Eccomi
qui con la seconda parte (qui la
prima) del racconto di questa breve ma intensa esperienza al Cous Cous Fest. Prima di riprendere il
discorso, voglio ringraziare chi mi ha fatto i complimenti in calce al post
precedente: GRAZIEEE!!! E vorrei
rispondere anche a chi mi ha chiesto se per poter partecipare a questi eventi,
così come è accaduto a me, ci vuole «tanta fortuna»: la vita mi sta
insegnando che si può parlare di Fortuna
con la “F” maiuscola solo nel caso in cui tu viva in maniera assolutamente
apatica la tua vita, ma nella maggior parte dei casi sei tu che costruisci
giorno per giorno (per carità, anche inconsciamente) il tuo futuro. Il blog è
la mia valvola di sfogo, ma anche la mia palestra e chissà, magari per un domani,
anche un buon mezzo per riuscire a mettere a frutto la mia laurea (quasi bis)
in comunicazione. In questo momento prendo quel che viene, ma di certo lo vivo
al massimo, con professionalità laddove richiesto e tanta, tantissima passione!
Ritornando
a noi, vi avevo lasciato col meraviglioso piatto di Accursio Craparo, le nostre pance però non erano ancora colme e si sa,
se viene un languore… va soddisfatto!
Così io, Cecilia, Errica e Paolo ci rechiamo prima alla volta di
un panificio (o forno) e poi in un bar…
qui avviene l’incontro col cannolo
malefico… da siciliana doc l’ho bocciato a prima occhiata… crema liquida e
scorcia sottilissima, chiara e super friabile (più simile ad una frappa) tanto
da fare fuori in un colpo solo sciarpa a camicia del povero Marchi :/
Arrivano le 18.30, è il momento della seconda gara, per la prima manche, quella che vedeva in corsa Alice Delcourt (ragazza carinissima con la quale ho avuto modo di scambiare qualche parola) con il suo “sgombro affumicato su cous cous di frutta ed erbe”, io e Cecilia restiamo in piedi… l’organizzazione si era fatta sfuggire la situazione di mano (ci avranno chiesto scusa un milione di volte), ma noi non ci siamo scoraggiate e zachete… siamo finite dietro le quinte :D (grande Cecilia che si è fatta dare due porzioni del cous cous di Alice!)
Team Marocco |
“sgombro affumicato su cous cous di frutta ed erbe” |
Per la seconda e terza manche, invece, si era liberato un posto e siamo riuscite,
oltre che a gustare gli altri due piatti, anche a votarli (ovviamente abbiamo
fuso i nostri giudizi).
Il
secondo piatto “cous cous di carne” (aggiungerei io.. e verdure) è stato quello
del team del Marocco (Mohamed Fouad Charif D’Ouazzane e Larbi
Lamsissi), direi il trionfo della tradizione, gustoso e umido tanto quanto
piace a me!
Il
terzo “cous cous in petto d’anatra”, invece, era quello della Palestina (Peter I.B. Andonia e Sami F.J. Assi). Il primo commento spontaneo è
stato: “ma che semola è?”. Decisamente
più simile a quella della fregola sarda che a quella che comunemente conosciamo
come cous cous. Il secondo: “ma mi hanno
sempre insegnato che l’anatra va cotta lasciandola rosa!”, ecco… infatti…
dura come le cornicchia. Il terzo commento è stato dopo l’assaggio: “mi ricorda qualcosa, ops, mi sta venendo la
nausea!, ops… mmm… Praga!” ovvero AGLIO! Troppo per i miei gusti (e vi
giuro io per aglio e cipolla faccio pazzie!!!).
“cous cous di carne” |
Sono
quasi le 20.00 è ora di un po’ di
relax, la tenda berbera allestita
per i “vip” (… suona malissimo, lo
so!) è perfetta, comoda (dipende se piace stare seduti sui cuscinoni o sui puff
:/) e con angolo ristoro a disposizione (anche in questo caso c’è un momento
catartico che passerà alla storia, non faccio nomi e cognomi, ma il ficodindia
spacciato per cous cous dolce è stato fenomenale!).
Perdonatemi,
ma l’amore alle volte mi fa scordare anche il cibo, saluto tutti e mi fiondo da
lui. Ora che ho la mia metà con me… posso anche assistere al concerto della
serata, suona Alex Britti.. un tuffo
nel passato (per alcune canzoni mi sono girata a guardare Nannao dicendogli:
cavolo è di 10 anni fa… e questa di 13 o.O!!!) e poi a nanna.
L’indomani
mattina… ciliegina sulla torta, stavo
sbirciando dalla finestra del Pala Bia la “lezione aperta” del Master in cucina e comunicazione del gusto
(al quale non ho potuto accedere perché ancora non laureata alla specialistica…
argh!) quando Paolo Marchi, parlando del ruolo del critico, prende ad esempio una
domanda che gli avevo posto il giorno prima e mi indica… uhhh avete presente i
colori di Fantozzi… rosso, rosso pompeiano… ? (ecco perché è bello scrivere sul
blog :p), ma la ciliegina non è questa… arriva pochissimo dopo, quando, andando
a parlare col professore Marrone,
per avere qualche risposta utile alla tesi, questo mi dice: “perché non viene a parlare dei foodblogger
al master?”… devo scrivere il mio balbettamento o ormai riuscite ad
immaginarlo? :DDDDDDD
Ho
capito che forse sono fatta “grande” (parlo in termini di responsabilità da
prendermi), che se ti impegni i risultati arrivano, che coltivare le relazioni
(nell’accezione più candida del termine) è fondamentale e che il “popolo”, premiando
la tradizione, ha voglia di sicurezza (il vincitore del Cous Cous Fest per la giuria popolare è stato il “tradizionale”
Marocco), mentre gli addetti ai
lavori cercano creatività, leggerezza e freschezza, come a dire: “largo ai giovani!”
(la giuria tecnica ha premiato la Francia!).
Semi concedete due "piccoli" auspici per il prossimo anno della manifestazione... mi piacerebbe vedere in gara chef che esercitano il loro lavoro esattamente nel paese di loro provenienza (alcuni sembravano più italiani di me...) e non sarebbe affatto male dedicare maggiore spazio alla conoscenza degli usi e costumi culinari dei paesi in gara, penso che potrebbe essere il vero modo per diffondere la cultura gastronomica!
Semi concedete due "piccoli" auspici per il prossimo anno della manifestazione... mi piacerebbe vedere in gara chef che esercitano il loro lavoro esattamente nel paese di loro provenienza (alcuni sembravano più italiani di me...) e non sarebbe affatto male dedicare maggiore spazio alla conoscenza degli usi e costumi culinari dei paesi in gara, penso che potrebbe essere il vero modo per diffondere la cultura gastronomica!
Ricordate,
è sempre e solo il mio punto di vista…
Buone scoperte e buon
gusto a tutti ^_^
***Gialla***
sembra una bellissima esperienza...e ora ..me vò a preparare un bel moroccan couscous!!! <3
RispondiEliminaCiao, una manifestazione davvero ricca di gustose alternative! Un modo molto interessante per conoscere prodotti dal mondo.
RispondiEliminaGRazie per avercela così presentata.
baci baci
Deve essere stato bellissimo....peccato così lontanto da non poterci essere.....grazie del reportage...Stefy
RispondiEliminaLe foto bellissime le avevo già viste su Fb...grazie anche dei posts che mi hanno fatto vivere, pur non essendoci, la tua straordinaria esperienza!
RispondiEliminaUn abbraccio
santa polenta cosa non sono quei cannoli... peccato non essere siciliano!!!
RispondiElimina2016-2-1 leilei
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