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10 marzo 2015

Soda Bread con farina di grano duro (pane in meno di un'ora)

Soda Bread (pane pronto in meno di un'ora)


Quando ho la febbre vorrei essere come la farina che diventerà pane; lei che viene riscaldata da tiepida acqua, poi massaggiata ed infine lasciata riposare sotto morbide e calde coperte. Fin qui tutto bene, il problema è il concetto della cottura; ecco, ora che la febbre mi accompagna da 5 giorni, sto per diventare cotta e mi chiedo, chissà se prima dell'ingresso in forno, quella farina che ormai e diventata un essere diciamo vivente, provi gli stessi tremori che mi fa provare la febbre nel momento in cui vi sto scrivendo...

Lasciamo da parte l'idea di un pane che debba riposare sotto le su citate morbide e calde coperte, pensiamo invece ad uno che ha fretta, che diverrà in meno di un'ora un pane robusto, ma dal cuore morbido e che nulla abbia da invidiare a chi, per diventare tale, riposa per ore. Ecco, lui è il Soda Bread, un pane senza lievito, veloce, facile e gustoso. Ve ne avevo parlato quando vi ho presentato la sua versione con la farina integrale ed oggi vi mostro la versione con farina di grano duro (rimacinata).
Soda Bread (pane pronto in meno di un'ora)Soda Bread (pane pronto in meno di un'ora)

Ingredienti
  • 250 g farina bianca 00
  • 250 g di farina di grano duro
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 1 cucchiaino raso di zucchero (facoltativo)
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 350 g latticello (o latte vaccino)
___________________

Preriscaldate il forno a 220°C.
In una ciotola unite le farine, il bicarbonato, il sale e lo zucchero (se avete scelto di utilizzarlo); a parte emulsionate olio e latticello (o latte). 
Versate il composto il composto liquido in quello secco amalgamando poco per volta sino ad ottenere un composto morbido e un po’ appiccicoso; vi consiglio di utilizzare una forchetta e di lavorare il tutto direttamente all'interno della ciotola.
L'impasto va lavorato il meno possibile!
Ottenuto l'impasto, dividetelo in piccoli panetti (vi consiglio di compiere quest'operazione con le mani leggermente unte d'olio), infornate sino a quando in superficie non si sarà creata una crosta ben dorata e croccante.

Note:

  • la ricetta è chiaramente modificabile a vostro gusto; potrete aggiungere semi di vario genere (es. papavero o girasole), ma anche canditi, frutta disidratata, spezie, oppure utilizzare farina di Kamut, di Farro o di Segale, integrale, 00 oppure di rimacino, a voi la scelta.

Buon pane veloce a tutti ^_^
***Gialla***

23 febbraio 2014

Crostata mele e lamponi con farina integrale (senza burro!). Auguri Gialla!

Crostata mele e lamponi con farina integrale - Apple and raspberry tart with whole-wheat flour

6, questi gli anni che pochi giorni fa ha compiuto Gialla tra i fornelli
Se iniziassi a farvi l'elenco di quanti avvenimenti sono stati narrati in queste pagine virtuali, sarebbe decisamente ricco; ricco in quanto pieno di sensazioni differenti, eventi belli, drammatici, tristi e spiritosi.

Circa un anno fa, un'assidua lettrice mi disse: Gialla, che succede ai tuo post, sembri triste
Me ne ero accorta anch'io, le mie parole non si succedevano più con lo stesso ritmo incalzante ed ironico di sempre. 
Adesso, spero, e un po' lo credo, di essere tornata a farvi sorridere, perché queste pagine non devono rappresentare l'elenco di un libro di cucina, ma un piccolo luogo dove poter chiacchierare e sorridere insieme.
Ora sono decisamente felice, felice perché mi sento soddisfatta di quel che faccio, felice perché sono circondata quotidianamente da belle persone, felice perché ogni giorno mi sveglio con la carica giusta e senza sbuffare!

Sono grata alla Rete e grata a me stessa per aver aperto questo blog, perché gran parte della mia felicità e delle mie soddisfazioni personali e lavorative derivano da lui. Se non fosse stato per questo mondo fatto di ricette, foto e racconti non farei il lavoro che faccio oggi e non raccoglierei quelle sfide quotidiane che mi si presentano giorno dopo giorno riuscendo a trasformarle in momenti formativi e soprattutto positivi.

