18 luglio 2011

Frittata al forno con asparagi, cipolla rossa e ricotta salata & Campovolo 2.011


Tornata da una magnifica, anche se stancantissima, esperienza…

Tutto iniziò a metà marzo quando a quella pazza di mia cugina e alla mia sorellina venne in mente di andare a Campovolo (Reggio Emilia) per il concerto di Ligabue. Quell’uomo, le sue canzoni, la sua musica e i suoi testi mi piacciono da matti, ma non sino al punto da fare una pazzia del genere… tutta quella gente, il viaggio, la fatica, la concomitanza con lo studio sfrenato per la tesi… nono… “Non si può fare!” risposi.

Sono una tosta, non mi faccio corrompere io…
Ehm… non è veroooooo ç_ç

A farmi crollare, solo un paio di settimane dopo, fu la faccia di mia sorella spiaccicata sul vetro della cabina doccia accompagnata dalla seguente frase: “e poi chi mi da una caramella appena caduta sul prato per farmi rimettere in piedi dopo che svengo per la calca?-.-"

E così: compra i biglietti, cerca una soluzione per giungere a destinazione, convinciti che non è una pazzia assoluta, armati di “santa buona pazienza”  e PARTIIIIIIIII… CAMPOVOLO 2.011 ti aspetta :D

Ora che tutto è passato posso dirvi che la pazzia (che risiede soprattutto nelle ore di pullman affrontate: esattamente 45 tra andata e ritorno… in realtà sarebbero dovute essere 36 circa, ma la Salerno-Reggio Calabria è sempre una “sorpresa” :/ ) ci voleva proprio.

È stata un’esperienza magnifica come vi dicevo, ho provato emozioni che mi mancavano da un po’…

Sorrisi, battute, lacrime, urla, salti, spintoni, stanchezza ed energia allo stesso tempo... tutto ciò è stato possibile non solo grazie a Ligabue (in fondo è il suo lavoro), ma soprattutto alla compagnia, la fortuna di trovare delle persone disponibili, allegre e con le quali divertirsi davvero è stata la ciliegina sulla torta... GRAZIE LIGA FAMILY ;p

Mi dispiace solamente non essere riuscita ad incontrare Sandra, Dauliana e Valentina… ma sono sicura che non mancherà l’occasione!!!

Passiamo alla ricetta di oggi… ho parlato di un concerto... dato che mi reco ad ogni concerto  circa “millemilaore” prima, porto sempre con me dei panini; beh, quello che vi propongo poteva andare benissimo per farcirli! Chi non ha mai mangiato pane e… FRITTATA?

Ad essere onesta però, questa l’avevo pensata più come stuzzichino da aperitivo/pasto freddo. 
Ma bando alle ciance e iniziamo:

Frittata al forno 
con asparagi, cipolla rossa
e ricotta salata

Ingredienti:
  • 4 uova
  • 1 cucchiaio e mezzo di farina 00
  • 10 asparagi
  • 1 cipolla rossa
  • 4 cucchiai di ricotta salata grattugiata
  • ½ cucchiaino di curcuma
  • 3 cucchiai di latte
  • Olio, menta, sale, pepe nero q.b.

In una padella fate appassire con un filo d’olio la cipolla tagliata a fette sottili, aggiungete gli asparagi a rondelle (lasciate però le punte intere) e portate a cottura (bastano solo 5 minuti scarsi da quando mettete gli asparagi).

Sbattete le uova e aggiungetevi farina, latte, ricotta, curcuma, sale, pepe e menta.

Amalgamate i due composti ottenuti e versate il tutto in una terrina ben unta con l’olio (io ho usato uno stampo antiaderente da plumcake).

Infornate a 180° C per circa 30 minuti (fate la prova stecchino come per le torte).



Voglio salutarvi con le parole che ha usato Ligabue per salutare noi sabato sera:
“Uno dei complimenti che mi fanno più spesso e che più mi fano piacere è un complimento che fa così: Luciano, tu hai il più bel pubblico di tutti. L'ho preso come un complimento, ma in realtà non è un complimento, è una constatazione basta guardarvi, è un dato di fatto! Attezione, hanno detto proprio una parola precisa, un aggettivo preciso, è il piu BELLO DI TUTTI! Nel senso che non è un fatto di lineamenti, è un fatto di quello che riuscite ad esprimere! E' un fatto di sentimenti che riuscite a provare e a trasmettere, e che arrivano forti e chiari e che sono uno specchio di un anima che evidentemente siete voi.  Volevo solo dirvi una cosa prima di tutto Campovolo è stata una festa speciale e io vorrei proprio, perlappunto, che grazie a Campovolo e grazie alla Vostra bellezza voi concepiste almeno un migliaio di figli, fra questa sera e domani, voglio almeno mille figli da Campovolo, va bene?! E poi la bellezza così almeno viene perpetuata, se proprio non volete arrivare al figlio vi fermate un attimo prima, però sapete cos'è giusto fare dopo il concerto, là c'è un accampamento, c'è un appostamento che permette comunque quanto voi ben sapete...  E poi, dopo aver concepito i vostri mille figli, siccome là fuori è pieno di gente che dice che non c'è speranza e non c'è futuro, voi sappiatelo che nel momento in cui pensate che non ci sia speranza e non ci sia futuro, ALLORA LA SPERANZA SMETTE DI ESISTERE E IL FUTURO SMETTE DI ESISTERE. Ed è per questo motivo che voi dopo aver concepito i mille figli ve ne andate là fuori, portate a far vedere le vostre facce, e diteglielo a quelli là che IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE!
Buone esperienze meravigliose a tutti ^_^
***Gialla***

10 luglio 2011

Gente del Fud... il report (meglio tardi che mai)

Sono viva, sono viva… o quasi, in realtà o un ginocchio massacrato, ma l’anima appagatissima :D

Lo so, vi devo un report, ma tra la fine del tirocinio (aggiungerei fantastico e gratificante), l’inizio del tempo d’estate alla scuola calcio (altra esperienza che si sta rivelata sorprendentemente bella :D) e lo studio per la tesi sono super impegnata!

