24 febbraio 2011

Post N° 100 e secondo esperimento con la pasta di zucchero: Torta elefante



Olééé… eccomi qui, è passato davvero troppo dall’ultima volta che ho scritto sul blog :(

Vi aggiorno un po’:
- ho sostenuto il penultimo esame della specialistica, si trattava di “tecniche di consultazione degli utenti”, una materia studiata decisamente in stile Gioele Dix = perennemente incazzata (passatemi il termine), mi fa rabbia studiare determinate tecniche e determinate responsabilità che uno Stato, ma anche i suoi cittadini, dovrebbero mettere in pratica e appurare, per vita vissuta, che da entrambe le parti regna la strafottenza!
L’esito è stato decisamente positivo, non il massimo, ma visto il periodo sfigato e il mio stato d’animo direi decisamente soddisfacente!

- ho temporeggiato tanto per questo post perché volevo proporvi una ricettina tutta gialla e paperellosa in quanto ho due avvenimenti da voler festeggiare con voi: il primo è il blogcompleanno di Gialla che il 17 febbraio ha fatto 3 anni e il secondo è che questo post è il n°100.
Purtroppo però, non sentendomi ancora in piena forma,  non ho potuto preparare nessun dolcino :(

Ma non importa, io scrivo lo stesso :)  Mi mancate!

Oggi, per la gioia della mia mamma, vi posto il mio secondo esperimento con la pasta di zucchero. La torta del suo compleanno!

Ho da fare una precisazione, la ricetta della pdz non è della mia preziosissima Alessandra (anche se l’ho scoperta nel suo blog), ma di Rossannina .


Torta elefante
pasta biscotto e chantilly



Pasta biscotto (da Sale e pepe Aprile 2009):  
  • 8 uova
  • 160 gr di zucchero 
  • 160 gr di farina
  • 40 gr di fecola 
  • scorza grattugiata di un limone 
  • un pizzico di sale 

Separate i tuorli dagli albumi.
Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro, spumoso e che "scriva"; unite la scorza di limone grattugiata. 
Montare gli albumi con il pizzico di sale, aggiungetene la metà ai tuorli mescolando delicatamente, amalgamare al composto la farina e la fecola setacciate alternandole con un po' dei restanti albumi fino ad esaurirli. 
Versare il composto in una tortiera di 25 cm ø e sbattete delicatamente la teglia sul piano di lavoro per uniformare il tutto. 
Infornare a 180° C per circa 15 minuti (fate sempre la prova stuzzicadenti).


Crema chantilly
  • 1 dose di crema pasticcera (qui)
  • Panna montata (ne ho montati 250 ml)

Quando la crema pasticcera sarà ben fredda incorporate a questa  la panna montata mescolando sempre dal basso verso l’alto.

Prima di tagliarla abbiamo fatto un breve summit per decidere il punto preciso della prima incisione... l'elefantino ci guardava tutto impaurito... ci inteneriva!
Assemblaggio:
Ho tagliato la pasta biscotto in quattro strati e li ho bagnati con dell’acqua tiepida nella quale avevo sciolto poco zucchero (calcolate circa 1 cucchiaio raso di zucchero ogni 200 ml, non volevo che la bagna risultasse troppo dolce).
Ho ricoperto ogni strato con la crema chantilly, compresa tutta la superficie dell’ultimo e i lati della torta e ho decorato con la pasta di zucchero.
Uniche differenze dalla precedente torta sono state quelle di lucidare una parte del della pdz (un filo d'acqua spennellata sul faccione dell'elefante) e quella di decorare un minimo i lati della copertura bianca con l’aiuto di stampini a forma di stelle; li ho premuti delicatamente ungo il bordo creando una sorta di trapuntina.
P.s. la pupilla è fatta con due gocce di cioccolato con la punta incastrata dentro le palline di pdz :)


eccoci tutti insieme :)

Ricetta a parte, festeggiare il post N° 100 quale miglior premio delle 7 cose su di me?!  