Buon BlogAnno Gialla, ora hai l'età di una bimba che impara a leggere, a scrivere e a contare.... quindi cerca di leggere sempre cose che ti fanno sorridere, scrivi racconti che rendono felici e conta, conta su tutti quelli che vogliono che tu sia sempre una persona migliore e solare! 

Per festeggiare non potevo scegliere che il mio dolce preferito, la crostata. Ho scelto di realizzarne una rustica, che sapesse di casa e soprattutto sana e velocissima da realizzare! Unico ingrediente più particolare degli atri è la farina integrale di grano duro, una delizia, rende tutto più gustoso e croccante ;)

Crostata mele e lamponi con farina integrale - Apple and raspberry tart with whole-wheat flour

Ingredienti
(tortiera da 20 cm di diametro)
  • 150g farina integrale di grano duro
  • 80g di zucchero di canna 
  • 5 cucchiai di olio d'oliva
  • 1 pizzico di sale
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 60 g marmellata di lamponi
  • 1 mela Golden

Amalgamate tra loro farina, zucchero, sale, lievito, olio e uovo sino a quando non otterrete una impasto compatto e liscio, copritelo con pellicola e mettetela in frigo per 15 minuti.

Lavate, sbucciate e tagliate a fettine molto sottili la mela Golden.

Trascorso il tempo di riposo, stendete l'impasto mantenendo uno spessore di circa 5 mm e con esso rivestite la vostra tortiera precedentemente unta (scegliete voi se utilizzare burro o olio) ed infarinata.

Bucherellate, aiutandovi con una forchetta, il fondo dell'impasto ormai posizionato e ricopritelo con la marmellata, disponete sopra questa le fettine di mele e cospargetele con un cucchiaio di zucchero di canna (facoltativo) ed infornate sino a quando la frolla non risulterà ben dorata.


Buona crostata e buoni sorrisi a tutti ^_^
***Gialla***

28 gennaio 2014

Soda Bread con farina bianca ed integrale di grano duro. Pane senza lievito in meno di un'ora

Soda Bread

Buongiorno!!! Avete passato bene il week-end? Siete sopravvissuti al tremendo lunedì? Avete iniziato diete, corsi in palestra e tutto quello che di volta in volta si rimanda a questa "tremenda" giornata?  
Io sono letteralmente massacrata dal Colpo della Strega che non ho affatto idea di come sia riuscita ad essermi procurata (ehi... smettetela di fare allusioni alla possibilità - remotissima - che io sia effettivamente una strega, rischierete di ritrovarvi trasformati in rospi!!!).

Il mio week-end, dolori a parte è stato piuttosto sereno, trascorso per la maggior parte del tempo in casa tra coccole e acquisti online (stavolta però niente aggeggini per la cucina, ma frivolezze di bellezza). 

LA ricetta di cui vi parlo oggi è nata sabato mattina uando fuori casa i scatenava un temporale tremendo, veniva quasi da pensare che ci fosse la signora del piano di sopra che tirava giù secchiate d'acqua. Insomma, il tmpo faceva schifo e in casa non c'era alcuna vogli di scendere a comprare il pane, così ho pensato al SODA BREAD, velocissimo, facile e soprattutto da fare senza sforzo fisico in quanto meno viene lavorato e meglio è, perfetto per la mia schiena massacrata!

Qualche informazione: il soda bread viene identificato il più delle volte come pane tradizionale irlandese, in realtà esiste anche la versione australiana, scozzese e serba. La sua particolarità, così come si può evincere dal nome è la presenza del bicarbonato di sodio che funge,c on l'ausiolio del letticello (o del semplice latte) e del calore da agente lievitante. Perfetto per chi come me si ritrova ad aver qualche problema d'intolleranza con il lievito di birra.
In suo onore è stata creata persino la Society for the Preservation of Irish Soda Bread seguendo il link potrete scoprire le ricette originarie e la storia di questo pane del nord.

