25 settembre 2011

Cous Cous Fest... il sequel!


Eccomi qui con la seconda parte (qui la prima) del racconto di questa breve ma intensa esperienza al Cous Cous Fest. Prima di riprendere il discorso, voglio ringraziare chi mi ha fatto i complimenti in calce al post precedente: GRAZIEEE!!! E vorrei rispondere anche a chi mi ha chiesto se per poter partecipare a questi eventi, così come è accaduto a me, ci vuole «tanta fortuna»: la vita mi sta insegnando che si può parlare di  Fortuna con la “F” maiuscola solo nel caso in cui tu viva in maniera assolutamente apatica la tua vita, ma nella maggior parte dei casi sei tu che costruisci giorno per giorno (per carità, anche inconsciamente) il tuo futuro. Il blog è la mia valvola di sfogo, ma anche la mia palestra e chissà, magari per un domani, anche un buon mezzo per riuscire a mettere a frutto la mia laurea (quasi bis) in comunicazione. In questo momento prendo quel che viene, ma di certo lo vivo al massimo, con professionalità laddove richiesto e tanta, tantissima passione!

Ritornando a noi, vi avevo lasciato col meraviglioso piatto di Accursio Craparo, le nostre pance però non erano ancora colme e si sa, se viene un languore… va soddisfatto!
Così io, Cecilia, Errica e Paolo ci rechiamo prima alla volta di un panificio  (o forno) e poi in un bar… qui avviene l’incontro col cannolo malefico… da siciliana doc l’ho bocciato a prima occhiata… crema liquida e scorcia sottilissima, chiara e super friabile (più simile ad una frappa) tanto da fare fuori in un colpo solo sciarpa a camicia del povero Marchi :/

Arrivano le 18.30, è il momento della seconda gara,  per la prima manche, quella che vedeva in corsa Alice Delcourt (ragazza carinissima con la quale ho avuto modo di scambiare qualche parola) con il suo  “sgombro affumicato su cous cous di frutta ed erbe”, io e Cecilia restiamo in piedi… l’organizzazione si era fatta sfuggire la situazione di mano (ci avranno chiesto scusa un milione di volte), ma noi non ci siamo scoraggiate e zachete… siamo finite dietro le quinte :D (grande Cecilia che si è fatta dare due porzioni del cous cous di Alice!)
Team Marocco
Il piatto francese è risultato veramente fresco, una cremina allo yogurt da tuffarcisi dentro… o come dice Paolo Marchi «da farne arrivare una betoniera».
sgombro affumicato su cous cous di frutta ed erbe
Per la seconda e terza manche, invece, si era liberato un posto e siamo riuscite, oltre che a gustare gli altri due piatti, anche a votarli (ovviamente abbiamo fuso i nostri giudizi).
Il secondo piatto “cous cous di carne” (aggiungerei io.. e verdure) è stato quello del team del Marocco (Mohamed Fouad Charif D’Ouazzane e Larbi Lamsissi), direi il trionfo della tradizione, gustoso e umido tanto quanto piace a me!
cous cous di carne
 Il terzo “cous cous in petto d’anatra”, invece, era quello della Palestina (Peter I.B. Andonia e Sami F.J. Assi). Il primo commento spontaneo è stato: “ma che semola è?”. Decisamente più simile a quella della fregola sarda che a quella che comunemente conosciamo come cous cous. Il secondo: “ma mi hanno sempre insegnato che l’anatra va cotta lasciandola rosa!”, ecco… infatti… dura come le cornicchia. Il terzo commento è stato dopo l’assaggio: “mi ricorda qualcosa, ops, mi sta venendo la nausea!, ops… mmm… Praga!” ovvero AGLIO! Troppo per i miei gusti (e vi giuro io per aglio e cipolla faccio pazzie!!!).
cous cous in petto d’anatra
La seconda gara ha visto premiare la tradizione, vince il Marocco!  
Sono quasi le 20.00 è ora di un po’ di relax, la tenda berbera allestita per i “vip” (… suona malissimo, lo so!) è perfetta, comoda (dipende se piace stare seduti sui cuscinoni o sui puff :/) e con angolo ristoro a disposizione (anche in questo caso c’è un momento catartico che passerà alla storia, non faccio nomi e cognomi, ma il ficodindia spacciato per cous cous dolce è stato fenomenale!).
Alle 21.45… drin drin… è arrivato a trovarmi Nannao *.*!!!
Perdonatemi, ma l’amore alle volte mi fa scordare anche il cibo, saluto tutti e mi fiondo da lui. Ora che ho la mia metà con me… posso anche assistere al concerto della serata, suona Alex Britti.. un tuffo nel passato (per alcune canzoni mi sono girata a guardare Nannao dicendogli: cavolo è di 10 anni fa… e questa di 13 o.O!!!) e poi a nanna.
L’indomani mattina… ciliegina sulla torta, stavo sbirciando dalla finestra del Pala Bia la “lezione aperta” del Master in cucina e comunicazione del gusto (al quale non ho potuto accedere perché ancora non laureata alla specialistica… argh!)  quando Paolo Marchi, parlando del ruolo del critico, prende ad esempio una domanda che gli avevo posto il giorno prima e mi indica… uhhh avete presente i colori di Fantozzi… rosso, rosso pompeiano… ? (ecco perché è bello scrivere sul blog :p), ma la ciliegina non è questa… arriva pochissimo dopo, quando, andando a parlare col professore Marrone, per avere qualche risposta utile alla tesi, questo mi dice: “perché non viene a parlare dei foodblogger al master?”… devo scrivere il mio balbettamento o ormai riuscite ad immaginarlo? :DDDDDDD

In conclusione (di questo poema), in 40 ore ho imparato tanto del mondo della cucina, delle relazioni umane e, perché no, della vita.
Ho capito che forse sono fatta “grande” (parlo in termini di responsabilità da prendermi), che se ti impegni i risultati arrivano, che coltivare le relazioni (nell’accezione più candida del termine) è fondamentale e che il “popolo”, premiando la tradizione, ha voglia di sicurezza (il vincitore del Cous Cous Fest per la giuria popolare è stato il “tradizionale” Marocco), mentre gli addetti ai lavori cercano creatività, leggerezza e freschezza, come a dire: “largo ai giovani!” (la giuria tecnica ha premiato la Francia!).


Semi concedete due "piccoli" auspici per il prossimo anno della manifestazione... mi piacerebbe vedere in gara chef che esercitano il loro lavoro esattamente nel paese di loro provenienza (alcuni sembravano più italiani di me...) e non sarebbe affatto male dedicare maggiore spazio alla conoscenza degli usi e costumi culinari dei paesi in gara, penso che potrebbe essere il vero modo per diffondere la cultura gastronomica!

Ricordate, è sempre e solo il mio punto di vista…

Buone scoperte e buon gusto a tutti ^_^
***Gialla***

6 commenti:

  1. sembra una bellissima esperienza...e ora ..me vò a preparare un bel moroccan couscous!!! <3

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  2. Ciao, una manifestazione davvero ricca di gustose alternative! Un modo molto interessante per conoscere prodotti dal mondo.
    GRazie per avercela così presentata.
    baci baci

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  3. Deve essere stato bellissimo....peccato così lontanto da non poterci essere.....grazie del reportage...Stefy

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  4. Le foto bellissime le avevo già viste su Fb...grazie anche dei posts che mi hanno fatto vivere, pur non essendoci, la tua straordinaria esperienza!
    Un abbraccio

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  5. santa polenta cosa non sono quei cannoli... peccato non essere siciliano!!!

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Grazie mille per la visita!

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