10 giugno 2011

Gente del Fud... ARRIVIAMO!


Buon pomeriggio, manca ormai poco, la valigia è già chiusa e io aspetto Nannao che passi a prendermi per andare al porto… dove andiamo? Questo fine settimana saremo a “Gente del Fud”, incontro organizzato dal Pastificio Garofalo. Saremo un bel numero di foodblogger (più gli accompagnatori/rici "infiltrati" :p). 

Non vedo l’ora di arrivare, chissà che bello ritrovarci tutti, chissa che faccia avranno quelli che non ho ancora mai visto in foto… darò un volto a chi invece immagino ancora come il logo del blog di riferimento ^_^

Quando arrivò l’e-mail d’invito pensai dapprima ad una sorta di pubblicità, nulla di reale, poi lessi meglio, capii di cosa si trattava (nei limite del possibile, dato che ancora dobbiamo scoprire molte cose… tra cui il kit di benvenuto che ci hanno detto troveremo al nostro arrivo e il super progetto top-secret che ci sarà svelato solo domenica… uffiiiii sono una papera curiosissimaaaaaa!!!) e risposi entusiasta all’invito. Contatto Nannao… “ti va di venire?” Pensavo rispondesse “Picche!” e invece tuonò “Siiiii!”… secondo me già gustava le bontà della costiera… :p

Ora non ho il tempo di postarvi l’ultima mia fatica, ma vi anticipo che questa settimana ho preparato la terza torta decorata con la pasta di zucchero. La forma è stata quella di un campetto di calcio; purtroppo però le proporzioni campo/giocatori non sono state il massimo, ma sono stata vincolata dalle dimensioni del forno nuovo che per ora sta sostituendo quello ufficiale il cui motorino ha pensato bene di non volerne più :/  
Il sostituto, nonostante le dimensioni ridotte (ho avuto un momento di “panico” dopo che ho appurato che la teglia che avevo meravigliosamente imburrato ed infarinato ad arte non entrava in nessun senso), fa comunque il suo dovere, anzi, a dirla tutta, funziona meravigliosamente, soprattutto per le torte, dato che non è ventilato (il defunto lo era e la ventilazione non si poteva omettere). Devo dire che il pandispagna è venuto sofficissimo, per farvelo capire, quando appoggiavo la mano e schiacciavo faceva chaf chaf :D

Per le foto e per la ricetta vi rimando al prossimo post… spero presto, ora scappo!!!

Ah dimenticavo, per chi è di Palermo, da lunedì 13 giugno sarò ogni mattina dalle 8.30 alle 13.30, sino al 31luglio, alla scuola calcio G. Galilei per il “Gioco d’estate”. La struttura ospiterà bambine e bambini, e ragazzi e ragazze, dai 5 ai 16 anni. Li intratterremo con tutti i giochi possibili e immaginabili, da quelli di squadra con gli sport più conosciuti come calcetto e pallavolo, a giochi di abilità motoria, non mancherà anche il momento della manualità, del ragionamento, dell’acqua (:p) e ovviamente quello della MERENDA!
Ci divertiremo come i matti… io la prima, ne sono certa ^_^
(Per altre informazioni chiamate lo 091 201280 o passate a trovarci in Via Galilei Galileo, 96; pagina evento FB)

 Buon viaggio a me, a chi verrà a Sorrento, a chi partirà per i fatti suoi e buonissimo week end a tutti coloro che resteranno in panciolle o a lavoro ^_^
***Gialla***

2 giugno 2011

Sofficiosa al limone e amarene



Eccoci al primo e unico ponte del 2011 e io me lo voglio godere tutto!!!

Oggi Nannao mi ha portata a Mondello (chi conosce Palermo sa bene che è la zona balneare per eccellenza), un panino (più correttamente uno e mezzo :p) e una bella passeggiata sul lungomare condita da un cono gelato gigante J; un pisolino a casa col venticello fresco che ci solleticava e una full immersion nelle dance anni ’90 che tanto mi mancano J
Insomma, finalmente una giornatina tutta nostra, le previsioni ci avevano scoraggiati un po’, “pioggia e nuvole” – dicevano – e invece… mi ritrovo con le braccia bruciacchiate a strisce :/, ma felicissima :D

Adesso però bando alle ciance e passiamo alla ricetta. Oggi vi propongo una torta soffice soffice… La mia “Sofficiosa al Limone e Amarene”. Sono partita dalla classica “sette vasetti”, ma l’ho modificata un po’, eccovi gli ingredienti ed il procedimento:

Sofficiosa al Limone e Amarene 


Ingredienti:

  • 3 uova
  • 1 vasetto di yogurt bianco (varianti: agrumi o ciliegia)
  • 2 vasetti di zucchero (+ quello per il fondo della tortiera)
  • 3 vasetti di farina
  • ½ vasetto di olio evo
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 stecca di vaniglia o 1 bustina di vanillina
  • Un pizzico di sale
  • Scorza grattugiata di 1 limone
  • 4 cucchiai di marmellata di limone
  • 1 confezione di amarene sciroppate (circa 100 gr)


Versate lo yogurt in una terrina, sciacquate il vasetto ed asciugatelo così da poterlo usare come unità di misura per gli altri ingredienti.

