27 aprile 2012

#Langhe e Roero - I Sapori nel web. Che una nuova esperienza abbia inizio!


fonte: Tu Langhe Roero
Ci siamo, domani inizierà un’altra piccola grande avventura
Alle 10.30 volerò alla volta del Piemonte… destinazione finale Alba.
#AlbaCamp
fonte: Tu Langhe Roero
Motivo? In questo momento è in corso la La Primavera della Cultura, del Gusto e del Vino che vede il territorio piemontese arricchirsi di eventi musicali, artistici ed ovviamente enogastronomici. 
Dal 29 al 1° maggio, però, si assisterà ad un evento nell’evento, la città di alba sarà “invasa” da una mandria di circa 100 tra travel, wine e food blogger per #Langhe e Roero - I Sapori nel web.

Stilettinpiazza
fonte: Tu Langhe Roero
Vi dico solo che il mio animo da Comunicatrice Pubblica è tutto in fermento; l’idea di coinvolgere i blogger, di mostrare loro il territorio, di farsi vedere attivi nella sua promozione, di far conoscere le tradizioni locali, ma anche di intrattenerli con coking class, lezioni di “passo felpato” su tacchi vertiginosi (#Stilettinpiazza) e un momento di discussione incentrato su turismo e Web 2.0 (#AlbaCamp) è davvero meravigliosa. Finalmente un ente pubblico, l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, inizia ad allargare i propri orizzonti, inizia a coinvolgere ed a sfruttare (in senso buono, ovviamente!) quelle che sono le risorse e le reti relazionali insite nel Web in modo attivo.

fonte: Tu Langhe Roero
Non posso prevedere come andrà questo week end, ma posso dirvi che le premesse sono ottime e non solo per il programma proposto o eventuali rimborsi spese per noi blogger, che definisco marginali rispetto all’aspetto che mi ha più colpito durante queste settimane pre-viaggio, ma soprattutto per l’assistenza ricevuta sia dal punto di vista di quantità e qualità delle informazioni, sia nella capacità di probem solving, veloci e fattivi! Per quel che mi riguarda mi hanno fornito in tempi brevi e in modo ineccepibile tutte le informazioni riguardo gli orari ed i mezzi per poter raggiungere Alba dall’aeroporto in cui atterrerò (arriviamo un giorno prima a destinazione, altrimenti sarebbero venuti loro stessi a prendermi) oltre che cercato la soluzione migliore per il pernottamento della prima notte (sempre per la questione di cui sopra, le altre notti saremo ospiti loro). 
Perché sono così entusiasta? Perché questo modo di gestire le relazioni, di interagire a di fidelizzare è tipico di un’azienda, ma non di certo di un ente pubblico italiano; realtà come questa non dovrebbero essere così rare, soprattutto in un territorio come il nostro che sul turismo potrebbe costruire un vero e proprio impero!!!


Al mio fianco avrò  l’ormai inseparabile Nannao che si diverte come un matto a partecipare agli incontri di foodblogger super scatenate/i.



A proposito dell’#AlbaCamp (29 aprile ore 14.30)  di cui vi accennavo prima, vi informo che sarò uno dei relatori che interverranno durante la non-conferenza; parlerò del mondo dei foodblogger, di come questi possano avere una funzione sociale, della mia esperienza e del mio ultimo studio.

Durante il week-end cercherò di tenervi aggiornati quanto più possibile, non vi garantisco la cronaca minuto per minuto in quanto voglio vivere quanto più possibile questa nuova esperienza, di certo, come dopo ogni viaggio foodbloggoso, vi rendiconterò meglio una volta rientrata in terra sicula; in ogni caso, potete seguirmi sia su Facebook (profilo o pagina di Gialla) che su Twitter (gli hashtag principali saranno: #LangheRoero2012 #Stilettinpiazza #AlbaCamp).

