abbastanza alta della stagione... accendere il forno proprio non mi andava, preparare una crema semplice semplice nemmeno, volevo qualcosa che comunque avesse una struttura, qualcosa che potesse avere sia una parte dura e croccante che una cremosa... pensa che ti ripensa l’unica cosa che avevo in mente era proprio la cheesecake, uffa!!!
Ma dato che sono una zuccona mi sono detta, se sono riuscita a fare una pasta frolla senza uova e con pochissimo burro (qui) posso anche riuscire a fare una cheesecake senza cheese!
Detto fatto, pronti per sperimentareeeee!!! Ma che gusto darle? Una di quelle accoppiate di sapori che adoro, ovviamente, menta e cioccolato fondente, insomma il classico gusto dei cioccolatini after eight che spesso negli alberghi fanno trovare sul cuscino del letto e che regolarmente rimangono spalmati sulla guancia di Homer Simpson.


Cheesecake "after eight"
__

Per la base:

Ingredienti

  • 230 gr biscotti secchi (130 gr galletti e 100 gr abbracci)
  • 100 gr cereali fitness miele e mandorle
  • 120g di burro
  • 2 cucchiai cacao amaro in polvere
Fate sciogliere il burro (va benissimo il microonde) nel frattempo frullate i biscotti con i cereali (questi risulteranno la parte effettivamente croccante della base) e il cacao; versate a filo il burro sciolto (il composto dovrebbe risultare come sabbia bagnata, se così non dovesse essere aggiungete un altro pò di burro, dipende anche dai biscotti usati). Trasferite il composto in una teglia a cerniera e pressatelo per bene sul fondo, dopodiché mettete in frigo per far solidificare il tutto.
Per la crema:
(Anche questa volta la ricetta del Biancomangiare della nonna mi viene in aiuto ^_^)

Ingredienti:

  • 1 l latte
  • 160 gr zucchero
  • 100 gr amido
  • 10 cl sciroppo di menta
In un pentolino mettere amido, zucchero, sciroppo di menta e a filo aggiungere il latte; mettete sul fuoco a fiamma bassa, sempre rimestando portate a bollore. Continuate a rimestare per un paio di minuti ancora sino a quando il movimento del cucchiaio lascerà la scia sulla superficie della crema e togliete dal fuoco. Lasciatela diventare a temperatura ambiente facendo aderire alla superficie della crema un foglio di pellicola trasparente in modo che non venga a crearsi la patina solida.


Ora siete pronti per assemblare la torta, ma prima di questo però tritate grossolanamente 80 gr di cioccolato fondente al 70%. Uscite dal frigorifero la base, ricopritela per intero col cioccolato sbriciolato e versate la crema nella teglia. Mettete in frigo per un paio di ore almeno prima di servire.

Per la decorazione ho usato del cioccolato fondente fuso schizzato qua e là con un pennello e della gelatina alla menta tagliata a cubetti, ma potrete anche versarla su tutta la superficie della torta. Ecco come prepararla:
___
Gelatina alla menta


Ingredienti
  • 10 cl sciroppo di menta
  • 10 cl acqua
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • Il succo di ½ limone
  • 2 fogli e ½ di colla di pesce
In un pentolino portate ad ebollizione l’acqua con lo sciroppo, lo zucchero e il limone. In seguito aggiungete i fogli di gelatina che avrete ammorbidito in acqua fredda. Versate il composto in una teglia di alluminio e ponete in frigorifero a solidificare. Sformatela e tagliatela a vostro piacere, verrà abbastanza consistente che potrete tagliarla anche con delle formine per i biscotti.
Il gusto sarà quello degli after eight, ma vi posso assicurare che di mattina, a merenda e a qualsiasi ora del giorno è sempre e comunque un piacere mangiarla!
Direi che l'esperimento è riuscito bene! ^_^
Buon "after SEMPRE" a tutti
( ricordate che niente e impossibile se ne avete voglia!!!)
***Gialla***

5 giugno 2009

Il ladro di merendine e l'Anti-Theft Lunch Bags

È mai successo che qualcuno rubasse,
a voi, ai vostri amici, conoscenti, colleghi o ai vostri figli,
la merenda?
A me e al mio papà sì.