Aggiungete allo yogurt lo zucchero, le uova, i semini della stecca di vaniglia (o la vanillina) e l’olio, mescolate il tutto per bene e unitevi il sale, la farina e il lievito.

Quando il composto sarà ben amalgamato potrete aggiungere la scorza di limone e la marmellata.

Ricoprite la tortiera con la carta forno, cospargete il fondo con 3/4 cucchiai di zucchero, disponetevi sopra le amarene sgocciolate dal loro sciroppo (se volete potete aggiungere un paio di cucchiai di questo all’impasto della torta) ed in fine versate il composto, infornate a 160°C e per circa 35 min. (aiutatevi sempre con la prova dello stuzzicadenti).

Una volta cotta, rovesciate la torta e passatela 2-3 min. al grill così da far caramellare un po’ di più lo zucchero (se volete potete saltare quest’ultimo passaggio).



Buona “sofficioseria” a tutti ^_^
***Gialla***

28 maggio 2011

La cubbaita (o giuggiulena) e un libro da consigliare


Buongiornissimooo!!! 
Miei cari e mie care blog-amanti, mi sa che mi sto abituando ai nuovi ritmi, certo la sera arrivo cotta, ma sto ingranando. Mi dispiace solo non riuscire ad aggiornare il blog tanto spesso quanto vorrei. Mi perdonate, vero? In fondo ogni giorno pubblico sempre qualcosina su SiciliaOnLine e chi mi segue su fb lo sa molto bene (vi riempio di link!!! U.U).

Che il tirocinio stia andando bene ormai non è più un mistero. Posso dirvi però che sono sempre più innamorata del metodo di studiare la storia attraverso la cucina.

Ahhh a proposito!!! Ho da consigliarvi un libro che ho letto per la tesi, l’autore è Massimo Montanari, docente di Storia dell’Alimentazione, e il titolo è “Il riposo della polpetta”. Il libro racconta aneddoti che girano intorno ad alimenti, riti conviviali, pratiche e usi dello stare in tavola… il modo in cui scrive Montanari è davvero scorrevole e accattivante, i paragrafi sono brevi,  ma ricchi d’informazioni, che dire di più… adoro questo autore, ho altri tre suoi libri in programma :D Poi vi saprò dire anche su quelli.




La ricetta di oggi ha un legame con le mele caramellate che avevo postato un po’ di tempo fa. Anche in questo caso si tratta di qualcosa di dolce da preparare davvero in poco tempo, di grande effetto e abbastanza facile da fare, basta solo qualche accorgimento!
Inoltre è uno di quei dolci "divertenti" da mangiare in compagnia! 
Perché divertente? Siete mai riusciti a mangiare qualcosa di molto duro senza fare buffe espressioni, senza spalancare e storcere la bocca come se foste un cagnolino alle prese col suo osso o senza arricciare il naso e strizzare gli occhi per lo sforzo? Io no!


Sto parlando della CUBBAITA o GIUGGIULENA, anche stavolta è un articolo che ho pubblicato su SiciliaOnLine






Non ricordo carretto, furgoncino, bancarella o tavolino di dolciumi che non la abbia in bella vista.
Molte famiglie siciliane la preparano durante ricorrenze ben precise: Festa dei mortiNataleSan GiuseppePasqua o per le feste patronali. La mia no, la mia la prepara quando c’è voglia di un dolce facile, veloce e divertente. Perché divertente? Beh, siete mai riusciti a mangiare qualcosa di molto duro senza fare buffe espressioni, senza spalancare e storcere la bocca come se foste un cagnolino alle prese col suo osso o senza arricciare il naso e strizzare gli occhi per lo sforzo? Io no!
Ecco, la cubbaita o giuggiulena è un dolce godurioso, ma, come dice Camillerinel suo Elogio della cubaita dell'Antico Torronificio Nisseno” , anche da meditazione, perché non va aggredito, va lasciato ammorbidire tra le labbra.
Si tratta di un dolce dai pochi, pochissimi ingrediente, la tradizione lo vuole composto da zucchero, miele, semi di sesamo e mandorle. Il nome di questo dolce varia a seconda della zona della Sicilia in cui ci si trova. Nella parte orientale viene chiamato giuggiulena, mentre in quella occidentale cubbaita. Entrambi i termini sono di origine araba, il primo deriva dalla parola giolgiolan o giulgiulan che significa sesamo, mentre il secondo da qubbaytovvero mandorlato.
In realtà non si tratta di una preparazione esclusivamente siciliana, infatti troviamo questo dolce anche in altre parti d’Italia, per esempio in BasilicataPugliaToscanaPiemonteLombardia, ma anche fuori come a Malta. Cambia il nome e qualche ingrediente, ma la tecnica e la sostanza resta sempre la stessa. Anche i dizionari italianiriportano diverse trascrizioni: la parola araba identificata è a volte qubbayta, altre qubbiyat, altre ancora qubbiat e perfinoqubbajt , mentre le traduzioni sono cubaitacubbaitacubarlacopatacupita copeta (ogni variante ha la sua).
Una differenziazione che ho trovato è quella fatta dall’ Associazione dell’Accademia della Cucina Siciliana:
“(…)la Cubbaita (Qubbayt), ossia, un dolcissimo torrone di miele con semi di sesamo e mandorle; (…) la Cupita o meglio Copata: torrone molto duro confezionato in grossi pani, a base di nocciole, albume d'uovo, zucchero miele ed amido”.
Quel che importa è che ognuno è in grado di poterla fare a casa propria e gustarla in compagnia, da solo, all’aperto e al chiuso. Presentandola in eleganti vassoi, in barattoli di vetro o, come racconta sempre Camilleri, tenendola dentro al cassetto del comodino per mangiarla prima di andare a letto o nella tasca
Durante lo studio fatto per rintracciare le origini della cubbaita mi sono resa conto che ne esistono varie versioni anche nel resto d’Italia e  non solo, perfino a Malta… voi lo conoscete sotto altre vesti? Qual è la vostra versione? L’avete già pubblicata(per le/i blogger)?