Non mi resta che dare appuntamento a chi potrà venire ad Alba  (non volete forse perdervi le mie paperate durante l’#AlbaCamp e le mie cadute durante la sfilata - ancora non sono tanto convinta se parteciperò... uhhh che vergogna XD - di #Stilettinpiazza) e sui social network a chi resterà a casa.

Prima di salutarvi ho da lasciare un messaggio a chi incontrerò in loco, se passo dritta, se non vi saluto ehm ho non vi ho visti (sono un po’ orba) oppure non vi ho riconosciuti (cosa altrettanto probabile :/) indi per cui… FERMTEMI VOI!!!

Buon week-end e se non dovessimo scriverci/leggerci/sentirci... 
buon 1° maggio a tutti ^_^
***Gialla***

Programma qui
Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero
Piazza Risorgimento, 2
12051 Alba (CN)
Tel. +39 (0)173 35833
E-mail: info@langheroero.it

22 aprile 2012

Torta all'arancia senza uova e burro

 Solo venerdì invocavo il calduccio e da salato mattina questo è arrivato, che meraviglia, non sapete quanto il mio umore migliori!

Questa domenica è iniziata davvero bene, il ciele quasi del tutto limpido ed il tepore che proveniva dai raggi del sole, mi hanno regalato la giusta serenità sia per lavorare che per dedicarmi alle piccole passioni che ormai mi accompagnano; così ho scritto un po’, ho letto, ho gironzolato tra i blog, ho ascoltato buona musica, ho aggiornato i miei pinterest-album con foto che mi hanno portata in un futuro magico e ricco di sogni e ho preparato un dolce, uno di quelli che “sfida”… che profuma di inverno da salutare grazie alle ultime arance del periodo.

Ormai lo avrete capito, i “dolci senza” sono una mia passione, sono il risultato di una piccola gara con quello che c’è, o meglio che non c’è, nel frigorifero e nella dispensa; e che dire poi della soddisfazione che ti danno quando vengono buoni come quelli, e a volte più di quelli, con “tutto dentro”?!?!

Mentre pesavo gli ingredienti, arrivata al momento di aggiungere lo zucchero raffinato (quello bianco che usiamo regolarmente), mi accorgo che in casa è finito o.O (mamma mia quanto si sarebbe arrabbiata la nonna che a suo tempo diceva sempre che è fondamentale esserne sempre provvisti in casa!!!); non mi perdo d’animo più di tanto, in fondo sto facendo una “torta senza”, sono pronta per reggere anche quest’ulteriore sfida! Ricordo di avere dello zucchero muscovado (quello di canna grezzo, un po’ umido, dal colore bruno e dall’odore tra la melassa e la liquirizia), lo trovo! Perfetto, ci basta – mi dico – e a questo punto posso anche approfittarne per partecipare al contest “Basta un poco di zucchero…” di Note di cioccolato (alla quale, per inciso, proprio questa mattina, avevo scritto che non sarei arrivata a postare la mia proposta XD).
Pericolo scampato, torta preparata, assaggiata e consigliata!!! Eccovi la ricetta! =)

Torta all'arancia 
senza uova e burro
Ingredienti:
  • 250 g farina 00
  • 250 g zucchero muscovado (in alternativa 210 g zucchero raffinato)
  • 300 g yogurt alla vaniglia (in alternativa bianco + una bustina di vanillina o i semi di mezza stecca di vaniglia)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 45 g olio evo (o di semi se preferite)
  • 110 g spremuta di arancia (io Tarocco)
  • scorza di un'arancia
  • un pizzico di sale
  • 1 arancia pelata a vivo e tagliata a fette (io Brasiliana)
  • 5 cucchiai di zucchero muscovado
In una ciotola mette la farina setacciata con il lievito, il pizzico di sale e lo zucchero; in un altro recipiente amalgamate lo yogurt, la spremuta d'arancia e l'olio. Incorporate quest'ultimo composto a quello secco ed aggiungete la scorza d'arancia grattugiata.
Ricoprite il fondo di una tortiera dal diametro di 25 cm con della carta forno, imburrate ed infarinate i bordi, cospargete la carta forno con i 5 cucchiai di zucchero muscovado, disponetevi sopra le fette d'arancia e procedete riempiendola con il composto precedentemente ottenuto.
Infornate a 180° C per circa 40 minuti (fate sempre la prova stuzzicadenti e ricordate che il forno deve essere preriscaldato).
Una volta cotta, rovesciatela su un'altra teglia (fate attenzione che potrebbe colarvi un po' di sciroppo che sarà venuto a crearsi durante la cottura) e passatela al grill (massima potenza) per 6 minuti così da ottenere una croccante e golosa crosticina!