Cavoli è già passato un mese… chiedo perdono :( Ma provo a rimediare subito.

Ci siamo lasciati con un post in cui vi raccontavo che stavo per andare all’incontro “Gente del Fud” a Castellammare di Stabia (specifichiamo bene che non era Sorrento così Annalù non mi sbrana ;p). Quando scrissi quel post non sapevo ancora di cosa si trattasse veramente, sapevo solo che Garofalo aveva da proporre un progetto ad alcuni foodblogger selezionati nella rete.

Nel mio piccolo pensavo ad un incontro mooolto promozionale (offrendoci vitto e alloggio in un posto  meraviglioso come quello del golfo di Napoli) a cui sarebbe seguita la richiesta di una collaborazione tradizionale del tipo: “ti diamo dei prodotti, li usi per una tua ricetta, pubblichi il post con il nostro logo!

E invece… nulla di tutto questo!
La collaborazione c’è, il progetto anche, ma è grande, grandissimo e davvero interessante e costruttivo.

Per ora mi limito a dirvi solo che i partner, oltre Garofalo, sono Slow Food e Nokia e che si tratterà di un portale rivolto a tutti i golosi che vogliono conoscere le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio :)

Progetto a parte (vi terrò comunque sempre aggiornati), voglio sottolineare le sensazioni provate durante quei giorni.

Inizio col dirvi che ritrovarci tutti insieme, dare un volto ai foodblogger che segui sempre, conoscere quelli nuovi e chi ti ha “ispirata” è una sensazione meravigliosa che davvero non riesco a descrivervi a parole… forse chi può farlo è Nannao… era lui a tenermi la mano prima di immergermi nella folla dei presenti, lui a dirmi: “vai vai… presentati, fatti conoscere”. Non potete capire quanto mi sentivo impacciata!

Il primo impatto non è stato eccezionale, ho visto un gruppetto di blogger, spinta da Nannao (come vi dicevo) sono andata a presentarmi, zompettavo, sorridevo, ma dall’altra parte una sorta di gelo… per fortuna non c’è voluto tanto a farmi tornare la voglia di zompettare e di conoscere altre belle persone… è bastato incontrare Stefania e seguirla per il pranzo :D
Fu in quel momento che venni travolta dall’energia delle miticissime e pazzissime Pellegrine Artusi e prima di loro dallo Zio Piero… (lo zio si è avvicinato per presentarsi e io credo di avergli urlato più o meno così: “Zio Pierooooooooooo, ma sei tuuuuuuuuuu CIAOOOOOOOOOO!!!”. Ho continuato in questo modo, ogni volta che incontravo qualcuno, più o meno per tutti e due giorni.

Tantissime le persone che porto nel cuore ogni giorno, tante quelle che mi hanno conquistata e che non conoscevo, pochissime (per fortuna) quelle che mi hanno delusa.

L’emozione più grande però l’ho provata quando, l’ultimo giorno, Emidio “markettaro” della Garofalo è riuscito con una semplicissima frase a far scendere dai miei occhi delle grandi, tonde, ma anche timide lacrime… parlava di come ognuno di noi blogger differisca dall’altro, di come possiamo seguire la stessa identica ricetta, ma renderla, per forze di cose, unica e sola, di come siamo unici e appassionati… con quelle parole riassumeva cosa vuol dire essere foodblogger e amare questo mondo, la cosa più bella è che lui non lo è in prima persona, ma è un nostro lettore-studioso e questo per me è un valore aggiunto per lui e per la nostra categoria;  ciò vuol dire che il nostro mondo funziona anche all’esterno della nostra rete, che la nostra passione riesce a raggiungere anche chi passa dalle nostre pagine e ad affascinare e coinvolgere. E’ una di quelle cose che mi rendono orgogliosa e fiera di aver intrapreso questa strada!

Scusate se non mi dilungo tanto nei particolari, ma davvero, spiegare a parole quell’esperienza è assolutamente difficile anche per una logorroica comunicatrice come me!!! L’importante è che sappiate quando sia felice di averla vissuta e quanto sia stato bello ed emozionante incontrare le splendide persone con cui ho avuto modo di conversare, scambiare una battuta o semplicemente uno sguardo o un sorriso (non faccio nomi per paura di scordare qualcuno, ma sono sicura che gli interessati capiranno!).

Grazie Garofalo, grazie foodblogger, grazie lettori, grazie internet, grazie cibo e grazie mamma che mi hai fatto mettere ai fornelli con te sin da piccola ^_^

Vi lascio con qualche foto:
Notare la faccia simbolo del viaggio in nave e della sveglia alle 5.00 o.O
Nonostante il tempo non proprio splendido delle prime ore, il posto è abbastanza suggestivo!



Credo sia stata la scena più bella durante la visita al pastificio.

Fusilli appena "sfornati" ^_^


Annalù la "vatussa"

Ad Annalù stava partendo la mascella dalle risate!


A presto... spero ^_^
***Gialla***