Bene bene… con questo premio mi si chiede di raccontare 7 cose su di me, iniziamo:
  1. sono una mangiona, è veramente raro trovare qualcosa che non mi piaccia ed è difficile che mi tiri indietro se c’è da assaggiare piatti nuovi. Sono talmente mangiona che mi ritrovo in piena notte davanti al frigorifero per mangiucchiare resti della cena, pezzi di formaggio o affettati vari (raramente cose dolci);
  2. se mi si impedisce di esprimere la mia opinione o se per un litigio non mi si rivolge più la parola inizio a dare di matto… Per me COMUNICARE è IMPORTANTISSIMO!
  3. sono perfezionista sino all’esaurimento, prima di consegnare un lavoro, presentarmi ad un esame o addirittura pubblicare un post devo essere sicura al 1000x1000 che tutto sia perfetto, nessun errore!
  4. mia nonna, anni fa, mi soprannominò ICEBERG. È vero, non sono il tipo che abbraccia, sbaciucchia e fa tanti complimenti, ma con le persone giuste riesco a rasentare lo zerbinismo, ne sanno qualcosa Nannao e Saponetta ;p
  5. sono tè dipendente, mi coccola, devo sempre poter scegliere tra diversi gusti, va bene al naturale o accompagnato da biscotti o tramezzini, mentre studio non deve mancare!  P.s. nella maggior parte dei casi uso una tazza  da 500 ml;
  6. è davvero difficile vedermi con i capelli legati (anche se mi piacciono molto), purtroppo ho la paranoia delle orecchie, come dice Saponetta, sono srotolate, quindi grandi e un po’ a sventola… prima o poi me ne farò una ragione, ma per il momento restano coperte, tzé;
  7. sono una piagnucolona!!! Mi commuovo per tutto, dalle cose belle alle cose brutte, se sento una canzone, leggo un sms, guardo un film o vedo qualcuno a cui voglio bene che è triste, raggiungo l’apoteosi quando ci sono quei montaggi video di foto su sottofondo musicale!!! 

Ringrazio Caty per avermi donato questo premio e lo giro a: 
 Ancora buoni esperimenti con la pasta di zucchero ^_^
***Gialla***

4 febbraio 2011

Primo esperimento con la pasta di zucchero: Torta cuori e mucche :)




Che bello aprire la pagina di Gialla su facebook e trovare 500 iscritti, mi date tante soddisfazioni :) Continuerò sempre a dirlo, il mondo dei blog e nel mio caso specifico quello dei foodblog è un toccasana per l’autostima yeeeehhhh GRAZIEEEEE ^_^

Non è proprio un bel momento questo, ma scrivere qui e leggere i vostri commenti mi aiutata tanto! Lunedì mattina io e Nannao siamo stati coinvolti in un tamponamento a catena mentre stavamo recandoci all’università. Per fortuna non è stato un incidente molto pericoloso, ma di certo ha portato non pochi fastidi, uno su tutti quello di costringermi a letto e di limitarmi nei movimenti visti i problemi riportati al collo e alla zona lombare :/

È comunque da tanto che desideravo scrivere sul blog, vi avevo promesso che avrei fatto di tutto per essere più attiva, e dato che per forza di cose ho un po’ di tempo libero ne approfitto per raccontarvi della mia esperienza con la pasta di zucchero.

Che dirvi, è stata per me una bella scoperta, facile da preparare, veloce nell’utilizzo e divertente da usare per decorare (aggiungerei un ringraziamento alla mia mamma che da piccola mi ha fatto esercitare tanto con pongo, DAS e pasta di sale). Ho notato che mi viene più facile questa tecnica che stare a combattere con le varie coperture di crema, panna o ganache che richiedono tantissima precisione soprattutto per far risultare omogenea a ben levigata la superficie.
Unico accorgimento che ho attuato è stato quello di evitare strati troppo spessi di pasta di zucchero per scongiurare un sapore troppo dolce nell’insieme. Mi sono regolata come quando si fa la pasta in casa e si deve riuscire a vedere la propria mano in trasparenza, pochi millimetri (non più di 3) soprattutto per quel che riguarda lo strato che andava a ricoprire l’intera torta (quello bianco per intenderci).

Nel giro di una settimana ho preparato due torte, la prima che vi posto è quella fatta per il compleanno della mia “piccolaSaponetta (avrà anche fatto 21 anni, ma è pur sempre la bimba di casa!).


Torta cuori e mucche


Ingredienti:

Pan di spagna (tortiera da 28 cm)


  • ·       180 gr farina 00
  • ·       90 gr cacao amaro
  • ·       360 gr zucchero
  • ·       12 uova medie
  • ·       2 bustine di vanillina o i semi di una bacca di vaniglia

Ganache montata
  • ·       1,5 l panna per dolci
  • ·       1,5 kg cioccolato fondente 60%


Per il pan di spagna: montate le uova con lo zucchero fino a renderle bianche e spumose (circa 10 minuti). Unite la vanillina al composto ed incorporatelo alla farina ed al cacao precedentemente setacciati procedendo dal basso verso l'alto.
Versate il tutto in una tortiera imburrata ed infarinata.
Infornate a 180° C per circa 30 minuti, fate sempre la prova dello stecchino.