la croccantezza...
...e la succulenza
Buon tepore a tutti ^_^
***Gialla***

20 aprile 2012

Risotto Zafferano e Brie

risotto zafferano e brie
Brrr... ma che fine ha fatto la primavera? 


Vedere il blog con l'header ricco di fiorellini e farfalline mi fa così strano quando fuori piove e sono stata costretta a riprendere alcuni dei vestiti pesanti :( 
Uffa, voglio il calduccio!


Mancando il tepore primaverile, la ricetta che vi propongo oggi è perfetta per questi giorni (ovviamente varia a secondo del vostro gusto e del luogo in cui vi trovate - lancio glaciali occhiate di invidia a chi in questo momento è coccolato dai 17° C in su!).
Anche oggi, come nell'ultimo post, la mia proposta è salata; amanti dei dolci prendetevela con chi ha votato contro la vostra categoria nel mini sondaggio che ho lanciato sui social network :)


Si tratta di un risotto golosissimo allo zafferano e formaggio Brie

Niente onda, ma tanta... tanta... tanta cremosità al palato e soprattutto FACILISSIMO da preparare!!! In più è giallo come il sole... magari porta bene ^_^


A dirvela tutta l'ho realizzato quest'estate ad inizio agosto con Nannao e Saponetta... e anche con la temperatura che superava i 30°C era mangiabilissimo!!!


Ne approfitto per ringraziare Stefania che mi ha mandato un po' di tempo fa questi buonissimi pistilli di zafferano :) GRAZIEEE!
Con questa ricetta partecipo al contest "Chi non risotta in compagnia..." di "Nella cucina di Ely"



Risotto Zafferano e Brie


Ingredienti (per 4 persone):
  • 5 tazzine da caffè di riso Carnaroli
  • brodo vegetale q.b. (almeno 1 l)
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 1/2 cipolla tritata finemente
  • circa 0,25 g zafferano in pistilli (oppure una bustina di quello in polvere)
  • 2 noci di burro
  • 150 g Brie
  • acqua tiepida q.b.
  • sale
Mettete i pistilli di zafferano in ammollo in poca acqua tiepida, oppure in un mestolino di brodo (più potranno stare in ammollo e maggiore sarà il colore ed il gusto che rilasceranno).

In una casseruola fate soffriggere la cipolla con l'olio; unite il riso e fate appena tostare. 

Iniziate ad irrorare il riso con il brodo procedendo poco per volta e continuando a mescolare, a metà cottura aggiungete lo zafferano compreso il liquido di ammollo. 

Quando il riso sarà cotto, a fuoco spento, mantecatelo con il burro ed aggiungete il Brie tagliato a tocchetti non troppo piccoli.

Buon caldo sole a tutti ^_^
***Gialla***

16 aprile 2012

Filetto al basilico e pepe rosa

filetto al basilico e pepe rosa

Mi sono talmente innamorata della semplicità e del gusto straordinario del filetto al basilico e pepe rosa gustato al RistoranteCalabrone, che da due mesi a questa parte mi ripromettevo di provare a rifarlo a casa.
Come vi accennavo nel precedente post, avevo finalmente trovato il pepe rosa secco… (sembra quasi essere merce rara, mentre quello in salamoia me lo tiravano dietro!).