La Rete racchiude in sé un'infinità di varianti che prevedono altrettanti tipi di farine utilizzate, la versione che vi propongo io vede l'utilizzo della farina bianca (00) in accoppiata con quella integrale di grano duro; inoltre, non ho rispettato la classica forma a pagnotta con la grande croce sulla sommità, ma ho realizzato dei piccoli paninetti, tutto ciò perché una delle caratteristiche di questo pane è quella (nella sua forma classica) di presentarsi con molta mollica, nel mio caso ho preferito rinunciare ad un po' di questa in favore della superba crosta croccante che viene a crearsi... 

PANINETTI= MAGGIORE SUPERFICIE CROCCANTE 
^_^

La ricetta è chiaramente modificabile a vostro gusto; potrete aggiungere semi di vario genere (es. papavero o girasole), ma anche canditi, frutta disidratata, spezie, oppure utilizzare farina di Kamut, di Farro o di Segale, integrale, 00 oppure di rimacino, a voi la scelta. 

Soda Bread

Ingredienti
  • 250 g farina bianca 00
  • 250 g di farina integrale di grano duro
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 1 cucchiaino raso di zucchero (facoltativo)
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 350 g latticello (o latte vaccino)
  • semi di sesamo q.b.
___________________

Preriscaldate il forno a 220°C.
In una ciotola unite le farine, il bicarbonato, il sale e lo zucchero (se avete scelto di utilizzarlo); a parte emulsionate olio e latticello (o latte). 
Versate il composto il composto liquido in quello secco amalgamando poco per volta sino ad ottenere un composto morbido e un po’ appiccicoso; vi consiglio di utilizzare una forchetta e di lavorare il tutto direttamente all'interno della ciotola.
L'impasto va lavorato il meno possibile!
ottenuto l'impasto, dividetelo in piccoli panetti (vi consiglio di compiere quest'operazione con le mani leggermente unte d'olio), cospargeteli di semi di sesamo ed infornate sino a quando in superficie non si sarà creata una crosta ben dorata e croccante.

Buon pane veloce a tutti ^_^
***Gialla***

10 dicembre 2011

Quando meno te lo aspetti: tortine di carote con farine di mais e riso


L’aria di Natale arriva; anche quando pensi che per il secondo anno di seguito non potrà esserci, lei c’è… ti coglie all’improvviso, ti rilassa e latentemente ti fa sentire un minimo in colpa per la serenità e la felicità che ti sta invadendo la mente.

Non ho mai celato la mia passione per questa festa, il mio Natale non è quello vissuto nella regola della religione, no, mi perdoni chi può sentirsi urtato da ciò, ma è quello visto con gli occhi di un bambino, con quelli di chi riesce ancora a stupirsi per le piccole cose, che rimane incantato dalle mille lucine, non è lo sfarzo, ma la magia!

Ieri è successo proprio questo, dopo pranzo, io e Saponetta stavamo sistemando la cucina quando ci accorgiamo, saltellando da un canale all’altro, che stava per iniziare uno di quei film tipici di questo periodo: luci, addobbi, sorrisi, amori smielati e chi più ne ha più ne metta. Da lì a trovarci sul divano accoccolate e strette strette sotto il plaid con vicino qualcosa di caldo da sorseggiare il passo è stato decisamente breve, sono i nostri pomeriggi natalizi e non ce li facciamo di certo scappare.

Il film termina col solito lieto fine, Saponetta è lì che dorme ed io da brava sorellina la copro e la lascio riposare; io non ho sonno e anzi mi è venuta una gran voglia di cucinare qualcosa che mi ricordi il periodo di quando ero alta poco più di un metro, qualcosa che possa lasciare in me ancora per qualche ora quella bella sensazione di essere un po’ piccola ed immersa nella magia. Mi vengono in mente le Camille, uhhh quanto mi piacevano, non le mangiai per tanti anni, anzi vennero presto soppiantate dalle Crostatine, ma il loro ricordo è sempre stato vivo nella mia mente. Ho ancora ben presente la prima volte che ne mangiai una; io, mamma, papà e micro-Saponetta eravamo nel posteggio di quello che allora era CittàMercato, avevamo appena finito di fare la spesa ed io non vedevo l’ora di assaggiare quelle strane merendine fatte con le carote che, nella mia mente, erano ancora rilegate nella categoria delle cose salate!

