28 settembre 2016

La crostata di mele e la dolcezza dell'essere.



"Gialla, tu non sei una donna molto affettuosa. Non abbracci, non baci, non passi nemmeno le ore al telefono o a mandare messaggi..."

Ah quante volte mi sono sentita dire frasi del genere.

La prima volta? Penso sia stata quando mia nonna mi diede il soprannome di Iceberg.

La verità? (Se c'è) è che sono abbastanza incapace di esprimere fisicamente i miei sentimenti.

È difficilissimo che io venga da te ad abbracciarti, a meno che non ne senta un desiderio viscerale e forse, anche in questo caso, dovrei riuscire a battere lo scudo della timidezza. Sì, ecco, sai che vergogna alle volte nascosta sotto la maschera del mio ruolo da donna della comunicazione... 
E se fossi tu ad abbracciare me? Beh, il 99% delle volte rimarrei più o meno impalata senza sapere cosa fare, ma giuro, il mio cuore e la mia mente ne sarebbero felici. Ecco, forse dovrei fare la cura dell'abbraccio.



Così, alla luce del mio essere e delle osservazioni che di tanto in tanto arrivano, mi sono chiesta cosa sia per me la dolcezza e il dimostrarla.

La dolcezza, la mia per lo meno, è provare a strappare un sorriso, tirare su di morale qualcuno che è giù di corda; è un "prendiamo un caffè, un tè o anche un bicchiere d'acqua insieme?", è una passeggiata, ma è anche un confronto di vita personale o lavorativa, è persino un dolce portato a casa di amici o a lavoro. Sì, ecco, è esattamente qualcosa che ho cucinato e che dono a qualcuno. Lì ci sono io, lì c'è la mia fatica, ma anche tutta la mia gioia nel fare qualcosa per gli altri, lì c'è la mia aspirazione a far star bene.

Sì, la dolcezza è anche una crostata. 

È un dono che fa felici gli altri, ma anche e a volte soprattutto te nel vederli felici!

In effetti, io sono una crostata. 
Una corazza dura, ma allo stesso tempo fragilissima, con un ripieno tenero che va protetto anche esagerando nel prendere le precauzione, ma che è pronta a dividersi per far felici purché ogni parte resti il più possibile integra.

Ah, da questo post vi aspettavate la ricetta di una crostata? Ecco, qui trovate tutte le ricette per preparare una crostata buonissima, ma dovete promettermi una cosa, donatela a qualcuno!

5 commenti:

  1. Ti capisco, anch'io sono un pò così, per "sbottonarmi" ci metto molto, ne deve passare di acqua sotto i ponti prima che io prenda confidenza, però alla fine siamo buone come il pane. Magari questo atteggiamento è solo una forma di difesa, comunque l'importante non è piacere a tutti, ma alle persone che vogliamo bene, che sanno come siamo fatte e ci accettano così! ;)

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  2. Come non essere daccordo... ultimamente poi, non so perchè, ma sforno crostate in continuazione ^^

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  3. Si anch'io in apparenza un iceberg...sarà per questo che cucino? Mi sembra che cucinare per qualcuno sia il mio modo per dimostrare il mio amore.. no?

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  4. Ciao Ornella. Mi sento vicinissima a te! Pensa nell'ultimo post ho proprio scritto che ho sempre pensato di essere stata scolpita nel granito il giorno che sono nata! Ho difficoltà ad essere affettuosa. Mantengo le distanza. La cucina mi aiuta tanto. Capita spesso che io porti dei dolci in ufficio. E i miei colleghi mi chiedono sempre perché sono così generosa?"...una volta ho risposto convinta: "perché vi voglio bene!". Non bisogna dimostrarlo solo con un abbraccio!

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  5. molto golosa questa torta, complimenti.
    Perfetta per questa stagione;-) Tanti saluti dall´hotel castelrotto, Carlotta.

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Grazie mille per la visita!

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