Mi trovo all’asilo, al momento del pranzo ognuno di noi bimbi tira fuori le prelibatezze preparate dalla mamma o da chi per lei, chi la cotoletta di pollo, chi la pasta col sugo, chi le frittatine col parmigiano (iooooo) e chi oltre al classico “cibo-da-pranzo-a-scuola” esibisce orgoglioso un frutto di martorana, una pesca la forma da me preferita. Premetto che nella mia famiglia quando ci si appresta a mangiare la martorana si procede a fettine piccoline, mai nessuno di noi è riuscito o gli è stato permesso di mangiarne uno tutto intero. Quindi il fatto che quel “soldo di cacio” della mia stessa età avesse per se un intero fruttino mi fece luccicare gli occhi; tutti lo circondammo mostrando con evidenza le nostre bocche spalancate dallo stupore mentre lui agitava fiero il suo cimelio affermando che la madre glielo avesse dato come premio.
All’uscita mi aspetta mamma e io senza perder troppo tempo, da brava chiacchierona, racconto l’accaduto: “sai mamma, oggi il mio compagno ha portato un frutto di martorana, ne aveva uno tutto per lui!!!”. A questo punto la mia mamma mi interrompe e mi dice: “E tu, il tuo non lo hai trovato? Te ne avevo messo uno anch’io nel panierino, era una piccola pesca!”. A questo punto capimmo l’inganno, il mio compagno aveva frugato e mi aveva sottratto la sorpresa che la mi mamma aveva preparato per me. Da quel giorno, niente più sorprese.
Ma questo forse tra bimbi è perdonabile (insomma, io ancora lo vorrei picchiare...) Ma al mio papà è successo sul posto di lavoro. In ospedale teneva in un armadietto merendine, cracker e stuzzichini vari per i suoi spuntini, il tutto rigorosamente chiuso a chiave. Sta di fatto che, giorno dopo giorno, papà si accorge che la scorta che aveva messo da parte come una delle più previdenti formichine inizia piano piano a diminuire, si trovò dinanzi ad una tipica emergenza da “ladro di merendine” probabilmente fornito di chiave passepartout. Il ladro non venne mai beccato, ma smise di rubacchiare dopo che la vittima gli fece trovare dentro l’armadietto un bigliettino avvertendolo che ci potesse essere l’eventualità di incorrere in qualche merendina inondata di sostanze poco piacevoli per il suo intestino.

Perché vi ho raccontato tutto questo? Semplice, è stato trovato il rimedio per tutto ciò. Nel sito THINKOFTHE è possibile acquistare una busta per alimenti, l'Anti-Theft Lunch Bags, con stampate da entrambi i lati delle macchioline di finta muffa... così, chi mai ruberebbe la vostra merenda o il vostro panino ammuffito?

l'Anti-Theft Lunch Bags
l'Anti-Theft Lunch Bags
l'Anti-Theft Lunch Bags
Buona salvaguardia della merenda a rischio a tutti!!!
***Gialla***
^_^

2 giugno 2009

Vongole vestite di nuovo e premi nuovi e arretrati

Pasta con le vongole, pistacchi e menta

Mai ricettina fu più facile, veloce, fresca e stuzzicante.
“Presto, ci occorre preparare un primo veloce veloce per pranzo, ma non facciamo la solita pasta aglio e olio... Uhhh ci sono le vongole nel barattolino, si ma dai... facciamola un pizzico più particolare, ah vero!!! Ieri al matrimonio ci hanno servito i gamberoni ricoperti di pistacchi... mettiamoli anche nella pasta! Sì, ma adesso dobbiamo renderla adatta al caldo che c’è oggi, un po’ di menta fresca appena raccolta? Ottimo, procediamo!”

Ingredienti:

  • 250 gr bavette
  • 2 barattolini di vongole in salamoia (circa 190 gr sgocciolate)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1scalogno
  • Menta, sale, pepe nero, olio evo, acqua, vino bianco, pistacchi tostati e salati q.b.
In una padella fate soffriggere nell’olio lo scalogno e l’aglio, appena li vedrete “saltellare” aggiungete 10 cl d’acqua, 10 cl di vino bianco e le vongole, lasciate tirare il sughetto e correggete di sale. Nel mentre cuocete la pasta, quando manca poco alla sua cottura definitiva, tiratela fuori con un forchettone e mettetela nella padella dove state facendo restringere il sughetto con le vongole, l’amido che getterà la pasta vi aiuterà a far legare meglio il tutto.
A parte tritate grossolanamente i pistacchi, aggiungeteli alla pasta e servite dopo una bella macinata di pepe nero e della menta fresca.