Personalmente, l’ho trovato alla Pescheria di Catania (è il mercato storico catanese, un po’ come la Vucciria a Palermo), e con solo un euro ne ho preso un bel sacchettino (in altri negozi dove ho chiesto e dove era finito lo avrei acquistato almeno il doppio :/).

La realizzazione di questo piatto è assolutamente semplice, i suoi ingredienti segreti sono principalmente due:
1) l’ottima qualità della materia prima utilizzata (fate attenzione anche all’olio che andrete ad utilizzare, molti sottovalutano questo aspetto!!!)
2) la cottura della carne, coccolatela, lasciatela rosa all’interno, non è poi così grave mangiarla “poco cotta”.

Per il resto, aggiungete solo tanto amore ed il piatto sarà perfetto.

Io devo dire che ho ritrovato lo stesso sapore di quando l’ho assaggiato a Milano e per questo ringrazio anche il signor Alamia che ci fornisce sempre carne di ottima qualità!

Infine vi dico solo che in famiglia si sono leccati i baffi, persino Saponetta che di norma non ama l’olio a crudo; mamma ha anche aggiunto che questo piatto va inserito tra quelli da preparare quando si hanno ospiti a cena in quanto veloce, bello, profumato e gustoso… cosa volete di più!

Con questo secondo non posso non partecipare alla raccolta della mia adorata Sandra :)

Filetto al basilico e pepe rosa

Ingredienti (per quattro persone):
  • Quattro fette di filetto di vitello
  • Circa 15 g di basilico
  • 4 cucchiaini da caffè di pesto (preparato fresco, possibilmente al mortaio e con tutti gli ingredienti tradizionali)
  • Pepe rosa, sale, olio extravergine d’oliva q.b.

Cuocete la carene senza aggiungere grassi, la cottura ideale è al sangue o al limite media cottura, non di più.
Una volta cotta, sulle fette ancora calde, spalmate per ognuna un cucchiaino da caffè di pesto, salate (se gli ingredienti usati sono freschissimi e di ottima qualità potete anche non salare, il loro gusto sarà già sapido), ricoprite la superficie con il basilico spezzettato a mano, aggiungete il pepe rosa e terminate con un filo d’olio a crudo.
Servite immediatamente, lasciatevi inebriare per qualche istante dall'odore di questo piatto e gustate.

Buon profumo e gusto a tutti ^_^
***Gialla***

12 aprile 2012

Ristorante Calabrone - Milano


Una cucina che parla napoletano e piemontese, questa è quella del Ristorante Calabrone in via Maiocchi 29 a Milano.

Il locale si presenta elegante ed accogliente; l’arredamento dai colori tenui, la musica in sottofondo che profuma di Brasile al volume ideale - quello che ti permette di ascoltarla durante le pause della conversazione e che non sovrasta quest’ultima - il personale di servizio discreto, disponibile e soprattutto sorridente (nota che non guasta affatto!!!) rendono l’atmosfera ricca di tranquillità mista ad allegria.

Il menu è lì, arrotolato sul tavolo come se fosse una pergamena, aprendolo mi colpisce subito, è composto da due fogli nei quali sono presenti solo tre antipasti, due primi, tre secondi, dolci della casa (che variano in base al giorno), frutta di stagione ed otto opzioni di crudo.  Abituati a quelli chilometrici di molti altri ristoranti è un bel colpo d’occhio, quasi mi spaventa, ma è uno dei primi segni che mi fa capire quanto qui si stia attenti alla materia prima utilizzata ed alla sua stagionalità.

Questo il menu previsto per quella sera (era il 10 febbraio del 2012):
 
Alberto Roa, patron e anima piemontese del ristorante, è il perfetto padrone di casa, mi guida sulla scelta del vino da abbinare ai piatti (ancora in quel campo ho tanto, tantissimo da imparare) ed è sempre disponibile ad illustrarmi ogni portata provando ad accontentare ogni mia richiesta.


