28 gennaio 2013

"E bravo il pollo!" Chicken Nuggets speziate senza glutine

 Chicken Nuggets speziate senza glutine - Spicy Chicken Nuggets gluten free

"E bravo il pollo!" quante volte in questi ultimi mesi ho sentito pronunciare questa frase da una vocina acuta e squillante. Quella stessa vocina che proprio ieri mi ha detto: "sai che è morto papi?".

Quando un bimbo ti dice una frase così nel modo più candido e semplice possibile, pur trattando un argomento così tremendo e triste, ti rendi conto che riuscire a parlare della morte, o meglio, non saper come parlarne è qualcosa che appartiene solo alla sfera degli adulti. Noi che ci formalizziamo, che balbettiamo, che non ci facciamo sentire perché non sappiamo che dire e loro, i piccoli, che sorprendentemente, ma anche no, sanno darti la carica ed il conforto che forse non ti aspetti. Pensi che debba essere tu a doverli sempre tenere per mano ed indirizzarli, tu genitore, parente o amico e invece no... a quel punto tu puoi solo stringerli, ma non troppo sennò sbuffano, e provare a fargli vivere l'ennesima giornata piena vita che si meritano.

La ricetta di oggi è dedicata a Tortellino e Finestrino, due ometti speciali che accompagnano le miei giornate facendomi sorridere, crucciare (quando fanno i capricci) e divertire... loro che amano tanto le scoperte quanto il Mc Donald's, che sanno bene che  si deve mangiar bene e che lì ci si va una volta ogni tanto; loro che mi hanno fatto rivivere l'esperienza surreale delle divisioni a 2/3/4/1000 cifre, le coniugazioni dei verbi, i problemi in stile "la mamma va al mercato" o "ci troviamo in una stanza a forma esagonale O.O", l'analisi grammaticale e logica, i giochini con i numeri (sapete quanto fa 2+2? Pesce... è ovvio! ;p) e tutti quegli aspetti di conflitto interiore che provi quando devi fare i compiti ma proprio non ne hai voglia.

Sulle nuggets dei fast food se ne sentono di tutti i colori, su youtube è possibile visionare tanti video di denuncia più o meno veritieri; lo stesso Jamie Oliver, chef inglese, ha provato a far convertire dei bimbi a quelle fatte in casa... fallendo :/ 
Personalmente non mi sento di condannare, né tanto meno di mettere alla gogna nessuno solo perché contengono ossa frantumate, mi chiedo, non seguono forse lo stesso principio della pasta d'acciughe? Di certo, però, posso dire che quelle fatte in casa sono buonissime, facilmente personalizzabili, veloci e divertenti da preparare anche in compagnia di bimbi curiosi e dinamici :)

25 gennaio 2013

Il pan d'arancio della nonna di Gabriele per "Le arance della salute - AIRC"

Cake: Pan d'arancio

Si può odiare una mallattia con tutti sé stessi? Assolutamente sì! 
Vedete, col papà medico, ho sentito racconti di ogni genere, malattie tremende, ma curabili e altre... altre che non ti lasciano scampo sin dal primo momento che invadono il tuo corpo. E poi, poi ci sono quelle che si insidiano subdolamente, che quando ti danno dei segnali in realtà non ti dicono "sono arrivata", bensì "sono cresciuta e sono più forte che mai". Il cancro rientra esattamente in questa categoria. È una bestia che odio e che disprezzo. Ha portato via troppe persone a me care ed è sempre più frequente che mi ritrovi a parlare con gente che ha vissuto esperienze simili alle mie. Ormai sapete bene che ogni qual volta ne ho la possibilità vi parlo dell'importanza della prevenzione, ma non  va trascurato nemmeno l'aspetto della ricerca, senza questa, fare prevenzione risulterebbe un'azione sterile


 Sabato 26 gennaio torna nelle piazze di tutta Italia (qui gli indirizzi) l'appuntamento con l'AIRC e "Le Arance della Salute"; è ovviamente un incontro simbolico che prevede l'altrettanto simbolico contributo minimo di 9.00 euro che vi darà diritto a ricevere in cambio una rete contenente 2,5kg di arance rosse di Sicilia di qualità e provenienza garantite ed un numero speciale del periodico "Fondamentale" con consigli e ricette per una sana alimentazione. 

Quest'anno l'AIRC è affiancata, tra gli altri, da  La Cucina Italiana e dallo Chef  Moreno Cedroni con le sue ricette della salute.

Anch'io voglio contribuire con una ricetta... sì è un dolce, ma genuino e soprattutto ricco di vitamina C :)
Si tratta del Pan d'arancio la cui ricetta venne donata dalla nonna di un mio compagno della scuola elementare, Gabriele, alla mia mamma - di seguito la prova ;)
Ricordo quel giorno come fosse ieri!!!


Questa la ricetta scritta da mamma...


... e questi siamo io e Gabriele ;p

21 gennaio 2013

Riciclo-ricetta: dolcetti di panettone al cacao

Riciclo-ricetta: dolcetti di panettone al cacao

Le feste natalizie sono belle che passate, ormai si inizia a pensare al Carnevale... ma in quanti di voi  si ritrovano a fare i conti con panettoni avanzati?
Qui ne abbiamo ancora un po' in giro per casa. Qualche giorno fa, ci siamo ritrovati con due pacchi smezzati ed è stato allora che ho pensato di sperimentare una riciclo-ricetta, un modo per rivitalizzare quel panettone che ormai aveva stancato i più. 
Così è bastato qualche ingrediente goloso ed in pochi minuti... ecco pronti dei golosi dolcetti che profumano di panettone, canditi e cacao!