È ovvio che questa pasta la potrete benissimo fare con le vongole fresche... anzi sarebbe l’ideale, ma se non si può andare dal pescivendolo, questa è la soluzione migliore!

Buona pasta veloce veloce a tutti!



*************************
@Ora vorrei ringrazziare chi mi ha donato dei premi che mi hanno fatto davvero piacere e chiedo scusa se alcuni di questi mi erano stati recapitati un pò di tempo fa, ma come avrete visto dai miei scarsi aggiornamenti, ho ripreso il ritmo serratissimo che avevo prima della laurea o.O


1) Dalla meravigliosa Unika!

Passo questo premio a:
The Greedy Doctor

2 e 3) Dalla dolcissima "Dolcipensieri"

Passo questo premio a:
La farina tra le mani


Passo questo premio a:
Croce e delizia

4) Dalla fiorita LaFRA

Prima di passarlo ad altri 8 blog la condizione vuole che si faccia un elenco di 8 cose che ci prefiggiamo di fare...
1)Riuscire a smontare la mia stanzetta in vista della stanza nuova
2)Cucinare di più
3)Dedicare un pò più di tempo al blog
4)Non stressarmi troppo dietro lo studio
5)Provare a vivere nuovamente alla giornata
6)Piantare qualche frutto o vegetale
7)Riuscire a vevere bene anche solo con me stessa e non per forza in coppia
8)Divertirmi con dei veri amici

Passo questo premio a:
  1. Exei gousto
  2. Gargantua e Pantagruel
  3. Nocciole tostate
  4. Pan con l'olio
  5. Le cuochine
  6. Velia's Cooking Style
  7. Juls' Kitchen
  8. La mia vita tra la carne
Buonissimi premi a tutti!
***Gialla***

8 maggio 2009

Sfoglie con marmellata di arance e mele alla cannella

Finalmente due minutini per scrivere e “risentirvi”!!! Si è vero è passato tanto tempo dall’ultimo mio post, dall’ultima mia ricettina e mi scuso se ancora non ho dato notizie sulla raccolta di ricette gialle, ma il tempo è stato (e mi sa che continua ad essere) TIRANNO!
Nel mese appena trascorso ho preparato esami e combattuto con varie vicissitudini, ma nulla di grave, solo situazioni che occupano molto tempo e sono felice che si siano risolte nel migliore dei modi. Gli esami non sono finiti e in realtà sono solo iniziati, ma non potevo stare altro tempo lontana dal mio e dai vostri blog (confesso però che di tanto in tanto sono passata a sbirciarvi, si proprio istanti fugaci, anche solo per rifarmi gli occhietti e vedere delle meravigliose foto di cibo che mi rallegrano sempre le giornate). Sono stata anche lontana dai fornelli. Difficile da crederlo vero? Ed invece...
Ad ogni modo, basta scuse e lagne varie, passiamo alla “sostanza” del discorso.
Ormai avete imparato a conoscermi e sapete che ci sono giorni in cui mi prende un raptus che parte dallo stomaco, sale per la gola e stuzzica il mio cervelletto, ecco, oggi è stato uno di quelli. Sarà anche che tornavano mamma e papà da un viaggio e che ormai per tradizione io e Saponetta non facciamo loro mancare qualcosa da sgranocchiare, ma sta di fatto che dopo pranzo ci siamo messe all’opera per preparare una merenda sfiziosa ed ecco che sono saltate fuori delle bellissime e buonissime (mamma conferma ^_^) sfoglie con marmellata di arance e mele alla cannella.




Sfoglie con marmellata di arance e mele alla cannella



Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia già pronta
  • 2 mele (io ho usato le fuji)
  • 6 cucchiai di marmellata di arance
  • Zucchero e cannella qb
Sbucciate e tagliate le mele ognuna in 4 spicchi, mettetele in un piatto e infornatele (se avete il microonde basteranno 2 minuti a 900 W, in alternativa per almeno 20 min a 200°C nel forno tradizionale), una volta cotte (ma non troppo, devono rimanere sode) tagliatele a fettine di circa 3mm l’una. A questo punto sdrotolate la pasta e ricavate 6 rettangoli, al centro di questi spargete un cucchiaio raso di marmellata di arance. In un piattino mescolate dello zucchero e della cannella (io mi sono regolata in questo modo: ogni cucchiaio di zucchero un cucchiaino di cannella) e passatevi, come se doveste impanarle, le fettine di mela (la quantità di zucchero e di cannella varia in base all’umidità delle mele). Siete pronti per assemblare le sfoglie, disponete le fettine sulla marmellata, ripiegate i bordi dei rettangoli verso il centro e spennellateli con un pizzico di marmellata, infornate il tutto a 200° C sino a quando non vedrete la sfoglia prendere un bel colorito caramellato.