Devo essere sincera, il mio antipasto era presente nel menu, ma il mio secondo no, Alberto mi ha proposto un filetto al basilico e pepe rosa, due aromi che amo tantissimo e che quindi non potevo rifiutare.


Ma andiamo con ordine:

Fried-stuff

Il benvenuto dello chef è un misto fritto che al palato risulta piuttosto leggero.
Unico appunto è il modo di servirlo, il tovagliolino sopra il piatto fa tanto aperitivo preso velocemente; mi chiedo, non sarebbe più carino un piccolo coppo di carta?

Battuta di Fassone a coltello

Quando la carne sa di carne c’è poco da fare, il suo gusto meno viene “contaminato” da altri sapori e meglio è! Credetemi, le mie papille già al primo assaggio iniziavano a danzare!


Filetto di Fassone al basilico e pepe rosa

Prima ancora del piatto stesso, arriva il suo profumo… avete presente quando nei cartoni animati vedete il personaggio che inizia a volare chiamato da una manina semitrasparente? Ecco, questo è quello che mi è capitato con questo filetto; aspetto invitante, cottura eccellente - al sangue come da me richiesto, ma senza navigare in esso (pericolo che capita non di rado) - e prova al palato assolutamente superata. Sono restata estasiata da questa preparazione così semplice eppure così gustosa e sorprendente, sinceramente non avevo mai accostato questi tre elementi! Vi dico solo che sono andata via da lì giurando che avrei riprovato a farlo a casa (e ora che ho reperito il pepe rosa secco, lo farò sicuramente!!!).

Verdure al vapore

L’aspetto delle verdure al vapore non è mai bellissimo, mi rendo conto che possano sembrare da ricovero, ma quando sono cotte a regola d’arte, ben croccanti (non le patate ovviamente :p ) e con ancora tutto il loro sapore intatto - e queste lo erano - a me piacciono tantissimo !

Bunet con pera al vino e caramello

La prima volta in vita mia che assaggio il bunet, non ho quindi un metro di paragone, ma questo mi è piaciuto tanto ed ancora di più la pera che lo accompagnava, succosa, golosa ed allo stesso tempo rinfrescante!


I piatti che vi ho brevemente descritto sono semplici, mi rendo conto che piano piano la comunicazione culinaria ci sta spingendo verso modelli sempre più strutturati e ricchi di ingredienti a volte improbabili, ma non mi stancherò mai di dirlo, per me (ma anche per tanti altri), la buona cucina parte dalle cose semplici, dalla materia prima e solo dopo vengono tutti gli “artifizi”.
(P.s. chiedo scusa per le foto, ma con la luce soffusa il cibo fotografato non rende :/)

Finita la cena ho l’onore di conoscere l’artefice dei piatti che ho potuto gustare, Gino Parlato, napoletano verace, è lo chef per definizione; geloso delle sue ricette, ma disposto a condividerle nel momento in cui ti mostri voglioso di imparare. Una persona davvero simpaticissima che mi ha fatta divertire tanto con i suoi aneddoti tra il culinario ed il mondano. Se avrete il piacere di provare i suoi piatti, chiedete di lui e vedete di presentarvi, ne vale davvero la pena!!!


Questa è stata la mia piacevo esperienza al Calabrone, io, dal mio punto di vista, posso solo consigliarvelo, se siete già stati lì, fatemi sapere come vi site trovati, se ancora non avete provato la loro cucina e vi ho incuriositi favevi un saltoandate, provate e datemi le vostre impressioni.

Buona mangiata in quel di Milano ^_^
***Gialla***

Info
Indirizzo: Via Maiocchi, 29 - 20129 Milano 
Telefono: 02.20241973 
Fax 02.20241973

5 aprile 2012

Una Mud Cake per il mio papà, ovvero "torta al cioccolato fondente due la vendetta"!