Ritornando a ieri, le Camille hanno due ingredienti fondamentali: carote e mandorle; niente da fare! Mandorle bandite, mi fanno riempire di puntine :/ ed io ho detto che voglio tornare bambina, mica adolescente… Che fare? Chiudo gli occhi, arriccio il naso ed invoco la lampadina, serve un’idea, occorre trovare un degno sostituto della farina di mandorle… tin! Ecco l’idea, c’è ancora il contest della mia amata (st)renna!!! Ricordate (ST)RE' CHIC la tavola di Natale secondo le (st)Renne? Sìììì, le farine di mais e riso: quella precotta per la polenta, granulosa, magari scricchiola un po’ di più, ma può dare il giusto effetto e quella di riso, più leggera, può aiutarmi a legare meglio il tutto!

Così, eccole qui: tortine di carote (non più Camille, dato che manca il sapore delle mandorle) con farine di mais e riso.


Tortine di carote 
con farine di mais e riso
Tortine chiccosamente "cornute"... o "(st)rennute"???

Ingredienti:
  • 120 g di burro 
  • 140 g di zucchero
  • 140 g di farina di mais 
  •  100 g di farina di riso
  • 150 g carote (peso netto)
  • 2 uova (L)
  • ½ bustina di lievito per dolci
Grattugiate finemente le carote che avevate precedentemente lavato e pelato. Riducete a crema il burro con lo zucchero, incorporatevi le uova e successivamente le farine, le carote ed il lievito.

Amalgamate il tutto sino a che non otterrete un composto omogeneo. Posizionate nello stampo da muffin i pirottini che preferite, in alternativa imburrate ed infarinate, e riempiteli per ¾.
Infornate a 180° C (preriscaldato) sino a quando i vostri tortini non risulteranno dorati, fate sempre la prova con lo stuzzicadenti.

Una volta freddi li ho decorati, con l’aiuto di stencil per biscotti, con dello zucchero a velo.

In teoria, vorrei partecipare con questa ricettina al contest della Cardamoma, ma mi sa che non sono più in tempo… cito: "chiunque può partecipare entro il 10 dicembre";
secondo voi vale che le dica che sto scrivendo in piena notte tra il 9 ed il 10? Che mi sto facendo le corse e che tra poco non mi ricorderò nemmeno come mi chiamo? ^_^


Buona aria di Natale a tutti ^_^
***Gialla***

24 novembre 2011

Foodbloggamente tè (o noi?) - Biscotti speziati con farina di riso e pepite di cioccolato fondente


Quando si sta bene insieme la voglia di rivedersi viene già dopo poche ore.
Nello scorso post vi ho raccontato del super incontro tra foodblogger sicule, eravamo state tanto bene durante quella domenica che già la stessa sera eravamo tutte davanti i nostri PC scrivendo che avremmo dovuto ripetere quell’esperienza.

Detto fatto, Ale ha proposto un tè a casa sua e… ci siamo subito organizzate, anche in questa occasione chi avrebbe voluto portare qualcosina da mangiucchiare avrebbe dovuto rispettare le regole “cardamomicheNIENTE GLUTINE! Ed ancora una volta il risultato dei piatti è stato sorprendente, tutto buonissimo!
Del pomeriggio che dirvi, siamo andate via solo perché le rispettive famiglie ci attendevano per la cena, ma il tempo è volato e ci siamo divertite molto, tant’è che al momento dei saluti ci siamo ripromesse di rincontrarci presto.
Lasciatemi rivolgere un pensiero a chi non c’era, alle altre sicule e a tutte quelle che avrebbero voluto esserci… preparatevi che stiamo organizzando il pulmino per l’IKEA >.<

Eccovi qualche scatto (questa volta mi sono data un po' da fare :p)


Cosa ho portato per questo incontro, altri biscotti!!! Questa volta sono stati realizzati con la farina di riso.
Appena sfornati li ho detestati, troppo friabili, mi dicevo… ma piano piano e con gli apprezzamenti ricevuti da parte di chi li ha assaggiati, ho iniziato a rivalutarli :) pare che proprio questa loro caratteristica abbia incuriosito i palati foodbloggeschi e non ^_^

E siccome qualcuno dice che io sia (st)Renna inside, anzi, proprio stR... insiede e visto che li ho anche profumati con tanto cardamomo, non posso non farli partecipare al contest della Cardamoma: (ST)RE' CHIC la tavola di Natalesecondo le (st)Renne.


