31 marzo 2018

Cuddura cu l'ova: per una dolce Pasqua siciliana


Le Cuddura o Pupa cu l'ova sono un dolce della tradizione pasquale che è sempre stato presente nella Settimana Santa della mia famiglia.

Ammetto che da piccolina, mi inquietava un po' l'idea di inserire un uovo intero con tanto di guscio all'interno di una morbida pasta frolla e questa sensazione investiva anche l'idea di mangialo, poi col tempo ho capito che non c'era nulla da temere e che la tradizione di prepararli e mangiarli rendeva queste feste ancora più belle.

Qualche giorno fa, mi sono ritrovata a preparare questi biscotti per lavoro, più in basso trovate il risultato. Ancora una volta è stato bello scoprire e studiare le curiosità di un nuovo dolce della tradizione.

La forma delle Cuddura cu l'ova

Le Cuddura cu l’ova possono prendere diverse forme legate alla simbologia pasquale: piccoli cestini, campane, colombe, cuori, giovincelli e pupe.

Il nome delle Cuddura cu l'ova

Nella mia terra, la Sicilia, vengono chiamate: palummedde, aceddu cu l’ova, ciciliu, pupa cù l’ovu, campanaru, cannatuni, cannileri e pannareddu o, ancora, cuzzupe.

L'origine delle Cuddura cu l'ova

L’origine delle Cuddura cu l’ova risale agli antichi greci così come il nome. A quel tempo, in cambio di benevolenza e favori venivano preparate e poi offerte agli dei delle focacce, le Coulloura. In epoca cristiana, questa usanza, venne mutata nel dono da parte delle giovani donne ai propri fidanzati nel giorno di Pasqua, dopo averle portate in chiesa il sabato santo per farle benedire.


Lista della spesa e ricetta per le Cuddura cu l'ova

Per l'impasto

  • Farina 00 250 g
  • Strutto 75 g
  • Zucchero 100 g
  • Lievito in polvere per dolci 8 g
  • Uova 2
  • Scorza di limone 2 cucchiai

Per la decorazione

  • Uova sode 6
  • Zuccherini colorati q.b.

Procedimento


Inserite nella ciotola dell'impastatrice la farina con la scorza di limone, unite il lievito e le uova. Unite lo strutto e iniziate a impastare aggiungendo a filo il latte. Una volta ottenuto un impasto liscio, lasciatelo riposare per 20 minuti avvolto nella pellicola e riponetelo in frigorifero.
Accendete il forno e portatelo a 180° C.
Trascorso il tempo di riposo dell'impasto, iniziate a modellare la cuddura realizzando delle strisce di pasta e 
formate una treccia, tagliatene le estremità e arrotolatela su se stessa ottenendo un nido. Posizionate al centro un uovo sodo.
Fissate l'uovo con delle trecce più piccole d'impasto. Spennellate la superficie della cuddura con del latte e terminate con gli zuccherini.
Infornate a 180°C per circa 30 minuti.








Questa mia ricetta è anche su Cucina Fanpage.

1 commento:

  1. Che belli. Li facciamo anche qui in Campania e si chiamano pigne. Curiosa la storia, non la conoscevo, però mi sembra che anche la mia nonna parlava di benedizione delle pigne.

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