Per la ganache montata: Fondete il cioccolato a bagnomaria o al microonde e andatevi incorporando la panna liquida, ora siete pronti per montare il tutto con la frusta a mano o elettrica (vi consiglio la seconda).


Per la pasta di zucchero ho utilizzato la ricetta trovata nel blog della mia adorata Alessandra  e ve la riporto come da lei descritta.



"Pasta di zucchero
Ingredienti:
  • 30 ml acqua,
  • gr 5 di colla di pesce
  • gr 50 di glucosio
  • gr 450 di zucchero a velo (io ne ho usato metà vanigliato e metà no)
Mettere la colla di pesce a bagno nell'acqua in un pentolino, quando questa si sarà ammorbidita mettere il pentolino sul fuoco e aggiungere il glucosio. Quando si sarà sciolto e sarà perfettamente liquido e trasparente spegnere e versarlo dentro il robot dove ci sarà lo zucchero a velo ben setacciato. Far lavorare alla massima velocità. Quando la pasta di zucchero si staccherà dalle pareti rovesciare in una spianatoia e lavorare sino a che sarà morbida e non appiccicosa. A questo punto è pronta per le decorazioni. Viceversa, avvolgere nella pellicola e conservare in luogo fresco e asciutto".

Assemblaggio:
Ho tagliato il pan di spagna in tre strati e li ho bagnati con dell’acqua tiepida nella quale avevo sciolto poco zucchero (calcolate circa 1 cucchiaio raso di zucchero ogni 200 ml,non volevo che la bagna risultasse troppo dolce).
Ho farcito ogni strato con la ganache montata compresa tutta la superficie dell’ultimo strato e i lati della torta.
A questo punto siete pronti per decorare come meglio preferite. Io ho optato per una copertura uniforme bianca con dei decori sia di pasta di zucchero che di glassa reale.




Le mucchine sono di cera, mentre la scritta “Auguri” e l’erbetta sono state fatte utilizzando un tubetto di gelatina glitterata che ho trovato al supermercato (pratica e d’effetto!!!).


p.s. ho farcito la torta il giorno prima di consumarla sia per essere più rilassata nei tempi, che per averla più soda al momento della decorazione e non per ultimo per farla insaporire meglio (credo che le torte farcite risultino sempre più buone il giorno dopo :p).


Ed ecco qui la festeggiata!!!
^_^

Buoni esperimenti a tutti e ancora grazieee ^_^
***Gialla***

14 gennaio 2011

Carciofi "ripieni" affettati

Scusate la foto, ma tra influenza e fame... la fretta era tanta :p


Ebbene sì, la febbre è tornata! Nooooo, nulla di preoccupante, nulla a che vedere con quella che ha costretto a letto una serie di persone durante questo inverno; si tratta di quella stupidissima e fastidiosissima a 37 – 37,2… quella che quando dici “ho la febbre” ti rispondono “ma a 37 non è febbre!!!”.
È come se i miei microbi fossero dei vecchietti che non deambulano tanto bene e che quindi non si agitano tanto da far salire la temperatura, ma che sanno benissimo lamentarsi e punzecchiare le mie ossa, i mie muscoli, la mia narice destra (pare che sia raffreddata solo lei mentre la sinistra ridacchia alle sue spalle) e la mia testa! Ma tra un brivido e l’altro, tra un tentativo di prendere in mano i libri e di cercare di far passare il malanno capriccioso volevo farvi partecipi di una ricetta inventata ieri sera per una delle tante cenette semi-improvvisate con Nannao.

Considerando il fatto che il mio gusto traballa - e non è una bella cosa per un’amante della cucina oltre che foodblogger – avevo bisogno/voglia di mangiare qualcosa di gustoso.

Per cena avevamo gli involtini ordinati già pronti dal macellaio di fiducia, ma che fare per contorno?
Dal fondo del cassetto del frigorifero provavano a farsi spazio tra l'indivia che li soffocava tre carciofi, decisi che li avrei preparati per cena facendoli ripieni al forno. Alle 19.30 alzai gli occhietti dai libri… ohoh… ho fatto tardi! Così mi trovai a dover modificare la ricetta…  CARCIOFI RIPIENI sì, ma AFFETTATI! :D

Carciofi "ripieni" affettati

Ingredienti:
  • 3 carciofi
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 1 bicchiere d’acqua
  • Olio, sale, pepe, uvetta, pinoli (se volete anche aglio) q.b.