È vero, non si tratta di nessuna di quelle classiche portate natalizie, ma da 7 anni io e Nannao prepariamo insieme i biscotti per le feste e questi accompagnano periodicamente il momento del dopo pasto per essere sgranocchiati, accompagnati dal tè o dal caffè, rigorosamente vicino all’albero di Natale (la prova l’avete qui, qui, qui, qui, qui e qui)
E non ultima ragione... la confezione era assolutamente (ST)RE' CHIC!!! :p 
  
Biscotti speziati con farina di riso 
e pepite di cioccolato fondente

Ingredienti:
  • 330 g farina di riso
  • 100 g burro a temperatura ambiente
  • 80 g olio evo
  • 200 g zucchero
  • 1 uovo
  • Cardamomo, zenzero, cannella q.b.
  • 130 g cioccolato fondente tagliato a coltello grossolanamente (in alternativa, gocce di cioccolato già pronte) 


In una terrina lavorate lo zucchero, il burro, l’olio e l’uovo sino ad ottenere un composto spumoso. Aggiunte la farina di riso, le spezie ed il cioccolato.

Lasciate riposare l’impasto per almeno 20 minuti in frigorifero.

Trascorso il tempo, formate delle palline grandi quanto una noce ed appiattitele con le mani. 

Infornate a 180° C sino a quando non saranno bel dorati.
Levateli dalla placca da forno solo quando saranno ben freddi, questo perché il risultato sarà quello di biscotti molto leggeri e friabili.

P.s. con questa ricettina, do ufficialmente inizio al clima natalizio che tanto amo! Ho già addobbato il blog, ora tocca alla casa :D (mamma, preparati!)

Buoni addobbi a tutti ^_^
***Gialla***

21 novembre 2011

Biscotti con farina di mais per un incontro "siculamente" speciale

«Dunque dunque», direbbe il topolino GasGas di Cenerentola, questo pacco di biscotti racchiude in sé una storia di passioni, amicizie e soprattutto risate, taaaante risate!
Era il 6 novembre ed io… ero in ritardo :( Trottorellavo per tutta casa dicendo «cavoli, cavoliiii… dove ho messo il nastro giallo… non posso fare un pacchetto carino senza il mio nastro giallo di gialla (ok, battuta pessima, ma è quello che è veramente…) !!!» Smonta qui, smonta lì… «dai che ho ancora un po’ di tempo che Nannao è ancora al campo con i ragazzini!» Niente, da fare il nastro non si trova, serve un’idea SUBITO! Tin!!! «Uhhh, posso fare la scocca con i fazzolettini come si facevano i fiori all’asilo… Yeeeehhhh!!!».

Il risultato finale lo vedete in foto, ma per chi/cosa era quel pacchetto? 
Per uno dei pranzi più divertenti e pazzi a cui si possa mai assistere: l’incontro delle foodblogger siciliane!

Alla fine io e Nannao siamo arrivati con un’ora di ritardo (:/), quello che ricordo da dopo il momento in cui la padrona di casa, StefaniaP&S, ha aperto la porta è stata una pioggia di «ciaoooo!», «io sono tizia, del blog caio», «auguriii!!!» e sbaciucchiamenti vari…
Da chi è stata causata questa pioggia?
Da Luna che dopo tante chiacchierate virtuali si è materializzata :p, Cinzia che mi ha accolta con: "i miei formaggi, dottoressa Gialla!" XDAlessandra/Ginestra e Flavia le catanesi che ci aspettano per un caffè lungo un intera giornata da prendere all'IKEA (perché  avete presente cosa potrebbero combinare delle foodblogger in un centro del genere, vero?), Giulia lei di siciliano al massimo ha la simpatia, ma credetemi che è stata una bellissima sorpresa averla con noi!, Fabiola colei che ha portato con sè un vero fotografo (suo marito) che ci ha dedicato un servizio fotografico con tanto di pose e frasi tipiche del mestiere, Stefania Cardamoma la mia meravigliosa mamma seconda, MelaZenzero un vero amore di donna... dolce dolce dolce con una bimba bellissima :), Alessandra/Essenzina la mia "vicina di spianatoia" pazzerella, Elena la nostra carinissima sposina e la terza Alessandra che purtroppo non è presente nella foto perché ha potuto essere presente a singhiozzi, ma tanto ci rifaremo domani pomeriggio ;p (questa però sarà un'altra storia!).