La sfizzioseria merendosa è pronta!


Buono spuntino a tutti!
***Gialla***
^_^

Ps: voglio ringraziare di cuore Vale per il premio che mi ha dato! Grazieeeeeeeeeeeee

A mia volta lo giro a:

Virginia (Spilucchino)

Lo (Galline 2nd life)

Serena (Dolcipensieri)

Anna (Sunnypam)

Laura (L'antro dell'alchimista)

Eliana (Pain et chocolat)

4 marzo 2009

Fiori di patate "chiodati" e disgusto per gli "scopiazzatori"!



Eccomi qui con un’altra ricettina solare, facile da preparare e direi di grande effetto. In fondo non è altro che una frittata al forno, per renderla unica e particolare basta solo giocare con le consistenze e con un po’ di scenografia come avevo già fatto in questo caso quaqua ^_^

Anche questa ricetta parteciperà alla mia raccolta di ricette solariQualcosa di GIALLO”; ne approfitto per ringraziare già da ora chi mi sta segnalando le sue ricette e rinnovo l’invito a chi ancora non lo ha fatto... vi aspetto entro il 21 marzo giorno dell’equinozio di primavera!

___________


Voglio aggiungere qualcosa che mi sta dando davvero molto fastidio ed è quella di chi sta copiando le nostre ricette anche in maniera assolutamente ridicola ed infantile... mi viene quasi da dire: “se proprio dovete copiare... fatelo con classe e cercate di camuffare un minimo!” So che è una frase assurda da dire, ma davvero, dico io, già sbagliano a scopiazzare di qua e di là, ma lo fanno davvero strafregandosi di tutto e di tutti anche di quel minimo di faccia che potrebbero provare a salvare!!!
Aderisco assolutamente all’iniziativa di Stelladisale "blog uniti contro il plagio" che ci vede tutti uniti e denuncio un sito che ho appena scoperto ARELY CUCINA... sinceramente non ho avuto il tempo di andare a cercare con perizia chi altro possa aver copiato altre mie ricette, ma credo che la mia indignazione esuli dal fatto che ad essere copiate siano le mie ricette e le mie foto, l’avrei in egual misura anche se di mio non fosse mai stato copiato nulla!




Fiori di patete "chiodati"


Ingredienti (per 2 tortini):
  • 1 patata
  • 2 uova
  • 25 gr (circa) parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di pangrattato
  • 50 gr di funghi chiodini
  • Sale q.b.
  • Olio q.b.
  • ½ spicchio di Aglio
  • Prezzemolo q.b.
  • Pepe bianco q.b.
Tagliate con la mandolina posta al penultimo scatto (verso lo spessore minimo) delle fette di patata, fatele sblollentare per pochi secondi in acqua salata e poi foderate con queste due stampini da muffin imburrati lasciando fuoriuscire le punte delle fette.
Spennellatele con dell’olio e infornate per 5 min a 190° C.In un tegame mettete a soffriggere l’aglio con un filo d’olio, aggiungete i chiodini, salate e una volta cotti profumate con il prezzemolo.
Sbattete le uova con il parmigiano, il pangrattato, unite a queste i funghi, una macinata di pepe bianco e versate il tutto nei contenitori e infornate a 200°C per circa 15 min; per controllare la cottura del tortino regolatevi con lo stecchino come per le torte, se vedete che le punte di patata che fuoriescono si bruciacchiano troppo lasciate cuocere coprendo con un foglio di alluminio.

Una volta pronti potrete sfornarli e servirli accompagnati con una crema di funghi. Io avevo a casa uno di quei preparati in polvere per le zuppe, si trattava di una crema ai porcini. Ho diluito due cucchiai di questa polvere con 20 cl di latte , un filo d’olio e portato a cottura sino a quando il composto non sia diventato una crema vellutata.
Buona lotto contro gli scopiazzatori
e buona solarità a tutti (tranne che a loro)!
***Gialla***