Mud Cake
Quando hai l’imbarazzo della scelta su cosa scrivere nel prossimo post la sensazione è stranissima, un misto tra euforia ed incasinamento mentale, se poi sono tutti possibili post che ti piacciono tanto, beh, il caos sale alle stelle!

Per fortuna c’è sempre Facebook che mi viene in soccorso0, basta un piccolo sondaggio tra profilo personale e pagina del blog ed ecco che esce fiuori l’argomento da trattare; in effetti il risultato era quasi scontato, i miei fb amici e fan sono stati chiamati a scegliere tra: a) pensiero sull'essere foodblogger, b e c) ricettuzza semplice e veloce oppure golosamente vastasa; potevano non scegliere quest’ultima???

In ogni caso le richieste vanno accontentate (tanto gli altri due post ve li propinerò dopo!), eccovi quindi la Mud Cake realizzata per il compleanno del mio papà e col preziosissimo aiuto della mia sorellina Saponetta (chiamala sorellina a 22 anni XD).

Perché la “torta di fango” celeberrima in USA? 
Due i motivi fondamentali:
1) abbiamo ancora la casa sotto assedio, la ristrutturazione va avanti già dal 4 febbraio, anche se, udite udite, la cucina è pronta e vanno montati solo i mobili; la Mud Cake è perfetta per sporcare ciotole e ciotoline il meno possibile e non necessita di chissà quali decorazioni e farciture

2) papà è un’amante del cioccolato fondente e delle “cioccolosità”, ve ne avevo parlato quando ho realizzato la torta per i suoi 60 anni; essendo un mattoncino di cioccolato, questa torta era altrettanto perfetta :D

Piccola specifica: o l’amate o la odiate o ve la personalizzate :D
Mi spiego, non ha nulla a che vedere con una torta soffice, in Sicilia diremmo che è un “chiummo”, un vero e proprio “pastone”, che però si scioglie in bocca facendovi assaporare il gusto del cioccolato quasi come se stesse mangiandone un pezzetto di tavoletta.
Quando dico di personalizzarla mi riferisco a quello che hanno fatto mamma e papà il giorno dopo i festeggiamenti: la prima l’ha inzuppata con del semplice latte, il secondo ha osato di più (è lui il vero esperto degli “intrugli” in famiglia!) ha aggiunto anche il caffè oltre al latte :D

Vi lascio con qualche scatto, o meglio, autoscatto dello spegnimento della candelina e con la ricetta ^_^
Perché siamo una famiglia "seria"!
Ingredienti:

  • 200 gr burro
  • 200 gr cioccolato fondente
  • 200 gr zucchero
  • 250 ml latte
  • 200 gr farina
  • 1/2  bustina lievito per dolci
  • 70 gr cacao amaro
  • 2 uova

Sciogliete il burro col cioccolato spezzettato (potete usare sia il microonde che il metodo a bagnomaria).
Sbattete leggermente le uova ed incorporatele al cioccolato fuso col burro (attenzione che non sia troppo caldo, se così fosse aspettate qualche minuto o rischierete di cuocere le uova).
Aggiungete lo zucchero, il latte, la farina, il cacao ed il lievito.
Amalgamate bene il tutto facendo attenzione a non lasciare grumi,
Imburrate ed infarinate oppure “cartafornate” una tortiera (io ne ho usata una alta del diametro di 15 cm) e preriscaldate il forno a 170° C.
Versate il composto precedentemente realizzato nella tortiera ed infornare per circa 55 minuti (è il tempo che ha impiegato la mia in  uno stampo stretto e alto).
 Per la decorazione ho optato per una glassa al cioccolato lucida (quella della Setteveli per intenderci) della quale vi parlerò più in là, merita un post tutto suo, e per un bel fragolone.
Potete accompagnarla anche con della ganache, del cioccolato fuso o della panna montata o semi-montata. A voi la scelta! :)

Buona immersione nel cioccolato fondente a tutti ^_^
***Gialla***