Ah, ricordo bene anche un’altra cosa… tra un bacio ed una stretta di mano scorgevo una certe “mamma 2 la vendetta” (la Cardamoma) che chiamava a rapporto una per una le altre blogger cercando, assolutamente in vano, di non farmi capire nulla di quello che stava succedendo (in testa sua dirmi «tu resta chiusa qua» era un escamotage perfetto er distrarmi -.-”).
Cosa stava succedendo? Si trattava della stesura del bigliettino d’accompagnamento del regalo che queste donne davvero dolcissime hanno voluto farmi per la laurea :). Regalo più che gradito ed inaspettato, un buono da spendere alla Feltrinelli, così la smetto di andare lì a leggere i libri per poi ordinarli online -.-”; piuttosto, se avete suggerimenti scriveteli nei commenti :D


Immaginateci, 13 foodblogger nella stessa stanza, tutte presentatesi con una o più pietanze (abbiamo invaso una casa!!!) e tutte super eccitate dall’incontro… ognuna a suo modo è riuscita a farsi conoscere: c’era chi è stata più taciturna ed osservava, chi fotografava, chi scherzava, chi “straparlava” (in senso buono) e persino chi ha improvvisato un balletto di danza classica degno della Scala o del bancone di Striscia la Notizia (ancora non abbiamo deciso).
Che le foodblogger riescano ad essere super esaltate credo sia piuttosto prevedibile (pensate solo di moltiplicare la verve che mettono nello scrivere i loro post per 1.000 e potrete immaginare come diventino durante un incontro faccia a faccia), ma sapete per me qual è stato il pezzo forte della giornata? Mariti e fidanzato (al singolare perché si trattava solo di Nannao); avreste dovuto vederli, tra il divertito ed il rassegnato, ma sempre e comunque perfette spalle di noi donnine; pronti a prenderci e a prendersi in giro per la loro condizione di partner di foodblogger, disposti a sacrificare il loro nome di battesimo con appellativi attribuitigli dalle consorti o autopresentandosi come «piacere, io sono il marito/fidanzato della foodblogger tizia»… meravigliosi!

Poi ci sono loro, i figli, “vittime” quasi inconsapevoli del “fenomeno foodblog”; anche loro strepitosi! I piccolissimi tanto teneri e soprattutto santi nel non essersi lamentati della mancanza delle mamme (sarà stato anche merito dei papà che sono stati con loro nella stanzetta dei giochi…), ai più grandetti non posso dire di essere stati teneri o rischio che mi picchino, ma di certo sono stati eccezionali con i loro sguardi curiosi e le orecchie attente alle conversazioni.




Il pranzo ha avuto un tema conduttore… tutto GLUTEN FREE!!! In onore della Cardamoma e del suo piccolino; proprio il pargolo n.3, come lo chiama lei, è stata un’altra delle miei gioie quel giorno, vedergli mangiare i miei biscotti con così tanta felicità e soprattutto sentigli dire che «senza glutine non vuol dire senza sapore» articolando un discorso da “grandi” (merito dell’ottimo esempio della sua mamma) mi ha davvero riempito il cuore!


Tornando a quello che ho portato io all’incontro, per i piatti delle altre blogger vi rimando ai loro blog (credetemi, vale la pena di buttarvi l’occhio), come potete vedere i biscotti erano di due tipologie, i primi fatti con farina di mais ed i secondi con farina di castagne
Oggi vi scrivo la ricetta dei primi, che per inciso sono stati decimati dalla mia famiglia prima di essere portati a destinazione… credetemi, sono assolutamente da provare!


Ancora una cosa, lasciatemi ringraziare Luna, Stefania P&S, Fabiola e Alessandra per avermi permesso di utilizzare i loro scatti... lo confesso, ho fatto solo due foto di fretta; per una volta ho lasciato da parte la fissazione per la fotografia per gustare a pieno tutte l'emozioni della nostra riunione!

