Tornata da una magnifica, anche se stancantissima, esperienza…
Tutto iniziò a metà marzo quando a quella pazza di mia cugina e alla mia sorellina venne in mente di andare a Campovolo (Reggio Emilia) per il concerto di Ligabue. Quell’uomo, le sue canzoni, la sua musica e i suoi testi mi piacciono da matti, ma non sino al punto da fare una pazzia del genere… tutta quella gente, il viaggio, la fatica, la concomitanza con lo studio sfrenato per la tesi… nono… “Non si può fare!” risposi.
Sono una tosta, non mi faccio corrompere io…
Ehm… non è veroooooo ç_ç
A farmi crollare, solo un paio di settimane dopo, fu la faccia di mia sorella spiaccicata sul vetro della cabina doccia accompagnata dalla seguente frase: “e poi chi mi da una caramella appena caduta sul prato per farmi rimettere in piedi dopo che svengo per la calca?”-.-"
E così: compra i biglietti, cerca una soluzione per giungere a destinazione, convinciti che non è una pazzia assoluta, armati di “santa buona pazienza” e PARTIIIIIIIII… CAMPOVOLO 2.011 ti aspetta :D
Ora che tutto è passato posso dirvi che la pazzia (che risiede soprattutto nelle ore di pullman affrontate: esattamente 45 tra andata e ritorno… in realtà sarebbero dovute essere 36 circa, ma la Salerno-Reggio Calabria è sempre una “sorpresa” :/ ) ci voleva proprio.
È stata un’esperienza magnifica come vi dicevo, ho provato emozioni che mi mancavano da un po’…
Sorrisi, battute, lacrime, urla, salti, spintoni, stanchezza ed energia allo stesso tempo... tutto ciò è stato possibile non solo grazie a Ligabue (in fondo è il suo lavoro), ma soprattutto alla compagnia, la fortuna di trovare delle persone disponibili, allegre e con le quali divertirsi davvero è stata la ciliegina sulla torta... GRAZIE LIGA FAMILY ;p
Mi dispiace solamente non essere riuscita ad incontrare Sandra, Dauliana e Valentina… ma sono sicura che non mancherà l’occasione!!!
Passiamo alla ricetta di oggi… ho parlato di un concerto... dato che mi reco ad ogni concerto circa “millemilaore” prima, porto sempre con me dei panini; beh, quello che vi propongo poteva andare benissimo per farcirli! Chi non ha mai mangiato pane e… FRITTATA?
Ad essere onesta però, questa l’avevo pensata più come stuzzichino da aperitivo/pasto freddo.
Ma bando alle ciance e iniziamo:
Frittata al forno
con asparagi, cipolla rossa
e ricotta salata
con asparagi, cipolla rossa
e ricotta salata
Ingredienti:
- 4 uova
- 1 cucchiaio e mezzo di farina 00
- 10 asparagi
- 1 cipolla rossa
- 4 cucchiai di ricotta salata grattugiata
- ½ cucchiaino di curcuma
- 3 cucchiai di latte
- Olio, menta, sale, pepe nero q.b.
In una padella fate appassire con un filo d’olio la cipolla tagliata a fette sottili, aggiungete gli asparagi a rondelle (lasciate però le punte intere) e portate a cottura (bastano solo 5 minuti scarsi da quando mettete gli asparagi).
Sbattete le uova e aggiungetevi farina, latte, ricotta, curcuma, sale, pepe e menta.
Amalgamate i due composti ottenuti e versate il tutto in una terrina ben unta con l’olio (io ho usato uno stampo antiaderente da plumcake).
Infornate a 180° C per circa 30 minuti (fate la prova stecchino come per le torte).
Voglio salutarvi con le parole che ha usato Ligabue per salutare noi sabato sera:
“Uno dei complimenti che mi fanno più spesso e che più mi fano piacere è un complimento che fa così: Luciano, tu hai il più bel pubblico di tutti. L'ho preso come un complimento, ma in realtà non è un complimento, è una constatazione basta guardarvi, è un dato di fatto! Attezione, hanno detto proprio una parola precisa, un aggettivo preciso, è il piu BELLO DI TUTTI! Nel senso che non è un fatto di lineamenti, è un fatto di quello che riuscite ad esprimere! E' un fatto di sentimenti che riuscite a provare e a trasmettere, e che arrivano forti e chiari e che sono uno specchio di un anima che evidentemente siete voi. Volevo solo dirvi una cosa prima di tutto Campovolo è stata una festa speciale e io vorrei proprio, perlappunto, che grazie a Campovolo e grazie alla Vostra bellezza voi concepiste almeno un migliaio di figli, fra questa sera e domani, voglio almeno mille figli da Campovolo, va bene?! E poi la bellezza così almeno viene perpetuata, se proprio non volete arrivare al figlio vi fermate un attimo prima, però sapete cos'è giusto fare dopo il concerto, là c'è un accampamento, c'è un appostamento che permette comunque quanto voi ben sapete... E poi, dopo aver concepito i vostri mille figli, siccome là fuori è pieno di gente che dice che non c'è speranza e non c'è futuro, voi sappiatelo che nel momento in cui pensate che non ci sia speranza e non ci sia futuro, ALLORA LA SPERANZA SMETTE DI ESISTERE E IL FUTURO SMETTE DI ESISTERE. Ed è per questo motivo che voi dopo aver concepito i mille figli ve ne andate là fuori, portate a far vedere le vostre facce, e diteglielo a quelli là che IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE!”
Buone esperienze meravigliose a tutti ^_^
***Gialla***