La Cubbaita o Giuggiulena



Ingredienti:
  • 250 gr zucchero semolato
  • 60 ml miele mille fiori
  • 150 gr semi di sesamo
  • 50 gr mandorle con la buccia
  • Un limone o dell’olio di semi
In una padella antiaderente mettete lo zucchero ed il miele e lasciate sciogliere sino a quando non avrete più grumi e il composto risulterà liquido e dorato (attenti a non farlo bruciare, appena spariranno i grumi spegnete il fuoco).
Aggiungete i semi di sesamo, le mandorle e mescolate bene.
Versate il tutto su un piano, l’ideale sarebbe farlo su uno di marmo leggermente unto, ma se non ne siete in possesso fate come me, utilizzate un foglio di carta forno e posizionatelo possibilmente su una tavola di legno. Per stendere la cubbaita potete usare una spatola unta o posizionarvi sopra un altro foglio di carta forno e procedere col matterello, in alternativa tagliate a metà un limone, infilzatelo con una forchetta dalla parte della buccia e passatelo sulla superficie del composto, così facendo darete aroma e luciderete maggiormente la superficie. Per lo spessore calcolate tra i 5 mm e 1 cm massimo.
Una volta fredda potete tagliare i pezzi, la tradizione li vorrebbe romboidali. Durante questa fase fate attenzione, lacubbaita risulterà piuttosto durra, per esperienza personale vi posso dire che non servono grandi coltellacci, basta un coltello dalla lama sottile e ben affilata, non serve nemmeno che facciate un taglio completo, vi consiglio di tracciare un solco e poi rompere con le mani.


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Quasi dimenticavo, guardate un po' cos'è arrivato un paio di giorni fa a casa mia... 
Si tratta di un pacco inviatomi dalla Colussi Group. Sono stata selezionata come "degustatrice".
Degusterò e vi farò sapere :p

Aspetto le vostre risposte sulla vostra versione della cubbaita.
Buona sgranocchiata a tutti ^_^
***Giala***

20 maggio 2011

Quiche con crema alla birra



Buon pomeriggio! Anche oggi la palpebra cala, stamattina ho fatto una bella ricerchino su fragole e fragoline, ancora mi manca qualche elemento, ma presto avrò finito l’articolo sulla “Fragolina di Ribera" :D
Anche se si tratta solo di tirocinio, sono davvero contenta di come mi stia andando, io ce la sto mettendo tutta!

Ora però vi scrivo riguardo un altro lavoro, ritorno a parlarvi della collaborazione col blog Birra Gusto Naturale. È stata pubblicata proprio ieri la seconda ricetta di questo nuovo ciclo: "Quiche con crema alla birra".


Si tratta di una quiche profumatissima  molto gustosa. Sarò sincera, mentre la peparavo ero piuttosto timorosa della resa, avevo accostato birra e radicchio, due elementi abbastanza amari e non ero certa che gli ingredienti dolci che avevo aggiunto riuscissero ad equilibrare il tutto… e invece… una bontà, davvero
La crema alla birra mi ha davvero soddisfatta, tanto che mi sa che la userò in altre preparazioni!

Guarda la video ricetta



Ora vi saluto, questo fine settimana è ricco di impegni, tra poco scenderò per la messa del trigesimo dalla morte del nonno, domani sarò in un agriturismo a Ficuzza con la mia famiglia e domenica a Favignana per andare a portare un fiore sulla tomba del nonno.

Tanti baciuzzi
***Gialla***