Biscotti con farina di mais



Ingredienti: 
  • 400 g farina di mais*
  • 150 g burro
  • 2 uova
  • 110 g zucchero di canna grezzo
  • 80 g zucchero raffinato
  • Un pizzico di sale (circa 3g)
  • Scorza grattugiata di limone (in alternativa potete usare la vaniglia)

Impastate velocemente farina, burro e scorza di limone; sbattete velocemente le uova con lo zucchero ed il sale e aggiungete il tutto all’impasto continuando a lavorarlo sino ad ottenere una palla compatta e liscia.
Mette la frolla a riposare in frigorifero per circa un’ora; trascorso il tempo potrete stenderla mantenendo uno spessore di 5 mm e  ricavarne i vostri biscotti (potete usare taglia biscotti o altri strumenti che preferite);

Infornate a 180°  C sino a quando non saranno dorati.

*Potete usare sia quella precotta per la polenta che la fioretto :)

Trucco: questo tipo d’impasto fatto con la farina precotta non è facilissimo da lavorare perché risulta piuttosto granulosa (renderà anche il lavoro un po' più complicato, ma i granelli croccanti danno un valore aggiunto a questi biscotti). Bastano solo pochi accorgimenti per rendere il lavoro decisamente più facile: stare attenti che l’impasto sia ben freddo e stenderlo aiutandosi con la carta forno posta tra questo ed il mattarello in modo da facilitare il lavoro.


Buoni incontri a tutti ^_^
***Gialla***

26 marzo 2011

Bounty-ni


Settimana ricca di post, sarà la bella stagione, sarà che so che sta per iniziare un periodo fitto fitto di studio, sarà che mi piace stare in vostra compagnia, sarà che scrivere sul blog mi fa stare bene e che ricevere i vostri commenti, sia qui che su fb, aumenta la mia autostima di giorno in giorno :D (p.s. GRAZIEEE).

Oggi il sole fatica ad affacciare, vorrei quindi provare ad evocarlo con una ricettina che richiama gli odori dell’estate (lo so, sto correndo, siamo ancora ai primi giorni di primavera, ma che ci volete fare… io corro sempre :D).

Pronti, partenza COCCO!!!

Finalmente sono riuscita a fare il Bounty!
Nel web ci sono mille ricette, ma nessuna di quelle provate riusciva a soddisfarmi (soprattutto a livello di consistenza del ripieno) e così per caso, come per quasi tutte le scoperte del mondo, ho trovato la perfetta (per me) combinazione degli ingredienti.

Bounty-ni

Ingredienti
  • 70 gr cioccolato fondente
  • 50 gr cioccolato bianco
  • 2 cucchiai di panna da cucina (non per dolci)
  • farina di cocco q.b.

Fate fondere il cioccolato bianco (a bagnomaria o al microonde), aggiungete la panna e la farina di cocco sino a quando non avrete un impasto dalla consistenza malleabile, dovrete riuscire a dargli la forma utilizzando le mani.  Preparate le vostre palline (o, se volete rievocare la forma classica, dei salsicciotti) e una volta pronte mettetele nel congelatore giusto il tempo di preparare la copertura.

Tagliate il cioccolato fondente a pezzetti, fatene fondere i 2/3 (a bagnomaria o al microonde) e solo dopo aggiungete la parte restante facendola sciogliere col solo calore di quella fusa (questo è il mio personale modo per temperare il cioccolato evitando le striature del burro di cacao, in ogni caso potete utilizzare il metodo di temperamento che più preferite).

Togliete le palline dal congelatore e procedete a ricoprirle col cioccolato fondente; io le ho tuffate una ad una in questo e le ho tirate fuori aiutandomi con una pinza da cucina (non ho ancora gli strumenti adatti per i cioccolatini :-( ) per poi adagiarle sulla carta forno.

Terminata anche questa fase riponete i vostri Bounty-ni in frigorifero e dopo un’ora circa saranno pronti per essere mangiati ^_^


Il pirottino che vedete nelle immagini è uno dei mille regalini presenti nel premio vinto per il contest di Stefania-Arabafelice :) (grazie Stefy!)


Buon profumo di "pre-estate" a tutti ^_^
***Gialla***