14 gennaio 2013

Parigi a Capodanno? No grazie, meglio prima o dopo!

Mi sono resa conto che ogni volta che parto, ogni volta che visito un luogo nuovo, questo non mi rimane impresso per quel che di base ha da offrirmi; mi spiego meglio, non sono i suoi monumenti, il suo paesaggio o le sue luci a far sì che mi rimanga nel cuore, bensì le esperienze vissute lì.

Sono tornata a Parigi dopo 13 anni… è bella, ricca, ricchissima di storia, un po’ sporca di tanto in tanto (vedi metropolitana e vicoletti), ma affascinante; per certi aspetti romantica, per altri decisamente commerciale. Un po' tutto quello che si trova in ogni grande metropoli. 


Di certo, però, non è il luogo migliore dove passare il Capodanno.

Nonostante sia piena di turisti anche in questo periodo, il comune non organizza assolutamente nulla per le strade, non un gioco di fuoco, non un intrattenimento musicale, luminoso o di altro genere. Nulla! O meglio… di organizzata c’è solo la polizia in assetto antisommossa che regala sensazioni tutt'altro che romantiche.

Moltissimi negozi optano per la chiusura anticipata e spesso restano chiusi anche i primi giorni dell'anno per inventario. I supermercati però restano aperti sino a cena e alcuni anche sino alle 22/23.

Abbiamo deciso di non cenare al ristorante la sera del 31, volevamo goderci la serata passeggiando per le strade illuminate... il nostro cenone è stato un ottimo (davvero, senza ironia) panino mangiato per strada tra il Louvre e l'inizio degli Champs-Elysees, ben condito, saporito e a buon prezzo (5 €).

...e per completare il nostro "cenone"... dolce e caffè da Paul ;)

Avevamo intenzione di passare la mezzanotte agli Champs-Elysees, ma quando abbiamo visto che non veniva a formarsi nessun punto di aggregazione ci siamo spostati alla Tour Eiffel… siamo arrivati lì che mancava un minuto alle 22. 


Non si capisce se sia vietato o meno stappare champagne (o altro, per carità) in strada... la polizia chiede di non farlo solo a soggetti dall'aspetto poco raccomandabile e non dice nulla ad altri :/

Come molti di voi sapranno, ogni ora la torre s’illumina a festa, scattano le 22, inizia a scintillare con miriadi di lucine bianche e giù la grande folla esulta… scattano le 23, ricomincia a scintillare e la folla riprende ad inneggiare… scattano le 24 (notate bene, senza alcun conto alla rovescia) e… succede esattamente la stessa identica cosa delle due volte precedenti, non una luce di più, non un’esultanza maggiore!

Io e Nannao, però, abbiamo comunque esultato, fatto gli scemi abbozzando un mini balletto e stappando la nostra bottiglia di champagne in miniatura ;)


 Una sorpresa, però, il comune ce l’ha fatta…

Premessa, la frequenza dei treni è decisamente scarsa dopo la mezzanotte così ci si ritrova ammassati e coinvolti in scene da "siamo tutte sardine" non proprio piacevoli, anzi... 

Prendiamo il primo treno (RER A), riusciamo a raggiungere quasi indenni (non vi nego che ero piuttosto spaventata dalla condizione critica di viaggio durata per fortuna solo un paio di fermate) il punto di coincidenza per prendere la metropolitana ed il relativo treno che ci avrebbe condotti in albergo (Passage Jouffroy - Boulevard Montmartre); è l’1.35 di  notte, arriva il nostro treno, ma è impossibile entrarvi perché la gente è quasi schiacciata sui finestrini, non abbiamo nemmeno il tempo di dire "vabbè, aspettiamo il prossimo" che una voce annuncia, esclusivamente in francese, che non vi saranno più treni verso la zona nord della città

Morale della favola: abbiamo camminato per esattamente 59 minuti sotto la pioggia torrenziale! E menomale che gli ingressi di ogni fermata della metro erano sormontati da cartelloni che informavano a festa che la città avrebbe garantito treni gratuiti tutta la notte e precisamente dalle 17 del 31 dicembre alle 12 dell’1 gennaio: 
"Des métros, des bus, des trains et des RER circuleront cette nuit-là et leur accès sera gratuit du 31 décembre 2012, 17 heures, au 1er janvier 2013, 12 heures"
(il volantino distribuito in metro - letto solo online qualche giorno dopo perché mai trovato - avvertiva che dalle 2.15 alcune linee non avrebbero prestato servizio... peccato che la soppressione è avvenuta prima del previsto e su linee maggiori di quelle indicate!)

Altra nota dolente del passare il Capodanno a Parigi è quella di riuscire a trovare un ristorante aperto per la sera dell’1 gennaio… impresa davvero ardua! A nostra disposizione, nel  quartiere degli Champs-Elysees (nota: non siamo andati a vedere se i super ristorati di lusso fossero aperti… quelli per noi sono chiusi in qualsiasi momento dell’anno ;p), solo due ristoranti cinesi e uno italiano! 

Continua...

Buon anno a tutti e 
a presto col resto del racconto delle nostre giornate a Parigi!
***Gialla***