Mondate e tagliate ogni carciofo in 6-8 spicchi, disponeteli in una pirofila ed irrorateli con un filo d’olio, cospargeteli col pangrattato, unite uvetta e pinoli, una macinata di pepe, il sale e mescolate il tutto.

Aggiungete il bicchiere d’acqua ed infornate a 200°C per circa 15 minuti.

Piccolo trucchetto: per evitare che asciughino troppo, a metà cottura coprite la pirofila con della carta argentata e praticate su di essa dei fori, ma non troppi, vi consiglio di farne solo 4 lungo il perimetro.

Buon'improvvisazione a tutti ^_^
***Gialla***

9 gennaio 2011

Caramelle gelèe


Oggi chiacchiere veloci veloci, purtroppo il tempo stringe e gli esami all’università si avvicinano, spero comunque di riuscire a postare ugualmente con continuità.

In questo post vi presento le mie caramelle gelèe  :) , questo tipo di caramelle sono state uno dei leitmotiv della mia infanzia. Ogni volta che andavo a casa dei nonni paterni erano lì, a volte nella scatolina sul tavolino tra i divani, altre conservate in un armadietto in soggiorno. Sta di fatto che in quella casa non mancavano MAI
Quanto era bello giocherellarci facendo sciogliere lo zucchero in superficie e successivamente uscire la lingua mostrando questo rettangolino tutto “nudo”, luccicoso e sempre più trasparente ^_^
Ora che quel periodo è un po’ lontano, queste restano comunque sempre presenti nella mia vita grazie al mio Nannao che come me ne va matto e che spesso me le ha fatte trovare nella calza della befana.
Quest’anno ho voluto farle io per lui; in passato avevo già provato, ma non era andata molto bene.
La spinta a riprovarci è stata data anche dall’acquisto dello sciroppo di granatina; dopo averlo annusato insieme a Saponetta e Nannao ci rendemmo conto che quel profumo ci ricordava qualcosa, ma cosa??? Bingoooo, le gelèeeeeeeeeeee!!!

Caramelle gelèe


Ingredienti:

  • ·       200 gr zucchero
  • ·       1 cucchiaino da tè di succo di limone
  • ·       95 ml sciroppo di granatina
  • ·       5 ml acqua
  • ·       15 gr gelatina in fogli
  • ·       Zucchero q.b. per la copertura

Mettete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda; nel frattempo unite in un pentolino lo zucchero con il succo del  limone, l’acqua e lo sciroppo, portate a bollore e lasciate bollire per 3-4 minuti.
Trascorso il tempo, togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete i fogli di gelatina ben strizzati e mescolate sino a quando non saranno del tutto sciolti (se volete potete aggiungere del colorante).
Ora potete riempire i vostri stampi, ottimi sono quelli in silicone, altrimenti potrete versare l’intero composto in una terrina e tagliare le forme una volta che la gelatina sarà del tutto rappresa (io ho provato entrambe le tecniche, posso solo consigliarvi stampi non troppo particolari, meglio semisfere, rettangoli, cuori, stelle… più semplici sono, più facile sarà estrarre le caramelle e di conseguenza migliore sarà la riuscita).
Mettete gli stampi in frigo per almeno 20 ore.
Al memento di sformarle aiutatevi con la punta di un coltello per far staccare i bordi, potete anche immergere la base degli stampi per qualche secondo in acqua calda.
Potrebbe risultare molto elastica e ben salda alle pareti degli stampi, tirate senza troppa preoccupazione, la forma si allunga sul momento, ma poi tornerà perfetta!
Una volta staccata fate rotolare ogni caramella sullo zucchero assicurandovi di farlo aderire ad ogni sua parta.

Fidatevi, è più lungo a dirsi che a farsi :p

L'interno così lucido e trasparente mi rende orgogliosa delle mie gelèe :p

p.s. se volete cambiare il gusto delle vostre caramelle potete usare qualsiasi altro sciroppo, oppure sostituire i 95 ml di sciroppo di granatina e i 5 ml d’acqua con 100 ml di succo di frutta a piacere.


Buone gelèe a tutti ^_^
***Gialla***